22 giu 2011

Immigrazione clandestina e le ipocrisie




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La questione dell’immigrazione clandestina accende gli animi e le parole della gente, dei politicanti e dei sindacalisti in particolare: si parla di invasione, ma anche di diritti negati e tante altre cosucce simili.
Certi preti poi si mascherano dietro a discorsi pseudo evangelici, con l’obbligo della solidarietà e dell’ospitalità.
Tutti costoro però si scordano che gli extracomunitari non sono dei … poveri da aiutare, ma sono dei disperati che vengono sfruttati appunto perché senza alternative.
La solidarietà porta ad elevare i miseri, non a farli lavorare in condizioni disumani, su impalcature traballanti per pochi centinaia di euro al mese.
E’ giunta l’ora di chiamare le cose con il loro nome: questo è schiavismo, è sfruttamento vigliacco e illegale, altro che solidarietà dei poveri e chiunque utilizzi manodopera in queste condizioni deve pagare con la prigione, o almeno con il sequestro dei beni.