In Italia non esiste razzismo, ma guerra tra poveri, tra miserabili, che lottano per un posto di spazzino, di addetto alle pulizie, di manovale nell'edilizia.
E' questo il nostro razzismo, tra donne che da sempre raccoglievano la frutta in campagna nel Sud ed oggi sono sostituite da poveracci appena sbarcati, per uno o due euro all'ora.
Poi la squallida sinistra storica fa la morale, dall'alto dei loro concorsi pubblici truccatim dall'alto delle loro pensioni d'oro.