Natale
2013, un periodo povero, che segna i cuori degli italiani, che
festeggiano a tono basso, con la paura del futuro: è la fine del
consumismo di massa, che non poteva durare per sempre in Italia e
forse nel resto del mondo.
Intanto ci
ascoltiamo le fregnacce dei politici d’assalto, ma soprattutto di
questa casta politica priva di idee, incapace di gestire la cosa
pubblica, dannosa e anacronistica.