4 nov 2013

Veronesi salva la sigaretta elettronica, dicendo che nonè cancerogena

La sigaretta elettronica non è cancerogena, ad affermarlo è stato Veronesi, che certamente se ne intende di cancro.
Quindi, pur nuocendo alla salute, sono meno dannose del tabacco tradizionale.
Allora tutta la politica contro le sigarette elettroniche sono legate a situazioni particolari, oso dire sono un ostacolo al commercio del tabacco, agli interessi fiscali e non solo della nostra economia, ma certamente pure le sigarette elettroniche hanno dei difetti. 

Giustizia ingiusta in Italia....

Se non fosse sempre di lui, Silvio, che fa il martire tutte le volte che un giudice lo condanna, si potrebbe dire che in Italia la giustizia sia una questione secondaria, invece il problema esiste: da noi la giustizia ha dei limiti e non basterà una riforma.
Servono delle critiche aperte e coraggiose contro certi abusi e certe assurdità  ... legali, per mettere in chiaro gli abusi del III potere. 

omofobia criminale? Qualcuno ne va orgoglioso

Io non sono un infame e ormai è grave parlare di omofobia, se uno ammazza padre, padre, zio e cognata ha subito chi lo proteggere, che lo giustifica.
Invece se uno dice che non sopporta gli omosessuali, anzi i gay, subito è criminalizzato, così la omofobia è diventato il peggior crimine da commettere, anzi da pensare.
Un mio amico proprio non li sopporta, io non faccio nomi, gli fanno schifo, prova ribrezza, gli si accappona la pelle.
E' un criminale da rinchiudere?
Forse qualche strizza cervelli lo vorrebbe curare: si spera di no.... 

Borghesi piccoli piccoli uniti nella lotta...

La lotta di costoro segue una logica precisa, quella della difesa dispera delle apparenze, contro la razionalità e l'oggettività: costoro.
La guerra è per difendere le apparenze, con una politica precisa e ovvia, una scelta assurda e fuori dai tempi: i piccoli borghesi sono sempre più patetici, incomprensibili. 

Tesoro e Istat, con ilPil della discordia

L'Istat non dà ragione al tesoro, che crede in una ripresa per fine anno: la ripresa sarà l'anno prossimo, mentre la breve crescita di fine anno, il IV trimestre, non ridurrà la caduta del Pil, che scende quasi due punti.
La crisi morde e il governo Letta ha fatto poco e male la ripresa, è un governo debole per di più non sa agire bene, con intelligenza, tagliando spese inutili e favorendo la ripresa. 

Zingonia, raveparty e il crimine con spaccio e altro che trionfa

Zingonia, raveparty e il crimine con spaccio e altro che trionfa, per colpa di una cultura che lascia fare eppure gli organizzatori di tale adunata sediziosa dovrebbero essere individuati e condannati a pene dure, durissime, alla faccia della cultura buonista del nostro ministro e di Letta.

Molti ragazzini si sporcheranno, venderanno il loro futuro, la loro salute, il loro cervello per la droga, per colpa di questi raduni.
Criminale è la tolleranza della casta  nei confronti di queste pericolose adunate, ma fa parte della loro logica: i giovani che si drogano non danno fastidio al potere. 

Berlusconi non si arrende e Alfano chiede le primarie per il centro destra

Berlusconi si torva sfidato dal suo ex delfino, Alfano chiede le primarie e lui, Berlusconi si vede minacciata la sua posizione da leader. 
La sua posizione politica è evidente e chiara: vuole mettere all'angolo il suo ex capo: forse riuscirà in quello che ha fallito Gianfranco Fini.

Disoccupazione lavoro.. l'assurdo della riforma Fornero

Ci sono anti trentenni che non lavorano, mentre i padri sessantenni sì e lo faranno quasi sino a 70 anni.
Questa è la scelta del governo e della politica della riforma pensionistica.
La casta non sa trovare risposte all'economia reale, né dare lavoro ai giovani, ma il lavoro, specializzato c'è ed è abbondante, ma i giovani no lo vogliono o non sanno come muoversi in queste realtà.
I padri inece rischiano di diventare dei disoccupati a 60 ani, è l'assurdo della politica della casta. 

Ultime notizie dalla guerra della rete, in carta da bollo... per i soliti imbecilli

Molti si offendono perché si parla di loro, poi se si usa un certo sarcasmo, ma alla fine tutto segue una sua logica precisa, ovvia e complessa: in Italia la querela è facile e non conviene mai fare dei nomi quando si scrive, perché questa lascia spazio a molte interpretazioni insolite.
Chi fa una querela a vanvera è lasciato agire e intasa la giustizia.
Il suo comportamento è rispettato, mentre tutto questo ci costa molto, così ogni querela dovrebbe avere un senso e chi sbaglia paga i danni, allo Stato e al querelato.

Eugenio Scalfari attacca Beppe Grillo, ma gli fa avere altri voti

I lettori di Repubblica sono pochi, grazie a Dio, rispetto alla massa di utenti di Internet: sono anche vecchiotti, appartengono a quel ceto medio piccolo borghese, carrierista, oggi in pensione, che per anni hanno dato un appoggio a un mondo non molto colto, della casta di sinistra, che si è arricchita, a spese del resto del Paese e che faceva la contro parte alla destra, simile  ed opposta.
Questa realtà non fermeranno Grillo, néla fine storica d un mondo paretico, incapace di adattarsi ai cambiamenti.