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31 mar 2011

Novità -Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
Intanto i tunisini hanno inscenato una protesta contro gli abitanti dell'isola, che li hanno sopportati in questi giorni: tra loro c'è già la cultura dei futuri padroni, ma non sanno che sono solo lo strumento di chi vuole una politica dura e feroce, contro gli immigrati non integrati.
Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

11 mag 2012

Salmo 107 - Dio salva l'uomo da ogni pericolo

Cap. 107

Dio salva l'uomo da ogni pericolo

 1  Alleluia.
Celebrate il Signore perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia.
 2  Lo dicano i riscattati del Signore,
che egli liberò dalla mano del nemico
 3  e radunò da tutti i paesi,
dall'oriente e dall'occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno.
 4  Vagavano nel deserto, nella steppa,
non trovavano il cammino per una città dove abitare.
 5  Erano affamati e assetati,
veniva meno la loro vita.
 6  Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.
 7  Li condusse sulla via retta,
perché camminassero verso una città dove abitare.
 8  Ringrazino il Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi a favore degli uomini;
 9  poiché saziò il desiderio dell'assetato,
e l'affamato ricolmò di beni.
 10  Abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte,
prigionieri della miseria e dei ceppi,
 11  perché si erano ribellati alla parola di Dio
e avevano disprezzato il disegno dell'Altissimo.
 12  Egli piegò il loro cuore sotto le sventure;
cadevano e nessuno li aiutava.
 13  Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.
 14  Li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte
e spezzò le loro catene.
 15  Ringrazino il Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi a favore degli uomini;
 16  perché ha infranto le porte di bronzo
e ha spezzato le barre di ferro.
 17  Stolti per la loro iniqua condotta,
soffrivano per i loro misfatti;
 18  rifiutavano ogni nutrimento
e gia toccavano le soglie della morte.
 19  Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.
 20  Mandò la sua parola e li fece guarire,
li salvò dalla distruzione.
 21  Ringrazino il Signore per la sua misericordia
e per i suoi prodigi a favore degli uomini.
 22  Offrano a lui sacrifici di lode,
narrino con giubilo le sue opere.
 23  Coloro che solcavano il mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
 24  videro le opere del Signore,
i suoi prodigi nel mare profondo.
 25  Egli parlò e fece levare
un vento burrascoso che sollevò i suoi flutti.
 26  Salivano fino al cielo,
scendevano negli abissi;
la loro anima languiva nell'affanno.
 27  Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi,
tutta la loro perizia era svanita.
 28  Nell'angoscia gridarono al Signore 

ed egli li liberò dalle loro angustie.
 29  Ridusse la tempesta alla calma,
tacquero i flutti del mare.
 30  Si rallegrarono nel vedere la bonaccia
ed egli li condusse al porto sospirato.
 31  Ringrazino il Signore per la sua misericordia
e per i suoi prodigi a favore degli uomini.
 32  Lo esaltino nell'assemblea del popolo,
lo lodino nel consesso degli anziani.
 33  Ridusse i fiumi a deserto,
a luoghi aridi le fonti d'acqua
 34  e la terra fertile a palude
per la malizia dei suoi abitanti.
 35  Ma poi cambiò il deserto in lago,
e la terra arida in sorgenti d'acqua.
 36  Là fece dimorare gli affamati
ed essi fondarono una città dove abitare.
 37  Seminarono campi e piantarono vigne,
e ne raccolsero frutti abbondanti.
 38  Li benedisse e si moltiplicarono,
non lasciò diminuire il loro bestiame.
 39  Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti,
perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
 40  Colui che getta il disprezzo sui potenti,
li fece vagare in un deserto senza strade.
 41  Ma risollevò il povero dalla miseria
e rese le famiglie numerose come greggi.
 42  Vedono i giusti e ne gioiscono
e ogni iniquo chiude la sua bocca.
 43  Chi è saggio osservi queste cose
e comprenderà la bontà del Signore.



