17 mag 2014

Marcello Dell'Utri torna a ..... casa

Il giudice Ahmad Al Ayubi  ha dichiarato: "Marcello Dell'Utri  sarà in Italia la settimana prossima". 
E' il giudice che lavora per il  caso per il Ministero della Giustizia.
Probabilmente il decreto di estradizione verrà applicato giovedì prossimo e questo permetterà a Marcello Dell'Utri di tornare il Patria, anzi nelle patrie galere.
La notizia dà gioia a tutti gli onesti: la giustizia sta arrivando anche in Italia e certi signori pagano anche loro per le loro colpe.
Dio è giusto, Dio è grande. 

news ...Renzi merita una lezione alle Europee

Renzi merita una sana e santa lezione alle europee, perché sperpera miliardi inutilmente, presi dai ceti medi, mettendo contro il ceto medio basso con i disoccupati e i cassaintegrati, perché questi soldi dovevano essere usati non per far l'elemosina, ma per  creare lavoro, con una riduzione delle tasse per chi assumeva un giovane o un ultra cinquantenne a casa.
Doveva investire sui bambini, che non hanno i soldi per campare, doveva investire sulle nuove tecnologico e sul cambio di cultura nella burocratica struttura delle nostre antiquate amministrazioni.
Doveva aiutare la ricerca scientifica e dare spazio ai brevetti nazionali, doveva.... , ma nulla di ciò a fatto.
Merita proprio una santa lezione. 

Rai Tv e certe facce da servitori cortesi

In Rai certe facce appaiono molto per bene, da persone troppo, troppo educate: infatti seguono la loro continua campagna a favore del governo, qualsiasi governo in carica, prima erano contro i matrimoni gay, oggi invece sono favorevoli, prima erano contro la magistratura rossa, oggi tacciono, anzi sono favorevoli alle iniziative contro Silvio.
Mantengono il morbido e la pacatezza tipica di chi è pronto a cambiar discorso e linea, senza badare che ieri ne raccontavano una, oggi un'altra e domani saranno con gli altri, oggi... cattivoni.
Non è colpa loro, sono i governi che cambiano.

Sudan, apostasia . Meriam sarà condannata a morte, secondo il codice islamico

Noi tolleriamo loro, ma loro sono feroci e brutali, però i nostri sotto segretari e politici si rifugiano volentieri da loro, fanno affari con loro e si arricchiscono grazie a loro.
Intanto una povera donna islamica si è sposata con un cristiano e rischia la morte, con il suo bambino in di 8 mesi in ventre, perché è stata accusata di apostasia, ovvero di aver rinnegato l'Islam.
Il Sudan è un regime criminale, assassino, ma resiste perché serve a certi personaggi politici occidentali o islamici, sunniti e non sciiti, quindi arabi e ricchi, potenti e con lappoggio del mondo finanziario mondiale. 

droga leggera, ma non troppo.. ovvero i guai che provoca nelle menti deboli

La droga leggera ramolisce i giovani, li rende mosci come lombriconi e per questo motivo che la casta la vuole distribuire gratis, o quasi, perché così costoro si accontentino di 4 soldi, di lavori saltuari e precari e diventano dei perfetti peones, senza futuro.
E' un sistema evidente e scoperto, da qui ecco a voi la legge che annulla il piccolo spaccio come reato, 4 anni come massimo, tutti gli avvocati lo sanno, portano sempre alla prescrizione, quindi disoccupati, nulla facenti non rischiano quasi niente, avendo dietro degli avvocatini che li proteggiono e fanno cadere tutto in prescrizione.

Amnistia e indulto 2014... bisogna far presto

Le carceri sono piene, stra colme, si rischia veramente il collasso, dopo gli ultimi arresti, ... stanno entrando ministri, ex ministri, deputati.
Di questo passo le prigioni straboccheranno di ex parlamentari: la situazione è veramente grave, molto grave e quindi serve una bella amnistia, che salvi tutti  i nostri... poveri rappresentanti della casta. 

Dell'Utri, Genovese, Scajola, le carceri sono ... troppo piene

Le patrie galere sono piene di delinquenti e di parlamentari o ex parlamentari: è giunta l'ora che le cose cambino e la notizia che Scajola sarà in buona compagnia, con Dell'Utri e Genovese lascia sorpresi, quasi convinti che in Italia la giustizia vince.
Forse è solo un sogno o forse è grazie a un movimento, il M5S, che stiamo vedendo questo cambiamento: l'Italia è molto sporca, ma forse si riuscirà a ripulirla. 

