Montezemolo
entra in politica, ma non si espone, essendo un esponente della Fiat,
pur non avendo più cariche importanti come un tempo, segue la
strategia storica della Fiat, che non ha mai scelto posizioni
politiche precise: ha sempre appoggiato tutti i governi,ma sempre con
riserva, in modo da non rischiare di finire travolti dai crolli di
regime, come quello fascista, o dalle crisi di governo.
Montezemolo
rispetta sempre la furba strategia di un’industria italiana,
sovvenzionata mille volte nel passato, ma oggi in difficoltà in
Italia, ma forte e produttiva fuori dall’Italia e anche fuori
dall'Europa.
Lui
darà solo consigli e ripropone un Monti bis.