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3 apr 2011

Giustizia - giudici e avvocati


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Dove non c'è lo Stato occupano lo spazio “libero” altri, che sono dei contro poteri: potremmo vedere quindi organizzazioni politiche, che si prendono diritti non leciti, oppure la mafia, che si fa le sue leggi e le fa rispettare.
Il problema sta nella velocità della giustizia, ma tutte le volte che si propone una modifica della legge per accelerare i processi, a torto o a ragione, avvocati e magistrati contestano la normativa e la boicottano: entrano pure in sciopero.
Quella legge non funziona?
Allora si proponga una modifica, che però sia efficace, ma il problema forse è un altro: abbiamo un esercito di avvocati che vivono, in troppi, con le “cause perse”.
Sono quelle cause che nessun giudice può prendere in considerazione, perché verrebbe deriso dai colleghi e dalla stampa: abbiamo gatti trascinati in tribunale perché guardano la padrona e il marito mentre sono in intimità, abbiamo vicini che litigano per idiozie terribili e individui che pretendono diritti su parti comuni, che bisticciano per i vasi di fiori.
Abbiamo galli denunciati per lo schiamazzo mattutino e rane gracidanti da sfrattare.
Tutte queste cause intasano i tribunali: ora che le faccende minute, anche sciocche, devono essere risolte in poche settimane, la cause più serie in due o tre anni, con una sentenza definitiva: la giustizia deve essere veloce oppure non serve a nulla.
Quindi le parti in causa devono decidere e agire: non basta dire che quella riforma non va, ma servono proposte per autentici processi brevi, senza amnistie e prescrizioni, ma con sentenze definitive.
Ne va della stabilità del Paese, della nostra democrazia.........certamente malata: non basta litigare o far finta di litigare, servono proposte e contro proposte.
Si era consigliato di applicare, con qualche modifica per adeguarla, le procedure processuali di altri Paesi, noti per la loro rapidità.
Servono pure soldi per finanziare l tribunali, che mancano di computer e personale per le procedure normali, quotidiane.
Bisogna snellire e spendere qualche soldo e se si vuole, punire anche qualche fannullone, che non produce, in un modo ovvio ed oggettivo: la giustizie deve funzionare.
Inoltre deve esserci la certezza della pena, che necessariamente non deve essere qualcosa di pesante, ma può bastare poco per i reati minori: da sempre suggerisco per i reati minori, per i non recidivi, pene semplici, come lavori socialmente utili di poche settimane, o di pochi mesi.
Parlo di qualcosa che possa essere valutato in modo oggettivo, con numeri che non possono essere contestati, anche se gli avvocati delle cause perse contestano tutto: si sa, loro non si arrendono mai, neppure davanti all'evidenza.
La battaglia per la giustizia ci riguarda veramente e personalmente: non mi interessano molto le cause di Silvio Berlusconi, ma preferirei vedere certezza per tutti, per i colpevoli e per gli innocenti, per i ladri di polli e per gli inquilini litigiosi, anche per questioni di panni stesi e di vasi da fiori.
Si sa che la certezza del diritto può portare pace anche nei nostri condomini, sempre più multietnici: non vorrei che i vasi da fiori finissero sulla testa di qualcuno, che i galletti terminassero in pentola e i gatti fossero impallinati, con il crudele nemico del micio a sua volta colpito nel suo orgoglio ….....posteriore.

21 dic 2014

oggi Avvocati, ordine sempre più numeroso, la crisi colpisce pure loro

L'Italia è un Paese litigioso, con tantissimi avvocati, un esercito, abbiamo più  avvocati a Roma che in tutta la Francia, per esempio nella provincia di Bergamo abbiamo più  avvocati, 8 mila, che in tutta la Finlandia.
Il fatto è  tipicamente italiano, dove si mettono i numeri chiusi, ingiusti e per raccomandati, che vengono fatti saltare in mille modi e i giovani avvocati così  fanno la fame, o quasi.

