13 apr 2016

Austria e Italia, al Brennero torna la frontiera

Gli austriaci  ci bloccano le frontiere a Nord, che corrisponde il blocco delle merci verso la Germania e il Nord est Europa: il danno economico è immenso e lo dobbiamo pagare per colpa di scelte demenziali nazionali ed estere.
Il buonismo uccide, infatti in molti perderanno il lavoro per colpa della cultura filo schiavista e noi pagheremo tutti, in una fase economica difficile.
Non sarebbe meglio dare risposte corrette e intelligenti al fenomeno, colpendo gli schiavisti in modo duro?
Perché gli ultimi della nostra società devono pagare per favorire luridi sfruttatori della manodopera sotto costo?

Solo per far felice … il papa e Renzi?

Papa Francesco, il buono che non c’è

Il santo padre è tanto, tanto buono e si preoccupa dei migranti, non di chi resta là, a fare la fame, non di chi fa la fame qua, perché non trova lavoro, italiano o straniero che sia: lui è in buona compagnia e con lui abbiamo altre …. Buone associazioni, Il Fondo Monetario Internazionale, la Confindustria, i sindacati, le associazioni di categoria padronali in genere.
Quindi in tanti sono con il buon papa e sono tutte … associazioni che pensano…. al prossimo, in modo…. disinteressato.

Quanti… santi ha attorno il santo padre!

Immigrazione e caporalato, la guerra si combatte su questi fronti

Siamo in guerra, ma pochi sanno che la si vince specialmente se si sconfiggeranno gli schiavisti, che non sono solo gli scafisti, come la stampa nazionale vuol far credere: il meccanismo è chiaro.
Qualcuno in Europa e ovviamente anche in Italia, cerca manovali di bassa qualità lavorativa, a bassissimo costo, altri  si organizzano e li fanno arrivare dal Sud del mondo, pagandogli il viaggio e i documenti, anche falsi.
Sono i caporali, i titolari di cooperative, o semplici faccendieri e padroni, negrieri, di origine extracomunitaria.
Alla fine costoro renderanno tantissimo, perché dovranno ripagare il viaggio con gli interessi, lavorando gratis, per un lungo periodo: un lavoratore regolare costa 24mila euro all’anno, uno in nero 5 o 10 mila per il viaggio,… l’affare è evidente.


Terza Guerra Mondiale, da combattere con l’intelligenza

Il nemico in apparenza non ha un volto, ma in realtà è sempre quello: sono le contraddizioni mondiali, occidentali e no, che si scontrano e gli interessi, vecchi e nuovi che entrano in collisione.
Il mondo islamico cerca un’unione che pare svanito per sempre, la Cina avanza, confusa, nell'economia, la Russia difende i suoi territori e le relative materie prime.
L’Occidente ha le vecchie potenze coloniali che perdono influenza e gli stati Uniti che dovranno al controllo militare del pianeta per motivi economici: tutto questo crea attrito e collusioni.

Ecco a voi il quadro del conflitto mondiale attuale: chi vincerà non si sa, ma già si capisce chi perderà:  le monarchie islamiche e l’Occidente, come lo concepiamo oggi.

Petrolio e trivelle da dimenticare, oggi sono fuori moda

Il dominio del grezzo sulle nostre realtà dovrebbe essere già al termine, ma interessi economici lo impediscono: sono poteri finanziari ed interessi monopolistiche.
Eppure dal punto di vista tecnico il grezzo, come combustibile e forse, come materia prima, da sostituire con sostanze biodegradabili, di origine vegetale.

Però le forme nuove, energetiche fanno fatica ad entrare nei mercati, servono grandi investimenti, che per ora nessuno vuol arrischiare.

Lavoro che non c’è, che cambia

I giovani o berranno o affogheranno, il posto sicuro che ti porta alla pensione non esiste più, neppure nel pubblico impiego, che sta per essere smantellato, anzi…. Rottamato, il nuovo lavoro dovrà essere ricco di … cultura in senso ampio, ovvero più sai meglio è, per poi trovare argomenti e spunti: ecco a voi i venditori online di ogni oggetto e di ogni collezione possibile, ecco a voi chi cerca di produrre energia pulita, poi abbiamo chi si specializza con l’informatica, chi crea lavoro con la laurea in psicologia.

Tutto va bene, l’importante è adattarsi e presto le raccomandazioni non serviranno più, si spera.

Cristiani uccisi nel mondo, loro non contano nulla

Così pare, infatti il loro martirio, per l’uccisione di qualche decina di cristiani che non hanno voluto cedere al fanatismo e rinnegare la loro fede, non interessa.
Eppure il loro martirio ci riguarda tutti e interessa non solo noi, ma anche i nostri figli e nipoti: avere una fede, o non averne alcuna è un diritto che nessun animale con coltello da taglia gole può negare.
La nostra libertà, di pensare ed esprimere il nostro pensiero, di viverlo come meglio crediamo è minacciata, ma gli idioti non se ne accorgono.

