3 giu 2011

Crimini e misfatti


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Cosa significa violare i diritti umani?
Quando si commettono crimini contro l'Umanità?
Prendere dei civili o dei prigionieri inerti e ucciderli è un crimine, senza dubbio.
Bombardare dei civili invece no?
Bastano le scuse per giustificare e perdonare tali atti, considerati involontari?
Nella II Seconda Guerra Mondiali i bombardamenti delle città, con la distruzione di interi quartieri abitati di civili, furono atti di terrorismo, per qualche storico contemporaneo: infatti non c'era una motivazione militare.
I primi che lanciarono bombe sui civili furono i tedeschi, i nazisti, contro la popolazione civile spagnola: l'esempio storico è quello di Guernica.
Poi questa “tradizione” fu ripresa dalle potenze democratiche, che non hanno più smesso di....bombardare per portare la libertà.
Quindi i crimini di guerra sono tanti e variegati, anche se la guerra è in se stessa un crimine e nessuno ha condotto un conflitto bellico limitandosi alla difesa, ma ha sempre contrattaccato, abusato, commesso errori ed orrori.
All'Aja si processerà un vecchio generale nazionalista serbo, per di più malato: è giusto, ma qualche dubbio resta.
A processare, da sempre sono i vincitori contro i vinti: fu legittimo il processo di Norimberga, contro i criminali nazisti, ma non ci fu alcun processo per Nagasaki e Hiroshima, città distrutte da bombe nucleari statunitensi in Giappone, né per i crimini sovietici durante, prima e dopo la II Guerra Mondiale.
All'Aja si applica ancora una volta il principio di Brenno, re dei Galli, che impose ai romani la sua legge: “Guai ai vinti!”
Se così fosse ricordiamoci che un giorno la storia potrebbe cambiare le sorti delle nazioni e dovremo subire anche noi un giudizio parziale.
Tutti i colpevoli di crimini contro l'umanità delle guerre devono essere processati e non solo i vinti, o saremmo come i barbari, che avevano il diritto della spada e non della ragione.