31 mar 2011

Ultimissime - Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
Intanto i tunisini hanno inscenato una protesta contro gli abitanti dell'isola, che li hanno sopportati in questi giorni: tra loro c'è già la cultura dei futuri padroni, ma non sanno che sono solo lo strumento di chi vuole una politica dura e feroce, contro gli immigrati non integrati.
Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

6 ago 2017

#Libia e la scusa degli #scafisti, siamo in guerra per il petrolio - ARDUINO ROSSI

Io non credo che le nostre navi vadano ad immischiarsi nel conflitto libico per fermare i profughi, o presunti tali.

Basterebbe molto meno per riportarli a casa loro, con un costo inferiore di quello attuale, contenendoli in luoghi ben precisi, senza la possibilità  di uscire, con controlli rapidi sui diritti all'asilo e il respingimento, meno costoso che il loro mantenimento gratuito per anni, a casa loro, con il reato di clandestinità e pene certe, una volta ritornati da noi.
Invece la spedizione in Libia ha un altro scopo, il controllo del territorio e del petrolio libico, che i francesi ci vogliono rubare, quindi se saremo in guerra non sarà  per i migranti.

25 gen 2012

Riforma pesca UE WWF: “PESCHERECCI EUROPEI ALL’INSOSTENIBILE CONQUISTA DEGLI OCEANI”


 Riforma pesca UE
WWF: “PESCHERECCI EUROPEI ALL’INSOSTENIBILE CONQUISTA DEGLI OCEANI”
Nuovo rapporto WWF sull’espansione delle flotte dal 1950 a oggi con
mappa interattiva su www.wwf.it

SUBITO LA RIFORMA UE PER SALVARE PESCE E PESCA
La petizione WWF online sulla nuova piattaforma europea wwf.it/petizionepesca

Pescherecci europei in alto mare alla “conquista” degli oceani del mondo, con un’attività di pesca che in 60 anni, e in particolare dagli anni Ottanta, è diventata sempre più insostenibile. È l’immagine che emerge dal nuovo rapporto WWF “L’espansione delle flotte europee ed internazionali nell’oceano dal 1950 ad oggi”, corredato da una mappa animata pubblicata su www.wwf.it, che mostra come le flotte europee siano tra quelle che si sono spinte più lontano nei mari del mondo per pescare e trovare nuovi stock di pesce totalmente ignoti a noi consumatori, con un’intensità sempre maggiore e spesso al limite della sostenibilità e potenzialmente della legalità.
Un primato negativo stimolato dal calo delle catture nazionali e dagli sforzi per ridurre il numero dei pescherecci che pescano nelle acque europee, ciò ha portato gran parte delle flotte a concentrare i propri sforzi all’estero, il tutto favorito da accordi di pesca con i Paesi in via di sviluppo. La pratica immorale del cambiamento di bandiera (per cui le navi dell'UE eludono le norme comunitarie cambiando bandiera con quella di un paese non UE) e i sussidi per i carburanti hanno determinato l’attuale stato di sovrasfruttamento delle risorse ittiche, con  conseguenze deleterie non solo sugli stock ittici mondiali, ma anche nel lungo termine sullo stesso settore della pesca.

Per avviare la necessaria, ambiziosa riforma della Politica Comunitaria della Pesca (PCP), il WWF chiede all'UE di rendere la sua flotta da pesca sostenibile, e di impegnarsi a rendere ancor più sostenibile anche la gestione della pesca sulla scena internazionale. Serve coerenza tra le norme applicate in acque europee e quanto accade in acque internazionali o nei Paesi in via di sviluppo. Il WWF chiede anche che il miliardo di euro destinato alla gestione delle flotte in alto mare non venga in alcun modo utilizzato per finanziare pratiche di pesca distruttive e non sostenibili.

“La riforma della politica comunitaria della pesca è un'occasione unica per fare in modo che tutti i pescherecci dell'UE siano rispettosi di habitat e stock ittici, ovunque essi operino nel mondo - ha dichiarato Marco Costantini Responsabile del Programma Mare WWF Italia - Se l'UE non riuscirà ad assumere un ruolo di leadership nella gestione della pesca e nella protezione degli oceani sulla scena internazionale, contribuirà essa stessa in maniera preponderante alla crisi globale della pesca, mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare globale nel lungo periodo. L'Europa ha purtroppo sempre mal gestito la pesca ed è quanto mai urgente una vera e propria riforma, radicale e coraggiosa, della Politica Comunitaria della Pesca.” conclude Costantini.

