10 nov 2010

La cultura dominante e i tossicodipendenti

La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?