3 mar 2010

28.1 Clandestini e criminalità (Maria Valota)

l nostro leder per eccellenza, il cavaliere, il premier, Silvio Berlusconi si sposta verso posizioni leghiste: “I risultati sui
nostri contrasti all'immigrazione clandestina sono positivi … deve farsi carico del costo di vigilanza delle coste ….
meno crini se meno clandestini …."
Quindi abbiamo un Presidente del Consiglio che solo pochi anni fa sarebbe stato definito xenofobo e razzista: intanto
nessuno o quasi ha reagito a queste affermazioni.
“Pulire” le strade e le città italiane dai clandestini è un lavoro difficile, ma fattibile: basta avere la volontà politica.


Bisogna ricordarsi che dietro a questa categoria di persone si nascondono realtà e personaggi molto diversi: abbiamo le
badanti, le donne di servizio, le donne delle pulizie, i manovali e i braccianti sfruttati e malpagati.

Poi troviamo gli spacciatori, chi vive di espedienti, i ladri e gli sfruttatori della prostituzione, oltre ai violenti e ai
terroristi, agli esaltati di diverso genere.

E’ troppo semplice ridurre tutto a una questione di meno clandestini che significa meno criminalità: serve agire nel
sociale, colpendo chi è criminale, chi sfrutta i connazionali, altrimenti diventerà solo una faccenda di odio verso gli
stranieri, miseri, sporchi e disonesti.
Abbiamo invece diverse situazioni, intrecciate tra loro.