3 apr 2011

Novità - Giustizia - giudici e avvocati


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Dove non c'è lo Stato occupano lo spazio “libero” altri, che sono dei contro poteri: potremmo vedere quindi organizzazioni politiche, che si prendono diritti non leciti, oppure la mafia, che si fa le sue leggi e le fa rispettare.
Il problema sta nella velocità della giustizia, ma tutte le volte che si propone una modifica della legge per accelerare i processi, a torto o a ragione, avvocati e magistrati contestano la normativa e la boicottano: entrano pure in sciopero.
Quella legge non funziona?
Allora si proponga una modifica, che però sia efficace, ma il problema forse è un altro: abbiamo un esercito di avvocati che vivono, in troppi, con le “cause perse”.
Sono quelle cause che nessun giudice può prendere in considerazione, perché verrebbe deriso dai colleghi e dalla stampa: abbiamo gatti trascinati in tribunale perché guardano la padrona e il marito mentre sono in intimità, abbiamo vicini che litigano per idiozie terribili e individui che pretendono diritti su parti comuni, che bisticciano per i vasi di fiori.
Abbiamo galli denunciati per lo schiamazzo mattutino e rane gracidanti da sfrattare.
Tutte queste cause intasano i tribunali: ora che le faccende minute, anche sciocche, devono essere risolte in poche settimane, la cause più serie in due o tre anni, con una sentenza definitiva: la giustizia deve essere veloce oppure non serve a nulla.
Quindi le parti in causa devono decidere e agire: non basta dire che quella riforma non va, ma servono proposte per autentici processi brevi, senza amnistie e prescrizioni, ma con sentenze definitive.
Ne va della stabilità del Paese, della nostra democrazia.........certamente malata: non basta litigare o far finta di litigare, servono proposte e contro proposte.
Si era consigliato di applicare, con qualche modifica per adeguarla, le procedure processuali di altri Paesi, noti per la loro rapidità.
Servono pure soldi per finanziare l tribunali, che mancano di computer e personale per le procedure normali, quotidiane.
Bisogna snellire e spendere qualche soldo e se si vuole, punire anche qualche fannullone, che non produce, in un modo ovvio ed oggettivo: la giustizie deve funzionare.
Inoltre deve esserci la certezza della pena, che necessariamente non deve essere qualcosa di pesante, ma può bastare poco per i reati minori: da sempre suggerisco per i reati minori, per i non recidivi, pene semplici, come lavori socialmente utili di poche settimane, o di pochi mesi.
Parlo di qualcosa che possa essere valutato in modo oggettivo, con numeri che non possono essere contestati, anche se gli avvocati delle cause perse contestano tutto: si sa, loro non si arrendono mai, neppure davanti all'evidenza.
La battaglia per la giustizia ci riguarda veramente e personalmente: non mi interessano molto le cause di Silvio Berlusconi, ma preferirei vedere certezza per tutti, per i colpevoli e per gli innocenti, per i ladri di polli e per gli inquilini litigiosi, anche per questioni di panni stesi e di vasi da fiori.
Si sa che la certezza del diritto può portare pace anche nei nostri condomini, sempre più multietnici: non vorrei che i vasi da fiori finissero sulla testa di qualcuno, che i galletti terminassero in pentola e i gatti fossero impallinati, con il crudele nemico del micio a sua volta colpito nel suo orgoglio ….....posteriore.

Notizie news - Giustizia - giudici e avvocati


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9 dic 2010

Per uscire dai casini giudiziari pure Silvio Berlusconi piange per gli avvocati costosi, ma costoro no.

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Notizie News – L'aggressione dei soli idioti al libero blog Notizie News

Riparto dall'azione squadristica, anzi camorristica, intimidatoria dei soliti noti, fatto attraverso Oknotizie di Virgilio, per spiegare alcune cose a questi poveretti.

