Sono
3 gli europei uccisi in Madagascar, due francesi e un italiano,
accusati dalla folla inferociti, di essere dei predatori d’organi:
la loro morte è stata orrenda, sono stati bruciati vivi.
Tutto
questo è avvenuto perché esiste un’ignoranza disgustosa in questi
Paesi, dove il commercio di organi avviene, ma solo in modo velato e
solo attraverso ospedali specializzati: nessuno si può portare a
casa un fegato, un cuore od altro in valigia, dopo la vacanza.