11 mar 2011

USA - politica estera



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Gli Stati Uniti non sanno mutar politica e i bei proponimenti di Obama si stanno dimostrando delle vere bufale, delle patacche da mettersi sul petto, della retorica vana.
Divertenti o tragiche sono le posizioni politiche nazionali: davanti a un tiepido atteggiamento filo rivoltosi del governo le sinistre urlano viva la rivoluzione e i rivoluzionari.
Avrebbero fatto bene tutti a pretendere un serio embargo sulle armi e sulle munizioni per tutti i contendenti, una trattativa di pace e un lento passaggio al dopo Gheddafi.
Mi ricordo le manifestazioni, che esprimevano simpatia verso i rivoluzionari iraniani, nel 1979, da parte della nostra sinistra: tutti noi poi abbiamo visto cosa sia diventata la Repubblica Islamica degli Ayatollah in Iran.
La memoria dei nostri politici è corta: propongo delle cure adeguate, magari con fosforo e tanto pesce, come si faceva un tempo per gli smemorati.
Ormai il conflitto libico mostra i suoi numerosi fronti, non solo interni, ma esterni: la Russia frena l’Intervento diretto dell’Anato, gli interessi europei non sono sullo stesso piano di quelli statunitensi, anzi si notano delle discrepanze pure all’interno dell’Europa, tra una Francia filo ribelli e un’Italia indecisa.
Questa strana rivolta rischia di mettere in pericolo la sicurezza del Mediterraneo, sia se vincesse ancora Gheddafi sia se i ribelli prendessero il potere: il vero nemico della pace nella regione è il prezzo del petrolio e pure del pane.
Sia l’uno e che l’altro sono legati alla necessità di trovare fonti energetiche a basso prezzo: attualmente si utilizzano, pure in Europa, dell’olio vegetale, che derivano da sementi come la colza e altro.
Questa nuova ricerca di fonti rinnovabili però ha provocato il lievitare del prezzo di tutti i sementi, tra cui quello del frumento, poi l’olio vegetale, da utilizzare per produrre energia elettrica a basso costo, spesso è sottratto alle popolazioni che riescono sopravvivere a malapena nel mondo, in particolare in Africa.
Le cause di conflitti futuri e presenti sono legati al costo del pane, del petrolio e alla carenza d’acqua.
L’Occidente invece si copre sempre dietro a soccorsi umanitari, per imporre il controllo su territori importanti, strategici: Gheddafi è un tiranno sanguinario da anni, da 42 anni, ma in tanti hanno fatto affari con lui.
Se finissimo in questo conflitto vedremmo altri funerali di Stato per i nostri soldati.