In
Iran il crollo del riyal, la moneta iraniana, ha provocato
manifestazioni di protesta e disordini nel Paese, con scontri con la
polizia in particolare a Teheran: la repubblica islamica per
eccellenza, il primo stato teocratico nato da una rivoluzione, mostra
i primi segni di usura: l’Islam non è più una religione eversiva,
ma inizia a perdere la su7a popolarità.
Stato
e religione, che spesso si mischia con corruzione, sta portando il
paese teocratico all’instabilità: queste proteste, prima o poi
porteranno l’Iran alla guerra civile e alla fine della dittatura
religiosa: alla fine la storia passa come un fiume in piena e
trascina a mare tutto ciò che è vecchio, anacronistico.
Si
vede che nonostante la censura imposta su Internet i censori
lasciano, nonostante i loro rozzi tentativi, troppi spazi di libertà,
che li travolgeranno, è solo questione di tempo.