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Sabrina Misseri e Cosima sono rimaste in carcere: il Tribunale del riesame non ha accolto le richieste della difesa per la loro scarcerazione.
Ora le prove della loro colpevolezza, le testimonianze, devono essere valiate e si spera che un processo dia chiarezza a questa vicenda, a questo delitto in famiglia, con le omertà e i moventi ancora da chiarire.
La vicenda è tutta Italiana, di una famiglia italiana, con i suoi legami e i suoi odi profondi, oso dire di una famiglia ammalata, che lava i panni sporchi dentro casa e in questo caso i panni sporchi riguardano un omicidio.
Le domande da porre a Cosima e Sabrina sono diverse, tra cui perché non sentirono nulla durante l’omicidio, le numerose menzogne, come quelle di affermare che era al lavoro quel giorno, la madre Cosima, il fatto che dormiva, così dichiarò, mentre Sarah urlava nella sua agonia.
La porta che dal garage conduce all’abitazione con una traccia di sangue, mentre Cosima affermava che da lì non passava mai nessuno.
Tante bugie, una dietro l’altra e tante contraddizioni assurde, che devono essere spiegate, ma per gli inquirenti non ci sono dubbi: sono le due donne, madre e figlia, le assassine.
