Reddito di cittadinanza, l'Istat lo boccia: "Costerebbe 14,9 miliardi"
La scelta di Grillo di conquistare i voti dei disperati, i 7 milione e più di disperati senza reddito, costerebbe troppo: per la prima volta dagli anni Settanta ci ricordiamo del popolo dei non raccomandati, dei poveretti che non hanno una professionalità, tanto meno una professione da vendere, non amicizie in parrocchia, dal sindacato, nelle associazioni di categoria, da quelle per disabili veri o falsi, a quelle gay, o di mille altre attività e condizioni.
Questi disperati, senza futuro, fuori da tutte le corporazioni, disprezzati e odiati da molti, ci costerebbero troppo, forse sarebbe meglio dare a loro un po’ di dignità pagandoli per conquistare un mestiere da vendere, con corsi ed altro, nulla deve essere gratuito.