17 mag 2010

17/5 Il profilo psicologico dei serial killer (Arduino Rossi)



Questo tipo di personaggio è spesso un individuo isolato, ha grandissime difficoltà a dialogare con il prossimo, può sembrare addirittura timido e imbranato, oppure freddo e riservato, ma le sue emozioni, le sue pulsioni, sono bollenti dentro di lui.
Se fossero nati in un'altra epoca questi folli sadici avrebbero trovato lo spazio umano sano adatto a loro?
Certamente la solitudine li hanno generati, sicuramente la competizione ossessiva e le umiliazioni di un mondo sprezzante verso i fuori moda li hanno svezzati, le loro ossessioni sono cresciute come enormi insetti dentro gusci vuoti.
Alla fine questi mostri non più umani diventano dei predatori folli e hanno fame e sete delle loro potenziali vittime: questo non è un vecchio film dell'orrore è la nostra società che perde la sua umanità.
Siamo sempre più soli, isolati in realtà che non comprendiamo e la paura attorno a noi avanza: temiamo gli stranieri, i giovani sbandati, oppure viviamo in incubi dove il lavoro non ci dà soddisfazioni.
Qualcuno tra noi, uno su 10mila o uno su 100mila ogni tanto “reagisce”, non si cura la depressione e diventa pericoloso, molto pericoloso: i serial killer non sono extraterrestri, ma esseri umani, ….....simili a noi.