Legge
e amnistia, indulto e il dubbio atroce che serva ad altri, per
salvare qualche corrotto di turno, per salvare Berlusconi, per
salvare i condannati della casta, amici, parenti e conoscenti.
Le
carceri sono piene, ma lo sanno anche sei mesi dopo l’amnistia,
così ogni anno si riparlerà di provvedimenti di clemenza generale e
per tutti, senza chiedere al condannato almeno un po’ di
comportamento adeguato, l’astenersi del commettere altri reati.