Ci sono tanti giovani che hanno perso il senso della legalità, tanti numericamente, ma non percentualmente: queste “moltitudini” sono poche decine per città, ma sommandosi diventano tanti, numerosi, capaci di fare un branco violento.

Io faccio un calcolo per costoro, un calcolo economico e mi baso sull’esperienza di personaggi del passato.

Costoro in genere sono giovani, ma non giovanissimi, quasi mai superano i 35 anni, tranne per i caporioni dei loro gruppi.

Per uscire dai casini giudiziari pure Silvio Berlusconi piange per gli avvocati costosi, ma costoro no.

I loro guai sono piccoli, da malavitosi della domenica: tutti sanno che i piccoli delinquenti, perché poveri, sono gli unici che finiscono in carcere per anni ed anni.

Il grave non è commettere un solo reato, ma molti piccoli: 200 furti in luoghi e in tempi diversi portano a 200 processi, che costerebbero 10mila euro l’uno (prezzo indicativo) in avvocati economici, non prestigiosi.

Il totale è di 2milioni di euro, somma che solo i grandi imprenditori e i boss della mafia si possono permettere.

Infatti i “poveracci”, ladri di polli, anche se spesso sono pure violenti e non sono delle vittime, sono gli unici che trascorrono gran parte delle loro esistenze dietro le sbarre.

Invece, se uno è ricco, molto ricco si può permettere tutto questo e oltre, anche per cause lunghe, difficili, che trattano magari milioni o miliardi di euro.

Un detto popolare recita: “Chi ruba poco va in prigione, chi ruba tanto fa carriera”.

Ora prendiamo il caso di ragazzi ....ribelli per professione: se il papà non è ricchissimo loro sono rovinati, a meno che qualcuno li finanzi profumatamente.

Immaginiamo che un ragazzone trentenne e sovversivo, un tempo erano considerati uomini oggi molti sono bambinoni detti bamboccioni, commette tanti piccoli reati: adunata sediziosa, resistenza alla forza pubblica, imbrattamento di edifici privati e pubblici, anche reati con Internet.

Calcoliamo in un minimo di 10mila euro per uscire dai guai, per i tre gradi di giudizio, per almeno 10 reati, più sommiamo i danni civili, per almeno altri cinque cause, con tre gradi di giudizio da 10mila euro, gli aggiungiamo le spese processuali, perché perderanno almeno il civile, mentre il penale finirà in prescrizione.

Il civile comporterà almeno altri 10mila euro per i risarcimenti e si calcola tutto al minimo.

Alla fine il bamboccione ribelle si troverà, in una decina di anni, la bella cifra di 260, 270mila euro da pagare, che in parte avrà già versato, perché gli avvocati si fanno pagare prima o altrimenti sei fregato.

A quel punto si farà passare poverissimo, nulla tenente, senza famiglia, ma le società recupero credito lo tampineranno sino a quando camperà, a meno che il suo destino sarà quello del barbone.

Oppure pagherà caro e pagherà tutto, versando integralmente i guadagni di 15 anni di lavoro, con uno stipendio medio di 1500 euro al mese, che per molti giovani precari è qualcosa di irraggiungibile, specialmente se ha alle spalle un passato da rivoltoso.

Ora in tanti sanno che i destini di costoro si dividono in tre gruppi: quelli che hanno il papà che paga tutto, senza battere ciglio, figli di ricchi, ma ormai i figli dei ricchi non fanno più i rivoluzionari.

Abbiamo i barboni, che si dedicano all’alcool e alla droga: muoiono prima dei 40anni, malamente.

Poi ci sono coloro che, con grande fatica, si rifanno una vita, pagando caro e tutto sulla loro pelle.

A dire il vero c’è pure qualcuno che non è ricco, non farà il barbone, né pagherà caro e tutto: farà pure carriera nella pubblica amministrazione, passando dalla sinistra estrema al centro o alla destra moderata, scivolerà sui processi e se la caverà senza troppi fastidi.

