Quante occasioni perse!
Invece ancora una volta tutto è sfumato, per tutti: ancora una volta ci sarà un referendum per Silvio sì e Silvio no.
Non so voi, ma io no ne posso più: ci serve altro che i problemi di Berlusconi da discutere tutti i giorni.
Il premier non è peggiore o migliore degli altri grandi imprenditori italiani, non è un santo, ma neppure un diavolo.
Ha fatto i suoi interessi ed è diventato ricco, grazie pure all'appoggio dello Stato, come tanti altri uomini d'affari nazionali.
La nostra industrializzazione è sorta grazie al rapporto stretta, sin dall'inizio, tra economia pubblica e privata: senza questo strano intreccio saremmo ancora un Paese di contadini o quasi, ma da noi il liberismo fa fatica a decollare.
Liberiamo le nostre risorse, senza far pagare queste scelte ai ceti più deboli: il liberismo sia per tutti, visto che tutti ne parlano e se ne riempiano la bocca di questa parola “magica” con enfasi.
L'era Berlusconi terminerà quando lo Stato e le imprese saranno distaccate, separate, senza sostegni, finanziamenti e leggi speciali per sorreggerle, come capita talvolta ancora oggi, nonostante l'Ue.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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