5 feb 2013

Influenza e ricadute per i bambini, il rischio è al 5%

Le  ''ricadute'' sono un rischio specialmente per i bambini. 
Dopo il picco influenzale dl febbre potrebbe tornare: l'influenza potrebbe avere un ritorno per il 5% dei casi.
Secondo i medici dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù il "metodo giusto è non avere fretta di tornare alla vita di tutti i giorni" perché i bambini non devono tornare subito all'asilo,  a scuola: è meglio un giorno di riposo in più che una ricaduta per i bambini.
La fretta spinge a portare i bambini subito a scuola, perché il lavoro porta verso situazioni difficili, complesse., i nonni ci sono e non ci sono e le ragazze che badano ai bambini sono care, rare e spesso poco affidabili, quindi i poverini finiscono subito, dopo la febbre a scuola o all'asilo..... senza ripensamenti, ma qualche rimorso da parte dei genitori.

4 feb 2013

La canzone della granata di Pascoli

La canzone della granata

Ricordi quand'eri saggina,
coi penduli grani che il vento
scoteva, come una manina
di bimbo il sonaglio d'argento?
Cadeva la brina; la pioggia
cadeva: passavano uccelli
gemendo: tu gracile e roggia
tinnivi coi cento ramelli.
Ed oggi non più come ieri
tu senti la pioggia e la brina,
ma sgrigioli come quand'eri
saggina.
Restavi negletta nei solchi
quand'ogni pannocchia fu colta:
te, colsero, quando i bifolchi
v'ararono ancora una volta.
Un vecchio ti prese, recise,
legò; ti privò della bella
semenza tua rossa; e ti mise
nell'angolo, ad essere ancella.
E in casa tu resti, in un canto,
negletta qui come laggiù;
ma niuno è di casa pur quanto
sei tu.
Se t'odia colui che la trama
distende negli alti solai,
l'arguta gallina pur t'ama,
cui porti la preda che fai.
E t'ama anche senza, ché ai costi
ti sbalza, ed i grani t'invola,
residui del tempo che fosti
saggina, nei campi già sola.
Ma più, gracilando t'aspetta
con ciò che in tua vasta rapina
le strascichi dalla già netta
cucina.
Tu lasci che t'odiino, lasci
che t'amino: muta, il tuo giorno,
nell'angolo, resti, coi fasci
di stecchi che attendono il forno.
Nell'angolo il giorno tu resti,
pensosa del canto del gallo;
se al bimbo tu già non ti presti,
che viene, e ti vuole cavallo.
Riporti, con lui che ti frena,
le paglie ch'hai tolte, e ben più;
e gioia or n'ha esso; ma pena
poi tu.
Sei l'umile ancella; ma reggi
la casa: tu sgridi a buon'ora,
mentre impaziente passeggi,
gl'ignavi che dormono ancora.
E quanto tu muovi dal canto,
la rondine è ancora nel nido;
e quando comincia il suo canto,
già ode per casa il tuo strido.
E l'alba il suo cielo rischiara,
ma prima lo spruzza e imperlina,
così come tu la tua cara
casina.
Sei l'umile ancella, ma regni
su l'umile casa pulita.
Minacci, rimproveri; insegni
ch'è bella, se pura, la vita.
Insegni, con l'acre tua cura
rodendo la pietra e la creta,
che sempre, per essere pura,
si logora l'anima lieta.
Insegni, tu sacra ad un rogo
non tardo, non bello, che più
di ciò che tu mondi, ti logori

Giornata mondiale contro il cancro . la lotta difficile contro la malattia più temuta.

Ogni anno sono 13 milioni le persone che scoprono di avere un cancro, mentre  quasi 8 milioni purtroppo muoiono per cancro: la mortalità maggiore è nei Paesi a basso reddito, dove non ci sono cure contro il cancro.
La prevenzione continua a dare i suoi risultati e per ora è la miglior situazione da sviluppare e rendere attuabile la guerra, che deve proseguire, sperando di vederla sconfitta definitivamente fra 40 anni, almeno come cure, poi sarà difficile diffonderle in tutto il mondo.

Twitter e gli hacker cinesi e la guerra via Internet

Twitter  è stato chiuso all'uso degli utenti, per qualche tempo, poi Bob Lord, direttore della sicurezza, ha diffuso sul blog del social net work la notizia dell'attacco di hacker, che hanno rubato ben 250.000 password degli utenti.
La certezza che sia la Cina o meglio il governo cinese, che sta giocando sporco, cercando informazioni e dati sia dei suoi dissidenti che, si dice, anche del vero spionaggio industriale, tecnologico.
La sicurezza ha reagito bene e la polemica si è accesa, certamente la risposta degli Sati uniti sarà .... adeguata.

Piazza Affari affonda per colpa degli scandali bancari -4,5

Come aveva previsto questo umile Blog già tempo fa la politica economica e finanziaria ha bisogno di pulizia e quindi bisogna mandare in prigione i marioli e .... gettare la chiave: lo impongono i mercati e in questo caso i marioli si aggiravano dentro e fuori il MPS, il Monte dei Paschi di Siena: tutti i sacrifici degli italiani stanno andando a rotoli.
Quindi la logica dei controlli serve a tutti gli azionisti, agli speculatori e per favore basta a credere a panzane: siamo tutti dentro in questo brutto affare, serve chiarezza e mandiomo a asa certi politicanti loschi, molto loschi.