Chi sono costoro?

Sono i capetti con la faccia da furbi, con il sorriso ipocrita, sono gli infami e costoro agiranno senza essere puniti, anzi ….… lo Stato li premierà, per la …. fedeltà.

Infine troppi rivoltosi non si accorgono che li lasciano fare e proprio ..… i provocatori li spingono ad essere spavaldi: si sa da tempo che i rivoltosi di professione servono al potere e servono il potere.

La giustizia italiana è lenta, lentissima, ma arriva sempre, anche dopo 20anni.

A pagare resteranno i fessi, mentre tutti gli altri capiranno troppo tardi di essere stati presi per il culo: tutto questo è storia del nostro Paese, che si ripete ogni generazione.

Disobbedite ragazzi, disobbedite pure, ma ricordate che tra voi c’è chi vi frega e vi rovina l’esistenza.

Non fatevi fregare: fatevi due conti in tasca e capirete che ho ragione io

Alla fine il bamboccione ribelle si troverà, in una decina di anni, la bella cifra di 260, 270mila euro da pagare, che in parte avrà già versato, perché gli avvocati si fanno pagare prima o altrimenti sei fregato

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Notizie News – L'aggressione dei soli idioti al libero blog Notizie News

Riparto dall'azione squadristica, anzi camorristica, intimidatoria dei soliti noti, fatto attraverso Oknotizie di Virgilio, per spiegare alcune cose a questi poveretti.

Ci sono tanti giovani che hanno perso il senso della legalità, tanti numericamente, ma non percentualmente: queste “moltitudini” sono poche decine per città, ma sommandosi diventano tanti, numerosi, capaci di fare un branco violento.

Io faccio un calcolo per costoro, un calcolo economico e mi baso sull’esperienza di personaggi del passato.

Costoro in genere sono giovani, ma non giovanissimi, quasi mai superano i 35 anni, tranne per i caporioni dei loro gruppi.

Per uscire dai casini giudiziari pure Silvio Berlusconi piange per gli avvocati costosi, ma costoro no.

I loro guai sono piccoli, da malavitosi della domenica: tutti sanno che i piccoli delinquenti, perché poveri, sono gli unici che finiscono in carcere per anni ed anni.

Il grave non è commettere un solo reato, ma molti piccoli: 200 furti in luoghi e in tempi diversi portano a 200 processi, che costerebbero 10mila euro l’uno (prezzo indicativo) in avvocati economici, non prestigiosi.

Il totale è di 2milioni di euro, somma che solo i grandi imprenditori e i boss della mafia si possono permettere.

Infatti i “poveracci”, ladri di polli, anche se spesso sono pure violenti e non sono delle vittime, sono gli unici che trascorrono gran parte delle loro esistenze dietro le sbarre.

Invece, se uno è ricco, molto ricco si può permettere tutto questo e oltre, anche per cause lunghe, difficili, che trattano magari milioni o miliardi di euro.

Un detto popolare recita: “Chi ruba poco va in prigione, chi ruba tanto fa carriera”.

Ora prendiamo il caso di ragazzi ....ribelli per professione: se il papà non è ricchissimo loro sono rovinati, a meno che qualcuno li finanzi profumatamente.

Immaginiamo che un ragazzone trentenne e sovversivo, un tempo erano considerati uomini oggi molti sono bambinoni detti bamboccioni, commette tanti piccoli reati: adunata sediziosa, resistenza alla forza pubblica, imbrattamento di edifici privati e pubblici, anche reati con Internet.

Calcoliamo in un minimo di 10mila euro per uscire dai guai, per i tre gradi di giudizio, per almeno 10 reati, più sommiamo i danni civili, per almeno altri cinque cause, con tre gradi di giudizio da 10mila euro, gli aggiungiamo le spese processuali, perché perderanno almeno il civile, mentre il penale finirà in prescrizione.

