La legge contro Google è stata votata nel Bundestag: riconosce solo agli editori il diritto di diffondere i testi prodotti dalle loro testate e dai loro giornalisti, la legge ora passa al passa al Bundesrat, ma continua ad essere contrastata dalle opposizioni e anche perché limiterebbe Internet.
Tassa
sulla rete in Germania, ovvero sui motori di ricerca, per la gioia di
pochi grandi editori, provando ancora una volta per chi lavora la
signora Merkel, con tutto il suo governo conservatore.
La guerra
contro la rete e l’informazione segue una logica precisa, la
difesa di posizioni prestabilite, storiche di vecchi editori filo
conservatori, ma la rete è libera e loro se ne possono
tranquillamente starsene fuori, senza vantaggi fiscali
antidemocratici.
Nessuno
costringe costoro ad entrare nei motori di ricerca.