Sette
italiani su 10 sono favorevoli all'utilizzo dei farmaci generici,
equivalenti (73%) e sono d’accordo sulla loro diffusione (70%):
forse gli italiani iniziano a capire che il marchio, il nome , non
modifica l’effetto chimico dei principi attivi, quelli che contano
nei farmaci.
Quindi,
allo scadere dei brevetti, quando i farmaci diventano di proprietà
pubblica, questi benedetti principi attivi devono essere acquistati
nella forma più economica, nulla cambia per la nostra salute e
risparmiamo un po’ di soldi.