“La scuola pubblica fa schifo” mi disse un giorno un padre perché era infuriato con quelli che lui considerava un branco di morti di fame, di ignoranti e falliti: lui parlava dei professori.
Dopo le mie proteste mi raccontò la sua vicenda.
Lui aveva una visione normale della s...., senza essere un nemico degli omosessuali, considerava la omosessualità una degenerazione e dalla sua ricordava i grandi del pensiero antico, tra cui Dante Alighieri.
L'uomo dovette, ricattato dai soliti insegnanti...impegnati della scuola dell'obbligo, con quegli strumenti vigliacchi che usano solitamente i professori, a concedere ai figli la presenza alle lezioni sulla s...., fatta da una morta di fame, in tanti sensi, detta sessuologa.
Il poveretto pensava, sperava, che la faccenda fosse pulita e onesta, invece a scuola, a sua insaputa, si insegnò che l'omosessualità era una cosa normale.
Lui si trovò i due figli, maschio e femmina, contro: fu accusato di tutto e di più, dal razzista o altro.
Il poveretto si trovò spiazzato ed emarginato dall'educazione dei figli, ma le istituzioni, in prima linea la scuola, lo accusavano di tutti i vizi dei figli, compreso la negligenza, ma nel frattempo, con un costo suppletivo estorto con il ricatto dell'obbligo, gli rubavano il diritto ad educare i figli come desiderava.
Lui a quel punto divenne veramente nemico dei gay, dei professori, che chiamava falliti, ignoranti, (aveva una bella cultura varia e articolata) decise di proporre delle sane e buone letture ai figli, classiche ovviamente.
Urlò un giorno a un branco di squallidi professorini, così li aveva definiti, un bel e potente, “andate a prenderlo nel c...”, pezzi di m....
Sì, …..era un po' un maleducato, un incivile, ma era molto, molto, molto simpatico.......