Il civile comporterà almeno altri 10mila euro per i risarcimenti e si calcola tutto al minimo.

Alla fine il bamboccione ribelle si troverà, in una decina di anni, la bella cifra di 260, 270mila euro da pagare, che in parte avrà già versato, perché gli avvocati si fanno pagare prima o altrimenti sei fregato.

A quel punto si farà passare poverissimo, nulla tenente, senza famiglia, ma le società recupero credito lo tampineranno sino a quando camperà, a meno che il suo destino sarà quello del barbone.

Oppure pagherà caro e pagherà tutto, versando integralmente i guadagni di 15 anni di lavoro, con uno stipendio medio di 1500 euro al mese, che per molti giovani precari è qualcosa di irraggiungibile, specialmente se ha alle spalle un passato da rivoltoso.

Ora in tanti sanno che i destini di costoro si dividono in tre gruppi: quelli che hanno il papà che paga tutto, senza battere ciglio, figli di ricchi, ma ormai i figli dei ricchi non fanno più i rivoluzionari.

Abbiamo i barboni, che si dedicano all’alcool e alla droga: muoiono prima dei 40anni, malamente.

Poi ci sono coloro che, con grande fatica, si rifanno una vita, pagando caro e tutto sulla loro pelle.

A dire il vero c’è pure qualcuno che non è ricco, non farà il barbone, né pagherà caro e tutto: farà pure carriera nella pubblica amministrazione, passando dalla sinistra estrema al centro o alla destra moderata, scivolerà sui processi e se la caverà senza troppi fastidi.

Chi sono costoro?

Sono i capetti con la faccia da furbi, con il sorriso ipocrita, sono gli infami e costoro agiranno senza essere puniti, anzi ….… lo Stato li premierà, per la …. fedeltà.

Infine troppi rivoltosi non si accorgono che li lasciano fare e proprio ..… i provocatori li spingono ad essere spavaldi: si sa da tempo che i rivoltosi di professione servono al potere e servono il potere.

La giustizia italiana è lenta, lentissima, ma arriva sempre, anche dopo 20anni.

A pagare resteranno i fessi, mentre tutti gli altri capiranno troppo tardi di essere stati presi per il culo: tutto questo è storia del nostro Paese, che si ripete ogni generazione.

Disobbedite ragazzi, disobbedite pure, ma ricordate che tra voi c’è chi vi frega e vi rovina l’esistenza.

Non fatevi fregare: fatevi due conti in tasca e capirete che ho ragione io

Il grave non è commettere un solo reato, ma molti piccoli: 200 furti in luoghi e in tempi diversi portano a 200 processi, che costerebbero 10mila euro l’uno (prezzo indicativo) in avvocati economici, non prestigiosi.

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Riparto dall'azione squadristica, anzi camorristica, intimidatoria dei soliti noti, fatto attraverso Oknotizie di Virgilio, per spiegare alcune cose a questi poveretti.

Ci sono tanti giovani che hanno perso il senso della legalità, tanti numericamente, ma non percentualmente: queste “moltitudini” sono poche decine per città, ma sommandosi diventano tanti, numerosi, capaci di fare un branco violento.

Io faccio un calcolo per costoro, un calcolo economico e mi baso sull’esperienza di personaggi del passato.

Costoro in genere sono giovani, ma non giovanissimi, quasi mai superano i 35 anni, tranne per i caporioni dei loro gruppi.

Per uscire dai casini giudiziari pure Silvio Berlusconi piange per gli avvocati costosi, ma costoro no.

I loro guai sono piccoli, da malavitosi della domenica: tutti sanno che i piccoli delinquenti, perché poveri, sono gli unici che finiscono in carcere per anni ed anni.

Il grave non è commettere un solo reato, ma molti piccoli: 200 furti in luoghi e in tempi diversi portano a 200 processi, che costerebbero 10mila euro l’uno (prezzo indicativo) in avvocati economici, non prestigiosi.

