La faccenda è complessa e bisogna conoscere un po' la storia con un minimo di intelligenza.
Il cristianesimo si sovrappose alla cultura pagana alla fine dell'impero Romano e subito dopo, con i regni barbarici, così la scelta di favorire la cristianizzazione, spronato da Papa Gregorio Magno per esempio, tra il VI secolo e il VII secolo, fu quello di assorbire le festività pagane in chiave cristiana, per di più nel rispetto delle tradizioni culturali popolari, in genere agresti.
Così il Natale prese posto a festività legate al culto del sole, o al dio Giove.
Questa operazione dimostra che i primi cristiani non imposero, ma proposero il loro messaggio, senza fermarsi alla formalità di riti agresti, fatto poi che portò ad accuse di idolatria da parte dei protestanti.
Io invece credo che fu una scelta intelligente ed onesta, ovvero proposero il cristianesimo con calma, rifiutando i sacrifici umani per esempio o quelli degli animi sugli altari, sorvolando formalità e dogmatismi rigidi.
Il dramma oggi sta tutto nella meschinità di chi si vende al globalismo culturale e demenziale, facendo i saputelli, restando simili a tacchini altezzosi, che non solo non sanno, ma purtroppo starnazzano presuntuosi nei loro pollai.