I
forconi non si arrendono e protestano senza tregua, dal confine con
la Francia, sino alla Sicilia, poi sono giunti a Roma.
Le
proteste degli studenti sono arrivate sino alla presenza dei
ministri, assediati in aula Magna, per motivi di sicurezza.
Il
Paese è stanco e le prime forme di rivolta spuntano, pericolose e
contro producenti, ma inevitabili.