Il perché i lavoratori extracomunitari aumentano, mentre gli italiani perdono il posto viene spiegata con motivazioni razziste, contro gli italiani ovviamente e a darci le spiegazioni sono quei paraculi di merda che hanno il posto grazie alle sovvenzioni pubbliche.
Di chi parlo?
Dei soliti pennivendoli, non ...dei giornalisti onesti che non vendono la loro coscienza in nome della pagnotta assicurata.
Voi conoscete qualche giornalista onesto?
E' una razza rara, ma qualcuno nel mondo c'è ha ancora, comunque prima o poi lo elimineranno.
Torno alla questione dei lavoratori stranieri e italiani: la stampa cattolica, come il L'Eco di Bergamo, l'Avvenire dice che gli Italiani non vogliono lavorare, o meglio dicono che non accettano i lavori umili.
Allora vorrei far provare ai pennivendoli cattolici, senza raccomandazioni, la condizione dei disperati di 40, 50 anni che cercano un posto, qualsiasi esso sia per campare e vedersi preferito dal solito marocchino.
Perché avviene questo?
Perché l'extracomunitario non ha gli stessi diritti di un italiano e proprio per questo motivo che viene preferito: non sa parlare in italiano, ha difficoltà ad apprendere così il lavoro, ma si può licenziare facilmente e quindi è ricattabile, perché se perde il lavoro perde il diritto al permesso di soggiorno.
E' stata la Lega a togliere diritti agli extracomunitari rendendoli degli schiavi degli imprenditori loro amici.
Il gioco delle parti continua: la Lega fa la dura e toglie diritti, la sinistra fa la tenera e vuole voti, vuole regalare a tutti case polari e cittadinanza.
Mentre da colpire sono i negrieri, quelli che assumono in nero, che sfruttano in certe cooperative i disperati: serve il salario minimo garantito, servono leggi per limitare lo sfruttamento nelle cooperative.
Occorrono leggi chiare, da far rispettare, con il carcere non per gli extracomunitari clandestini per chi li assume: dare certezze a chi lavora onestamente espellere i delinquenti.
Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.
Chi non rispetta la libertà delle donne, chi non rispetta il diritto elementare dei suoi compatrioti, limitandone la possibilità di mutar fede deve essere quanto meno espulso senza remore.
Chiunque poi esprime idee ostili ai principi basilare dell'uguaglianza delle persone e dei diritti fondamentali delle persone deve essere scacciato malamente dal nostro Paese.
Quindi, per dare lavoro ai cittadini italiani, serve far rispettare i diritti dei lavoratori, quelli che Cisl, CGIL e Uil da anni, troppi anni, non fanno più rispettare.