Il totale è di 2milioni di euro, somma che solo i grandi imprenditori e i boss della mafia si possono permettere.

Infatti i “poveracci”, ladri di polli, anche se spesso sono pure violenti e non sono delle vittime, sono gli unici che trascorrono gran parte delle loro esistenze dietro le sbarre.

Invece, se uno è ricco, molto ricco si può permettere tutto questo e oltre, anche per cause lunghe, difficili, che trattano magari milioni o miliardi di euro.

Un detto popolare recita: “Chi ruba poco va in prigione, chi ruba tanto fa carriera”.

Ora prendiamo il caso di ragazzi ....ribelli per professione: se il papà non è ricchissimo loro sono rovinati, a meno che qualcuno li finanzi profumatamente.

Immaginiamo che un ragazzone trentenne e sovversivo, un tempo erano considerati uomini oggi molti sono bambinoni detti bamboccioni, commette tanti piccoli reati: adunata sediziosa, resistenza alla forza pubblica, imbrattamento di edifici privati e pubblici, anche reati con Internet.

Calcoliamo in un minimo di 10mila euro per uscire dai guai, per i tre gradi di giudizio, per almeno 10 reati, più sommiamo i danni civili, per almeno altri cinque cause, con tre gradi di giudizio da 10mila euro, gli aggiungiamo le spese processuali, perché perderanno almeno il civile, mentre il penale finirà in prescrizione.

Il civile comporterà almeno altri 10mila euro per i risarcimenti e si calcola tutto al minimo.

Alla fine il bamboccione ribelle si troverà, in una decina di anni, la bella cifra di 260, 270mila euro da pagare, che in parte avrà già versato, perché gli avvocati si fanno pagare prima o altrimenti sei fregato.

A quel punto si farà passare poverissimo, nulla tenente, senza famiglia, ma le società recupero credito lo tampineranno sino a quando camperà, a meno che il suo destino sarà quello del barbone.

Oppure pagherà caro e pagherà tutto, versando integralmente i guadagni di 15 anni di lavoro, con uno stipendio medio di 1500 euro al mese, che per molti giovani precari è qualcosa di irraggiungibile, specialmente se ha alle spalle un passato da rivoltoso.

Ora in tanti sanno che i destini di costoro si dividono in tre gruppi: quelli che hanno il papà che paga tutto, senza battere ciglio, figli di ricchi, ma ormai i figli dei ricchi non fanno più i rivoluzionari.

Abbiamo i barboni, che si dedicano all’alcool e alla droga: muoiono prima dei 40anni, malamente.

Poi ci sono coloro che, con grande fatica, si rifanno una vita, pagando caro e tutto sulla loro pelle.

A dire il vero c’è pure qualcuno che non è ricco, non farà il barbone, né pagherà caro e tutto: farà pure carriera nella pubblica amministrazione, passando dalla sinistra estrema al centro o alla destra moderata, scivolerà sui processi e se la caverà senza troppi fastidi.

Chi sono costoro?

Sono i capetti con la faccia da furbi, con il sorriso ipocrita, sono gli infami e costoro agiranno senza essere puniti, anzi ….… lo Stato li premierà, per la …. fedeltà.

Infine troppi rivoltosi non si accorgono che li lasciano fare e proprio ..… i provocatori li spingono ad essere spavaldi: si sa da tempo che i rivoltosi di professione servono al potere e servono il potere.

La giustizia italiana è lenta, lentissima, ma arriva sempre, anche dopo 20anni.

A pagare resteranno i fessi, mentre tutti gli altri capiranno troppo tardi di essere stati presi per il culo: tutto questo è storia del nostro Paese, che si ripete ogni generazione.

Disobbedite ragazzi, disobbedite pure, ma ricordate che tra voi c’è chi vi frega e vi rovina l’esistenza.

Non fatevi fregare: fatevi due conti in tasca e capirete che ho ragione io