Non sono solo i Curdi, ma anche tanti altri normali cittadini, islamici, ma democratici, non sono d’accordo con la politica di Erdogan, ambigua e sospettata di convivenza con i terroristi dell’Isis, ufficialmente responsabili della strage.
La Turchia rischia la guerra civile o un colpo di Stato, che la liberi dal personaggio pericoloso più per il suo Paese che per il mondo intero.