La notizia è ovviamente tutta da verificare, ma pare che per qualche mese costoro hanno spiato le e.mail dei deputati del movimento, circa 30.
Loro accusano di essere pronti a mostrare la loro corrispondenza privata, ma un fatto è certo ora bisognerà provare che ciò che diffonderanno sia vero, così oltre alla violazione della privacy abbiamo pure la calunnia e il ricatto, in questo caso politico.
Ovviamente costoro non potranno provare nulla, perché verrebbero identificati e denunciati, così non rimane che sperare che costoro, veri o presunti hacker, escano allo scoperto e mostrino il loro muso e le prove, se ci sono, di qanato affermano, tutti si possono inventare delle false e.mail.
La vicenda è ricdicola, anzi più che patetica.