25 apr 2011

Olocausti e feste della liberazione





Il 25 aprile è la festa della liberazione dal fascismo e dovrebbe essere la festa della fine delle dittature, ma non è così: dopo il 25 aprile una componente del Paese di legò a un altro Stato dittatoriale, la Russia Sovietica, pur mantenendo una sua componente democratica ed indipendente.
In occasione della festa, che ricorda pure la fine della Seconda Guerra Mondiale, mi va di parlare dell'Olocausto di 12 milioni di persone, o meglio dei 6 milioni di ebrei scomparsi dall'Europa e di altri 6 milioni di persone morte sempre nello stesso modo, zingari, oppositori politici di nazionalità tedesca, combattenti per la libertà, anche piccoli e grandi delinquenti, che però non dovevano finire in questo modo, testimoni di Geova, omosessuali, psicopatici, piccoli e grandi portatori di handicap, con altri non desiderati, disprezzati dal regime nazista.
Il sistema nazista, efficiente e teutonico, fu unico al mondo, ma non fu l'unico tentativo di massacro totale di una popolazione non gradita al potere centrale nella storia: l'elenco è l'ungo e troppi morti pretendono di essere ricordati, contati, stanchi di restare nell'oblio.
Nel Novecento bisogna ricordare subito il massacro degli Armeni da parte dei turchi, durante la Prima Guerra Mondiale, ma bisogna aggiungere il genocidio di 60 milioni di oppositori negli Stati comunisti, 20 milioni nell'Unione sovietica di Stalin e 40 milioni negli stati Asiatici, in particolare in Cina e in Cambogia.
Le democrazie, che vantano di essere pure e limpide, hanno i loro orrori nel cassetto: ricordo la morte di decine di migliaia di civili Boeri, nella guerra Anglo Boera, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, dove si ...crearono i primi campi di concentramento .
Circa il 20% dei civili rinchiusi morirono, di fame e di malattia, per le pessime condizioni igieniche.
Civili morti ci furono anche nelle guerre coloniali e nelle repressioni violentiedei movimenti indipendentisti, come quello algerino, che portarono a centinaia di migliaia di civili morti, fatti avvenuti negli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta.
Non voglio fare un elenco completo di tutto ciò, perché dovrei scrivere un volume con mille pagine, ma è fondamentale osservare che questi non sono catalogati in genocidi, in massacri voluti, da molti se non dalla maggioranza degli storici.
Invece il l'olocausto è posto come fatto che non lascia dubbi perché ci sono le camere a gas: infatti i negazionisti, in modo scaltro, negano proprio queste, sostenendo che non ci sono prove storiche.
Perché questa scelta?
In certe zone dell'Europa, nonostante la fuga e i morti per la guerra, mancano intere comunità di ebrei e di zingari: dopo la guerra mancavano appunto più d 6 milioni di ebrei e un milione di zingari.
Il gioco è semplice: si vuol declassare l'olocausto, da genocidio a massacro.... involontario, perché nessuno ha condannato la Francia per i morti delle sue guerre coloniali.
Tra i colpevoli della storia ci sono i comunisti per i gulag e gli statunitensi per il massacro dei nativi americani: tutti costoro misero le condizioni per la morte di milioni di innocenti, ma non si sa, o meglio si sa, ma non lo si vuole dire, che i politici di allora favorirono tutto questo con deportazioni forzate, chiusura di civili in riserve, o lunghe marce forzate come profughi.
Se non ci fossero le camere a gas tutti sarebbero uguali: gli ebrei sarebbero morti come i boeri nei campi di raccolta, dove furono concentrati per impedire ai civili di aiutare i ribelli, che combattevano gli inglesi.
Il genocidio verrebbe paragonato a qualcosa di ….casuale, non voluto da Hitler e così i nazisti verrebbero riabilitati.
Invece è importante considerare come criminali tutto ciò che si compie contro i civili: i profughi che muoiono, donne, vecchi e bambini, in fuga per i bombardamenti, tutti i popoli che migrano e lasciano lungo la strada una scia di morti per stenti e malattia, sono popoli vittime di un massacro.
I morti per le condizioni igieniche, civili e non civili, che muoiono in campi di concentramento, sono vittime di una volontà politica criminale.
Non basterà a costoro negare le camere a gas, l'olocausto c'è stato perché esiste una prova storica indiscutibile: è una prova matematica, i 6 milioni di ebrei svaniti nel nulla, che si sommano alle testimonianze, depositate a centinaia di migliaia, capaci di riempire uno stadio, dei superstiti e dei liberatori che hanno trovato i campi.
Le prove storiche non bastano mai a chi non vuole vedere, comunque le camera a gas sono prove certe, ma anche se scomparissero, se qualcuno riuscisse a cancellare le testimonianze scritte e i filmati, il fatto di aver rinchiuso milioni di individui nei lager, in quelle condizioni, è da criminali perché la scelta delle camere a gas era solo per accelerare l'operazione dello sterminio, ma già le condizioni di miseria ed di denutrizione, erano sufficienti a provocare milioni di morti.