Fu un intellettuale che ebbe due punti fermi nel suo pensiero, l'ostilità verso il ceto medio, piccolo borghese e l'amore per la cultura popolare italiana, antica 3mila anni di storia, di origine contadina, nata con l'agricoltura, l'anatro, uccisa da Carosello, ovvero dalla pubblicità consumistica.
Credeva nella forza umana di questo mondo popolare, a quei tempi ancora vivo e vivace.