8 mag 2015

Politica italiana Matteo Renzi e le sue amate banche

La scelta di mettere come prima priorità le necessità delle banche sconvolge le persone non dementi, infatti le sofferenze bancarie, dovute a una politica economica che ha colpito il mercato immobiliare ha dimezzato il valore degli immobili quindi riducendo anche la possibilità di guadagnare sulla loro vendita all’asta in caso di ipoteca.
Quindi Renzi sa bene che i più potenti in Italia sono le banche e se servirà le … sue padrone con amore e rispetto verrà … premiato.

Quota 100, 96, 96, pensioni, i vecchi servono poco nell’era telematica

Tenere poveri disperati, oggi sino ai 66 anni, domani sino a quasi 70 anni sul posto di lavoro cosa serve?
Forse, per il caso dei dirigenti pubblici, significa avere un danno economico, in altri casi un peso economico, ma i ragionieri della spesa pubblica non lo capiscono.
Serve capacità di produrre reddito e non vecchi da far lavorare dietro le scrivanie.
Costoro sarebbero più utili nel volontariato e in famiglia, magari per accompagnare i nipotini a scuola, con una vera crescita di reddito, ma per far questo serve… intelligenza.

Notizie News Politica italiana, lo schifo continua

Siamo in mano a degli incapaci, non solo in politica, ma anche in economia: decenni di raccomandati, porta borsa in carriera, cretini vincitori di concorso ci hanno regalato un Paese allo sfascio.
Il merito da noi non esiste, ma non esiste perché lo si… disprezza, per secoli la umiltà è stata confusa con l’omertà, con il nascondere i risultati ottenuti in modo onesto.
Poi la casta ha fatto il resto, devastando l’Italia e il modo di pensare degli italiani, un popolo di pataccari, di medaglie taroccate sui petti.

Blog Beppe Grillo e i vitalizzi ai condannati

I corrotti hanno perso una battaglia, ora non avranno i vitalizzi, ma il Pd, oltre ai seguaci vecchi e nuovi di Silvio.
La casta parla di diritto alla sopravvivenza, ma questo diritto costoro lo possono averte.. alle mese della Caritas, dove si rivolgono le loro vittime, ovvero coloro che hanno perso il lavoro e non lo hanno più trovato, per colpa dei loro ladrocini, che hanno sottratto risorse, governato male, provocando questa crisi.
Lì avranno un pasto caldo e vestiti usati, faranno la fila come gli altri, con i poveracci di questo paese, in forte crescita numerica.

ministro Alfano: “Immigrati lavorino gratis”, accusato di schiavismo

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, lancia la sua ricetta per  risolvere il problema dell'immigrazione. "Dobbiamo chiedere ai Comuni di applicare una nostra circolare che permetta di far lavorare gratis i migranti. Invece di farli stare a far nulla."
Salvini se ne approfitta e attacca: "Da scafista a schiavista."
In verità la condizione dei nuovi arrivati sono proprio da schiavi, vitto e alloggio in cambio di lavoro, come ai tempi dei romani, si vede che il costo del lavoro sta alla base delle scelte sciagurate di questa politica, che non capisce che non sono gli schiavi a salvare l'Italia, ma i lavoratori specializzati, colti e consapevoli dei loro diritti.

immigrazione, Migranti, immigrati da far lavorare gratis, come chiede Alfano ai comuni

Alfano vuole far lavorare gli immigrati: “Dobbiamo chiedere ai Comuni di far applicare una nostra circolare che permette di far lavorare gratis i migranti che risiedono nei comuni invece di stare lì a non fare nulla, che li facciano lavorare”.
Salvini se ne approfitta e lo accusa: “Oltre che scafista anche schiavista.”
Il leader della Lega è scaltro, ma i politici italiani, con i padron delle ferriere al potere, esempio storico di potere anacronista, sono fermi allo schiavismo, con la circolare di Alfano si è giunti al punto più basso, cibo e alloggio in cambio di lavoro, come ai tempi degli schiavi.
La prossima circolare ordinerà l’obbligo delle catene?
Da neve …. ovviamente.