16 mag 2014

Primo dovere di tutti creare subito lavoro per far ripartire l’Italia

Primo dovere di tutti creare subito lavoro per far ripartire l'Italia

Il posto di lavoro è il grande super-ricercato del nostro tempo, in Italia. Siamo arrivati al 12,7% di disoccupati, con un aumento dell'1,2% nel 2013, anno in cui 293 mila persone sono rimaste senza lavoro. Tra i giovani la percentuale ha sfondato il 40%: siamo in testa in Europa e i segni di miglioramento sono minimi o impercettibili. A Roma si continua ad avvolgere in pannicelli caldi il grande malato, creando l'illusione che si avvicina l'uscita del tunnel. Qualcuno si spinge a dire che il peggio è finito, che la ripresa è in atto. Come, dove e perché si veda tutto questo, qualcuno dovrebbe spiegarmelo: io incontro, parlo, sento da molte famiglie crescenti preoccupazioni, in alcuni casi avverto l'angoscia di genitori che si interrogano sul fu
turo dei figli, su come riusciranno a sbarcare il lunario, permanendo nella precarietà, nel lavoro temporaneo o nel girone di chi ormai ha perso anche la forza di insistere nel cercare un posto. Possibile che i nostri 945 parlamentari non riescano a capire l'aria che tira, a mettere in atto urgenti misure concrete per far ripartire il Paese, per ricreare sviluppo, per rilanciare la fiducia e con questa anche i consumi?

Ci stiamo rattrappendo e intanto questa classe politica si gingilla tra riforma elettorale, decreto svuota-carceri, ipotesi di nuove tasse caricate sulle spalle di cittadini che non ne possono più: chi mette mano alla somma emergenza, che è quella del lavoro? Questo è il problema numero uno: tutti dovrebbero farsene carico e impegnarsi al massimo per trovare soluzioni. E invece assistiamo ad uno spettacolo indegno di un Paese normale, con una intollerabile degenerazione dei comportamenti e del linguaggio, come si può vedere con una certa regolarità alla Camera, tra insulti che farebbero arrossire i carrettieri. Tutto è spettacolo e tutto fa spettacolo, di pessimo gusto. Dopo aver ricostruito il Paese, sulle macerie della seconda guerra mondiale, siamo
condannati a vederlo naufragare nella passività e nel disinteresse di una compagine politica che pare avere altri interessi rispetto al bene collettivo del Paese. Mi domando cosa direbbero i Padri della nostra Repubblica se vedessero il continuo declino dell'Italia, da De Gasperi e Togliatti a Fanfani, a Pertini, a Moro e Berlinguer, a Donat Cattin, ai nostri Rampa, Vicentini, Colleoni, Berlanda e moltissimi politici, alcuni dei quali ancora viventi, che con il loro forte senso civico e la loro dirittura sono stati i pionieri del progresso e dello sviluppo che abbiamo avuto. Non possiamo rassegnarci all'eclissi di un Paese, che è stato culla di civiltà e locomotiva della nuova Europa nata col MEC.

Valerio Bettoni

16 maggio Maria Gaetana Agnesi compie gli anni, auguri da Google

Maria Gaetana Agnesi fu una donna di fatto unica nella sua epoca, il Settecento, nacque il 16 maggio 1918, a Milano, figlia di un imprenditore della seta.
Fu la prima di molti figli e poté studiare perché le fu riconosciuta la su straordinaria intelligenza.
La Milano era sotto il dominio asburgico, di Maria Teresa d'Austria, imperatrice illuminata e intelligente.
Maria Gaetana Agnesi divenne, in quel periodo felice, una donna filosofo, matematica, oltre che filantropa.

Twitter e libertà, ovvero la necessità di cinguettare in ogni dove

Twitter e libertà, ovvero la necessità di cinguettare in ogni dove, anche in Turchia, in Arabia Saudita, in Nigeria e pure in Sudan.
La nostra libertà va oltre e politiche estere dei miseri governi occidentali, dei faccendieri e degli affaristi che cercano sempre tiranni con cui fare ottimi affari.