Renzi sempre soddisfatto di se stesso

Lui si esalta, i giornali dei lecchini lo lodano, ma solo lui si auto esalta ed è molto soddisfatto di se stesso: è figlio della cultura delle mamme italiane, che lodano, adorano i figli, specialmente quelli maschi, mentre le femmine sono tutte belle e buone.

Lui è certo di aver fatto bene, ma ormai gli italiani si stanno stancando e alle prossime elezioni politiche si rischia di non vincere, anzi.. spero che gli italiani non lo votino, specialmente chi rischia i risparmi, la casa, la salute, il lavoro, quasi tutti in pratica, ma i cretini non si arrendono mai.

12 apr 2016

Parapendio e deltaplano: lettera aperta alla stampa italiana

Spettabile Redazione, Gentile Giornalista,
è periodico l'apparire sui media di notizie riguardo incidenti occorsi a
piloti di volo libero, vale a dire il volo senza motore in deltaplano e
parapendio.
Secondo noi, come riteniamo indiscutibile il diritto di cronaca,
consideriamo altrettanto irrinunciabile una corretta informazione, anche in
occasione di incidenti.

Immaginiamo che il giornalista alle prese con un qualunque evento di volo
spesso non è un esperto in tale disciplina. Non è un peccato, ma un dato di
fatto.
Tuttavia basterebbe un minimo d'informazione per evitare gli strafalcioni.
Giusto per esempio, si attribuisce talvolta la colpa del sinistro ad un
"vuoto d'aria", fenomeno che esiste solo nella fantasia; oppure ad
"improvvisi colpi di vento", tranquillamente assorbibili dalle nostre ali; e
poi si scrive di "lanci da strapiombi", impossibili tecnicamente, perchè
deltaplani e parapendio per decollare necessitano di un leggero pendio e non
di precipizi. Per altro il "lancio" è proprio del paracadutismo, ala solo in
apparenza simile al parapendio.
Si fa spesso confusione tra i due mezzi usati per il volo libero, oppure con
deltamotore e paramotore, velivoli diversi come dice il nome stesso; anche
tra ultraleggeri e no, tra paracadute, aliante ed altro ancora. In un caso,
clamoroso, un palloncino fu scambiato per un parapendio che volteggiava tra
i palazzoni di una metropoli!
Ci vuole poco per sprofondare nel ridicolo ed altrettanto poco per evitarlo.
Basterebbe, prima di scrivere involontariamente notizie fuorvianti,
contattare, per esempio, la nostra associazione. Saremmo lieti di metterci
al servizio della stampa ed evitare che la cronaca scada a disinformazione.

Il volo libero è ampiamente diffuso con migliaia di praticanti provenienti
da ogni ceto e stato sociale, accomunati da identica passione, felici di
visitare il cielo, alla ricerca di sano svago più che di imprese al limite
dell'estremo. Gli attestati VDS (Volo Diporto Sportivo), obbligatori per
legge, rilasciati ad oggi sono circa 40 mila. Se aggiungiamo gli allievi
delle scuole ed i numerosi, occasionali curiosi che quotidianamente provano
un volo con un istruttore, la platea s'allarga ulteriormente.
La FIVL esiste da 40 anni e raccoglie la massima parte dei piloti in
attività. Possiamo tranquillizzare che l'interesse per questo sport non
accenna a diminuire in seguito a notizie d'incidenti, così come la cronaca
di quelli stradali non dissuade dall'uso di moto ed auto. Riteniamo che il
pubblico, magari sommariamente, sappia cosa sono parapendio e deltaplano.
Indipendentemente dal ritenere o meno il volo sport estremo, è ovvio che
esso comporta l'assunzione di rischi, così come il mettersi in strada. Per
altro pensiamo che estremo diventa qualunque mezzo, anche stradale, se ne
facciamo un uso improprio.
Ci sembra pure che un incidente qualunque mal riportato nuoce in primis a
chi lo divulga.

Ringraziando per l'attenzione ed augurandoci una futura collaborazione,
porgiamo i migliori saluti

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

Banche, Il governo le mette al primo posto delle sue priorità


Il dramma, perché è un dramma, o se preferite, la bomba delle sofferenze bancarie sono frutto di politiche azzardate, se non di furti ….legalizzati.
Sono mancati controlli, anche da parte della magistratura, nonostante le segnalazioni che venivano dall'interno degli istituti di credito.

Oggi a pagare sono i cittadini onesti, i risparmiatori, che si vedono derubare dei loro risparmi, ma con questa cultura demenziale, prima che criminale, si ammazza …  l’asino.