Confindustria
ed esodati non vanno d’accordo, ma gli esodati li hanno creati loro
e quindi è giusto che paghino: il contributo di solidarietà del 3%
sui redditi sopra i 150 mila euro non piace agli imprenditori, ma si
devono ricordare che tali persone avrebbero benissimo lavorato ancora
e forse sarebbe stato meglio investire in corsi di riqualificazioni,
risparmiando su tutto e tutti.
Gli
esodati avrebbero avuto uno stipendio e non un misero assegno per il
sostentamento, avrebbero avuto una pensione migliore e si sarebbero
sentiti inseriti nella società e tutto questo non l’avremmo pagato
con le nostre tasse.