La Guazza .. di Pascoli

La Guazza

Laggiù, nella notte, tra scosse
d'un lento sonaglio, uno scalpito
è fermo. Non anco son rosse
le cime dell'Alpi.
Nel cielo d'un languido azzurro,
le stelle si sbiancano appena:
si sente un confuso sussurro
nell'aria serena.
Chi passa per tacite strade?
Chi parla da tacite soglie?
Nessuno. È la guazza che cade
sopr'aride foglie.
Si parte, ch'è ora, né giorno,
sbarrando le vane pupille;
si parte tra un murmure intorno
di piccole stille.
In mezzo alle tenebre sole,
qualcuna riluce un minuto;
riflette il tuo Sole, o mio Sole;
poi cade: ha veduto.
da PensieriParole

Crisi Spagna ha 5 milioi di disoccupati

La disoccupazione in Spagna è in aumento: il numero dei senza lavoro è cresciuto sino a 132.055 persone a gennaio, siamo a  un +2,72% rispetto a dicembre.
I  disoccupati sono il 26% della forza lavoro,  il numero totale  è di 4.980.778 senza lavoro in spagna, che corrisponde a circa 5 milioni di persone.
La situazione è complessa e la crisi sta uccidendo la Spagna, che rischia veramente molto: l'unica via per gli spagnoli è la fuga, l'emigrazione all'estero, per colpa di una politica economica sciagurata,  con spese pubbliche inutili e con un danno notevole per il futuro del Paese iberico.

La fonte di Castelvecchio di Pascoli

La fonte di Castelvecchio

O voi che, mentre i culmini Apuani
il sole cinge d'un vapor vermiglio,
e fa di contro splendere i lontani
vetri di Tiglio;
venite a questa fonte nuova, sulle
teste la brocca, netta come specchio,
equilibrando tremula, fanciulle
di Castelvecchio;
e nella strada che già s'ombra, il busso
picchia dè duri zoccoli, e la gonna
stiocca passando, e suona eterno il flusso
della Corsonna:
fanciulle, io sono l'acqua della Borra,
dove brusivo con un lieve rombo
sotto i castagni; ora convien che corra
chiusa nel piombo.
A voi, prigione dalle verdi alture,
pura di vena, vergine di fango,
scendo; a voi sgorgo facile: ma, pure
vergini, piango:
non come piange nel salir grondando
l'acqua tra l'aspro cigolìo del pozzo:
io solo mando tra il gorgoglio blando
qualche singhiozzo.
Oh! la mia vita di solinga polla
nel taciturno colle delle capre!
Udir soltanto foglia che si crolla,
cardo che s'apre,
vespa che ronza, e queruli richiami
del forasiepe! Il mio cantar sommesso
era tra i poggi ornati di ciclami
sempre lo stesso;
sempre sì dolce! E nelle estive notti,
più, se l'eterno mio lamento solo
s'accompagnava ai gemiti interrotti
dell'assiuolo,
più dolce, più! Ma date a me, ragazze
di Castelvecchio, date a me le nuove
del mondo bello: che si fa? Le guazze
cadono, o piove?
E per le selve ancora si tracoglie,
o fate appietto? Ed il metato fuma,
o già picchiate? Aspettano le foglie
molli la bruma,
o le crinelle empite nè frondai
in cui dall'Alpe è scesa qualche breve
frasca di faggio? Od è già l'Alpe ormai
bianca di neve?
Più nulla io vedo, io che vedea non molto
quando chiamavo, con il mio rumore
fresco, il fanciullo che cogliea nel folto
macole e more.
Col nepotino a me venìa la bianca
vecchia, la Matta; e tuttavia la vedo
andare come vaccherella stanca
va col suo redo.
Nella deserta chiesa che rovina,
vive la bianca Matta dei Beghelli
più? Desta lei la sveglia mattutina
più, dè fringuelli?
Essa veniva al garrulo mio rivo
sempre garrendo dentro sé, la vecchia:
e io, garrendo ancora più, l'empivo
sempre la secchia.
Ah! che credevo d'essere sua cosa!
Con lei parlavo, ella parlava meco,
come una voce nella valle ombrosa
parla con l'eco.
Però singhiozzo ripensando a questa
che lasciai nella chiesa solitaria,
che avea due cose al mondo, e gliene resta
l'una, ch'è l'aria.
da PensieriParole

Oncologi e l'appello ai governi dall World Cancer Day


I medici oncologi chiedono ai governi di poter meglio lottare contro i tumori, sostengono  che convivere prevenire il cancro e accelerare la ricerca per quei tumori che attualmente non hanno a disposizione alcuna cura. 
Un documento è stato siglato da diversi oncologi internazionali, tra i quali Umberto Veronesi:  "Ai governi, ai responsabili politici e a tutti coloro che possono contribuire alla riduzione di queste morti evitabili, Il cancro non è soltanto una delle principali cause di morte tra la popolazione mondiale, ma è anche tra quelle che registrano il più alto tasso di crescita".
Quindi la lotta al cancro sta alla base delle necessità dei cittadini di tutto il mondo, ma non delle politiche governative: Veronesi ipotizza che in 40 anni il tumore sarebbe stato sconfitto o meglio reso totalmente curabile.
I 40 anni sono indicativi e dipende  dalla ricerca sscientifica e dlala prevenzione se tutto questo sarà realizzato e quindi dipende dai nostri politiic.... poveretti noi.

Google e Francia pace fu con 60 milioni di euro agli editori


Il presidente francese Francois Hollande ha ottenuto una vittoria di Pirro:  ha firmato  l'accordo con Google, c'è stato un incontro  a Parigi tra il capo dello Stato e il numero uno di Google Eric Schmidt.
Gli editori francesi hanno ottenuto  60 milioni di Euro per portare in rete i loro articoli, per l'editoria digitale, mentre pare un accordo più formale che reale, perché questi soldi torneranno a Google con miglior servizi e ricadute economiche.
Hollande ha fatto tanto rumore, diventando l'idolo dei nemici della rete, per nulla, ovvero l'elefante ha partorito il topolino.