7 mar 2010

07/3 La Cina cresce ancora (Mecca Elisa)

un’inflazione al 3%, mentre darà lavoro a 9 milioni di neodiplomati, ma restano i problemi della disoccupazione delle case molto costose e della “ripresa internazione che resta debole”.
I dati cinesi sono invidiabili, ma un fatto è certo: il regime cinese non ha alternative, perché, con la corruzione e l’ingiustizia sociale che dilaga, una recessione economica sarebbe fatale e costerebbe le “teste” di molti capi e caporioni di uno Stato che si proclama comunista, ma di fatto è capitalista, liberista e sfrutta con ferocia la sua gente.