9 giu 2011

Bresile nega l'estradizione di Cesare Battisti



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Cesare Battisti è stato liberato e i Giudici supremi dell'alta corte di giustizia del Brasile hanno avvallato la decisione dell'ex presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, detto anche il figlio del Brasile, popolarissimo ed amato dalla sua gente.
La nostra politica estera si è scontrata con la realtà del mondo: infatti alzare troppo la voce non serve con chi ha dalla sua una potenza economica non indifferente.
Il Brasile, oltre ad avere un vantaggio economico, quello di decidere quali merci importare oppure no dall'Italia e dall'Europa.
Grave errore diplomatico fu quello di far intervenire l'Ue, poco amata in tutto il Sud America, vista come un'assemblea di Stati ex colonialisti irriducibili.
Abbiamo fatto la voce grossa ed abbiamo ottenuto pernacchie in risposta, perché eravamo mingherlini contro qualcun che aveva i muscoli.
Inoltre c'è stata pure una manifestazione di giubilo fuori dal carcere per Cesare Battisti, umiliante per noi: si vede che l'opinione pubblica brasiliana ha visto il nostro intervento come un'ingerenza straniera nella loro indipendenza.
Questo è stato il principale errore, in assoluto, il peggiore che si può commettere in un Paese che fa dell'anti-colonialismo il pilastro del proprio patriottismo, del proprio nazionalismo.