LA PETIZIONE PESCA ONLINE: OBIETTIVO 500.000 FIRME ENTRO SETTEMBRE
La Commissione Europea tende a partecipare con deboli mandati di negoziazione a livello internazionale, e mostra poca ambizione nel processo di riforma della pesca globale. Per sollecitare l'UE ad assumere un ruolo guida per eliminare la pesca illegale e promuovere attività che promuovano pratiche di pesca sostenibile a livello globale, proprio oggi il WWF rilancia su una nuova piattaforma europea la petizione pesca online suwwf.it/petizionepesca indirizzata al Presidente e ai Membri del Parlamento Europeo, per chiedere con l’aiuto di tutti i cittadini:

  • Di interrompere le pratiche distruttive di pesca (gestire la pesca in maniera coerente, costante e con prospettive di lungo termine, a livello di bacino, per consentire agli stock di ricostituirsi)
  • Di assicurare la presenza di pesce per le future generazioni (stabilire un insieme di regole condivise che consentano ai pescatori di prendere ciò che è ragionevole, scientificamente deciso, e soprattutto quando è necessario)
  • Di salvare i pescatori, le nostre tradizioni culturali e il pesce che mangiamo
  • Di applicare questi stessi principi a tutti i pescherecci europei ovunque essi operino nel mondo
NOTA: QUALCHE NUMERO SULLA FLOTTA EUROPEA

Ufficialmente, la flotta dell'Unione Europea che opera in acque extra-europee è composta di 718 pescherecci che rappresentano il 25% della flotta UE in termini di stazza lorda. Il 59% opera sotto la bandiera spagnola, il 14% sotto bandiera francese e il 10% sotto bandiera portoghese.

L'Unione europea consuma il 25% del pesce del mondo. Oggi importa il 65% dei prodotti della pesca disponibili sui propri mercati interni.
Il report e la mappa sono consultabili: www.wwf.it  
Firma la petizione su: wwf.it/petizionepesca

29 ago 2019

Pedofili e puttanieri, tutti uniti nella difesa dei diritti umani – ARDUINO ROSSI

Il crimine sfrutta le abitudini disgustose di molti italiani, si parla di almeno 6 milioni abitudinali, mentre chi ci va e ci andò sono circa 11 milioni in tutti.

Parlo anche di chi va anche a maschi e chi va a bambine e bambine, che hanno la protezione di famigliari, amici e colleghi, vescovi e cardinali, associati e dirigenti pubblici e privati, ma soprattutto di giornalisti, che tacciono e mantengono il segreto.

Sono muti come affiliati alle cosche mafiose?

Io taccio e non lo dico, ma costoro sono quasi tutti accoglienti ed espitali e festeggiano quando nuovi bambini scendono dalle navi, merce fresca in arrivo.

22 mar 2011

Conflitto - Gheddafi - Libia e Francia, Italia e ...Sarkozy e il Mediterraneo


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Il Mediterraneo non è un mare francese e l’ostinazione di Sarkosy contro Gheddafi prova che questa guerra ha pochi se non nessuno scopo umanitario.
L’Italia contesta alla Francia il suo accanimento contro le truppe di Gheddafi e ricorda che il comando militare deve passare alla Nato e non deve essere una questione francese.
Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

19 mar 2011

Notizie news - Gheddafi oggi è il cattivo di turno


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Così Gheddafi oggi è il cattivo di turno e se questa campagna proseguirà verrà colpito pesantemente, come fu capitò a Saddam Hussein.
Gheddafi ha fatto il lavoro sporco sotto i riflettori mondiali dell'informazione e sarà facile trovare le scuse per imporre pace e democrazia con i cannoni, peccato che gli altri interventi sono stati tutti disastrosi: Iraq, Afghanistan, Somalia sono alcuni esempi che dovrebbero far riflettere.
In quei Paesi, dopo pesanti interventi militari occidentali, non si è visto l'ombra della democrazia, anzi tutto è degenerato e si è incancrenito.
Perché non si è cercato di fermare il flusso di denaro che serviva e serve a Gheddafi per pagare i suoi mercenari?
Perché non si è cercato di fermare le navi che portavano armi e munizioni a Gheddafi in questi giorni?
L'intervento, quando ormai il dittatore libico ha schiacciato i ribelli, è ridicolo, poi è risibile colpire un tiranno, che è stato foraggiato e ha comprato azioni, ville, aziende ed alberghi in Occidente per decenni.
Si sono accorti solo ora che è un sanguinario?