7 mag 2015

Borsa italiana, Milano, piazza affari

Il momento è  tiepido, tranne per le popolari, con in testa Ubi Banca, che avranno le loro fusioni, per un nuovo polo delle popolari.
Il mercato però  teme sempre la Grecia e le sue contraddizioni, con atti opposti all'interno, di sfida al sistema finanziario mondiale ed europeo, mentre tratta e promette.
Sino a quando questo problema non troverà una soluzione i mercati soffriranno.

fotografia, “inATTOvisivo”, 32 autori in mostra a Brescia | 7-10 Maggio

Sarà inaugurata Giovedì 7 Maggio alle ore 19,30 presso la sala Cristo Re a Brescia e sarà visitabile fino al 10 Maggio la settima edizione della mostra fotografica collettiva dei migliori allievi di Scuolafotografia di Carla Cinelli. La collettiva fotografica accoglierà 32 stampe di grande formato (cm 150x120) di altrettanti autori.
I 32 fotografi che espongono a inATTOvisivo hanno frequentato la scuola di fotografia di Carla Cinelli, fotografa bresciana che con uno stile molto originale e personale riesce a coinvolgere i suoi allievi nella sperimentazione a più livelli per rappresentare un oggetto, un pensiero, un luogo o un momento con uno stile personale. "Una manifestazione consolidata - afferma Carla Cinelli - che regala sempre grandi emozioni per chi ama la fotografia come me; si lavora a lungo con gli autori per arrivare a questo appuntamento che ha l'ambizione di proporre nuove riflessioni sulla fotografia contemporanea". Le fotografie ritraggono temi diversi realizzati con differenti tecniche fotografiche.
Notevole il riscontro del pubblico nelle scorse edizioni; gli ospiti, appassionati e non, avranno il compito di lasciarsi coinvolgere dall'arte, unitamente a idee e sentimenti rappresentati. La mostra sarà una grande occasione per diffondere un'arte moderna di continuo interesse come la fotografia e l'incontro con gli autori genererà momenti di scambio culturale apprezzabili.
inATTOvisivo è organizzato nell'ambito delle iniziative "Maggio Culturale" dalla Parrocchia Cristo Re di Brescia, ed è organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Spazio Arte Duina presso la Sala Cristo Re di via Fabio Filzi, 3 (Borgo Trento) a Brescia. L'inaugurazione della mostra >inATTOvisivo< è per giovedì 7 maggio 2014 alle ore 19.30, presso la Sala Cristo Re di via Fabio Filzi, 3 (Borgo Trento) Brescia, ed è aperta a tutti. La mostra rimarrà aperta al pubblico venerdì 8 maggio dalle ore 18 alle ore 22, sabato 9 maggio dalle ore 16 alle ore 20 e domenica 10 maggio dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 20. Si ringrazia per il contributo alla realizzazione Parrocchia Cristo Re di Brescia www.parrocchiacristorebrescia.it
Autori in mostra: Alberto Aloisi, Alessandro Galperti, Andrea Mazza, Damiano Baccherassi, Davide Brunori, Ezio Mereghetti, Fabio Corradini, Fabrizia Folsi, Federica Alberti, Filippo Zibordi, Fiorenza Stefani, Francesca Avanzi, Gabriele Verzeletti, Giovanni Lupezzi, Giuliana Beretta, Giuseppe Reboldi, Ivano Catini, Lara Agosti, Luciano Torri, Marina De Mitri, Matteo Agosti, Mirko Tarragoni, Paola Viviani, Paolo Guzzoni, Roberta Bina, Samanta Turati, Simona Ghidini, Simone Ragnoli, Tamara Mestriner, Valentina Colosio, Veronica Paterlini, Vittorio Arena
Curatori della mostra: Carla Cinelli, Ezio Mereghetti e Ivano Catini - www.scuolafotografia.com
Ufficio Stampa: Dimora Creativa - www.dimoracreativa.it
Per informazioni: Carla Cinelli - tel. 3395656777 - e-mail: carla@carlacinelli.com
Materiale in alta risoluzione scaricabile a questo link: http://goo.gl/uS1l8V
Andrea Mazza

Quota 100, 96, 96, pensioni , dopo la fregatura costituzionale non se ne parla più

Infatti le proposte per dare una briciola di speranza a chi non ne può più di lavorare, magari a 65 anni, sta svanendo, infatti tutte le energie dello Stato stando andando a servizio delle pensioni alte, che riavranno i loro privilegi.
I poveracci dovranno sudare nei cantieri e dietro una scrivania, sperando di conservare il posto e la salute, sperando in Dio e basta.

Login Facebook, accesso, accedi, twitter, social troppo zeppi di perdi tempo

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Il tempo è prezioso e di tempo molti non ne hanno mai a sufficienza, per questo motivo non si mostrano mai sui social network e se lo fanno è solo per mostrare le loro attività.
Invece i perditempo sono tanti, troppi ed è un vero peccato, in un Paese con 7 milioni di disoccupati, con il 60% dei lavoratori precati, con troppi a rischio posto di lavoro, passare del tempo non per migliorarsi, per cercare notizie utili, ma per chattare, dispiace, anzi… amareggia molto.