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ROSSI ARDUINO IL PIANTO E LA GIOIA (poesie scritte dal 14/5/1972 al 15/1/1988); PREMESSA DELL'AUTORE
Timore
Alto? Non so, ma forse è forte!
Potente e infinito? Chi lo sa?
La sua potenza è nel morire, perché
merita solo il nulla, il vuoto.
Potente? Sì, è audacissimo, ma solo
nel costruire.
il mondo è una gelida e immensa
distesa di ghiaccio, chiusa
tra le notti della morte.
Il suo corpo è senza sangue
giace sopra noi.
L'ha versato tutto sopra noi.
Il suo vino, caldo e rosso, sta dando
speranza, perché
egli è nato morto dalla distruzione.
Ecco! Vedo spuntare il sole.
I ghiacci si sciolgono e le brune
della notte fuggono, inseguite da un cavaliere,
risorto dalla morte.
(4/4/1974)