14 dic 2023

La politica opportunista che vive del passato, per comodità.

Ora si parla di emergenza democratica, che nessuno vede, io parlerei di emergenza criminale che tutti conoscono e provano, basta salire su un mezzo pubblico o su un treno.
La retorica supera il ridicolo, da sempre, si veste di fatti del passato, gravi e criminali, ma legati appunto alla storia e non all'attualità.
Gli attentati e le stragi le ho conosciute, le ho quasi imboccate e il giorno della strage di Bologna me ne stavo andando a Firenze, appunto con la fermata del treno, per il cambio, a Bologna.
Per mia fortuna partii più tardi, seppi dell'attentato e non desistetti, presi un altro treno e "bomba o non bomba" noi non ci saremmo fermati, passammo dalla Liguria, perché i treni erano stati deviati. 
La strategia della tensione era parte integrale della politica di allora, era un gioco sporchissimo sulla pelle della gente, sulle nostre esistenze e non aver paura delle bombe faceva parte della risposta coraggiosa del tempo.
Oggi invece coloro che ingrassano grazie all'antifascismo da operetta, per conquistare posti in politica, difendono e proseguono con questa schifosa strategia, ma oggi si chiama immigrazione, ovvero importare situazioni da Terzo Mondo per favorire e riproporre la strategia della tensione.
Il crimine avanza e servono leggi dure per colpire le varie cosche, in senso ampio, i trafficanti di carne umana, coloro che organizzano il caporalato.
Così loro, per campare sulle nostre spalle, ripropongono questo antifascismo da museo delle cere, ridicolo e tanto criminale.
Il sindaco Sala parla con la retorica del 68 per celare tutto lo schifo della sua città, abbandonata alla sua totale incapacità, ma usa l'antifascismo per difendere le bande criminali, per favorire gli islamisti, in attesa che inizino a sgozzare, mentre i loro bambinoni formano già le baby gang, che rapinano e stuprano liberamente.
Tutto questo non è strategia della tensione?
Certamente, costoro hanno bisogno del degrado per nascondere la corruzione evidente, come ai tempi della Prima Repubblica, infatti tutto il rumore di allora, terrorismo e terrorismi contrari, aveva questo scopo, confondere le menti, distrarre la gente con l'emergenza democratica per favorire i crimini palesi, le tante truffe istituzionalizzate, evidenti come il sole.