In pochi si sono accorti che il lavoro in Italia è scarso non per il suo costo, che ormai è ridicolo, certamente inferiore alla media europea, ma per colpa della mancanza di iniziative che lo sappia valorizzare.
Infatti non è più importante quanto costa un lavoratore, ma quanto rende al datore, o meglio il suo costo deve essere concorrenziale a quello di altri lavoratori, che non hanno la sua specializzazione: ormai gli imprenditori e i politici, con i sindacalisti, devono ragionare in qualità e preparazione dei lavoratori, che maggiore sarà, maggiore sarà il guadagno per tutti.