Il premier vuole le elezioni diretta del Capo dello Stato con un “mandato pieno”: ora un Presidente della Repubblica così eletto avrebbe un potere tale da assicurare la stabilità dell'esecutivo.
Poi Silvio ha parlato delle questioni del periodo elettorale: “......lavorare bene e con serenità........Non si può impedire a milioni di persone di votare”.
Così ora, per seguire lo scontro politico, si deve continuare a parlare di Berlusconi, delle sue faccende giudiziarie, che personalmente stanno annoiando.
Ora ci sono i giudici giusti a secondo non del singolo comportamento, ma del tipo di imputato: ci sono imputati che “meritano” di essere inquisiti, mentre altri proprio non si possono toccare.
Ci sono quelli sempre innocenti a prescindere da ciò che fanno?
Poi ci saranno i colpevoli anche se non si sono macchiati di nulla?
Purtroppo nel nostro Paese i colpevoli sono sempre gli altri, gli avversari politici, quelli che stanno oltre lo steccato, che spesso diventano i nemici.
Così è giusto che le loro liste non siano presenti alle elezioni e si scende in piazza per difendere la “legalità”, ovvero l'esclusione dalle elezioni della controparte.
Si sostiene che i giudici hanno sempre torto, quando inquisiscono i “nostri”, ma fanno benissimo quando toccano gli altri, che per qualcuno forse dovrebbero essere rinchiusi in prigione, solo per le loro idee.
Si stanno perdendo i valori dei padri della Repubblica?
Io oso dire che non si capisce il significato di molte parole.
Il diritto è al voto e non all'impedimento a recarsi alle urne degli avversari.
La giustizia deve fare il suo mestiere, ma deve provare le sue accuse con dati oggettivi: testimonianze, documenti, intercettazioni.
Le intercettazioni non devono essere pubblicate, i processi devono giungere a una sentenza definitiva in pochi anni, uno o al massimo due.
Perché non ci si ferma tutti e si cercano le soluzioni per trasformare questa Italia in qualcosa di normale, come tutti i Paesi europei: si facciano le riforme, come quella della giustizia, in modo da rendere tutto più semplice.
Ci siano processi rapidi e sentenze per espiazioni sensate, certe e non fra decenni.
Spesso la punizione degli imputati sta nell'attesa di una sentenza che non arriva: quando giunge il reato è già in prescrizione.
I colpevoli festeggiano e gli innocenti patiscono, nel civile i furbi arrivano a un accordo e ottengono ciò che non spetta a loro.
In politica poi tutto è così …...complicato che pare di vivere in un mondo “misterioso”, dove tutto segue le leggi senza logica di certi sogni: tutto è strano, oso dire strambo e ciò che dovrebbe essere ovvio non avviene.
Attendiamo pure il Presidente della Repubblica eletto dalla base, ma temo che la riforma dovrebbe essere nella mente dei nostri politici, un po' troppo legati alle congiure di palazzo.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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