31 mar 2011

News - Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
Intanto i tunisini hanno inscenato una protesta contro gli abitanti dell'isola, che li hanno sopportati in questi giorni: tra loro c'è già la cultura dei futuri padroni, ma non sanno che sono solo lo strumento di chi vuole una politica dura e feroce, contro gli immigrati non integrati.
Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

12 ott 2011

DOGANE DI RAVENNA SEQUESTRATI 5000 LITRI DI GASOLIO



    I  funzionari delle  dogane  di Ravenna, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, hanno  sequestrato una  motonave adibita ai bunkeraggi (rifornimenti a navi e piattaforme) e circa 5.000 litri di  gasolio detenuto illecitamente.
    Il comandante della nave è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ravenna, per violazione dell’art. 40 comma 1 del Decreto Lgs. 504/95 (Testo Unico sulle Accise) con l’aggravante del punto 4) dello stesso Decreto 504/95 che prevede oltre al sequestro e la  confisca dei beni, la reclusione da uno a cinque anni e la multa dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, non inferiore in ogni caso a 7.746 euro.

21 set 2011

. SEQUESTRO DI CALZATURE CONTRAFFATTE - DOGANE DI VENEZIA



Nell'ambito dei controlli sugli automezzi sbarcati dalle navi traghetto, i funzionari  doganali  della  Sezione  operativa  territoriale Marittima di Venezia hanno sequestrato, con la collaborazione della Guardia di Finanza, circa 14.000 paia di calzature contraffatte.
Il valore commerciale della merce, che riproduceva modelli e loghi delle società NIKE e ARMANI JEANS, è di circa 1.000.000 di euro.
Il conducente dell’autoarticolato e l’accompagnatore sono stati denunciati a piede libero all'Autorità Giudiziaria

13 apr 2023

Perché i rimpatri costano così tanto?

Solo per rimpatriare i 500 mila clandestini presenti in Italia, più i pregiudicati ed altro ancora, come i carcerati, servono miliardi di Euro e con i nostri ritmi, durerebbero secoli.
Serve una politica per l'espulsione più decisa e senza troppe remore.
Solo da noi si guardano i cavilli legali, perché in Francia i clandestini ce li rimandano rapidamente, senza troppi problemi e senza troppe remore legali.
Noi invece siamo obbedienti a tutte le norme nazionali e internazionali, in pratica ci considerano la pattumiera d'Europa.
I pennivendoli poi spiegano, a modo loro, che non ci sono alternative e le regole internazionali vanno rispettate, ma siamo gli unici al mondo, perché i Paesi del Nord Africa se ne fregano di tali regole, quelli a Nord delle Alpi, Svizzera compresa, pure.
Quindi siamo noi che vogliamo il rispetto delle procedure lentissime, stranamente a passo di lumaca, che per mesi si devono trattenere costoro in centri di reclusione, a nostre spese, molto costosi e a gestione privata.
Chiaramente tutto puzza e dietro abbiamo faccende che dovrebbero interessare la magistratura, oppure la nostra classe politica.
Perché bisogna rispedirli proprio al presunto loro Paese di origine e non in un altro, che gli accolga tutti in campi di reclusione adatti a loro?
Facendo così si risparmierebbe sul volo di trasporto, ma basterebbe condurli dentro grandi navi, a migliaia, a decine di migliaia.
A quel punto non converrebbe giungere da noi e si risparmierebbe sul mantenimento dei  criminali stranieri nelle nostre carceri, in più si aiuterebbe veramente un Paese povero, spendendo da loro soldi che darebbero una spinta alla loro economia.
Io aggiungerei ai clandestini e ai delinquenti stranieri, anche quelli che hanno giurato sulla nostra Costituzione, per ottenere la cittadinanza, sulle nostre leggi, ma poi hanno commesso molti reati, molti crimini.
Io sommerei anche coloro che non considerano uguali gli individui di diverse fedi, tra fedeli ed infedeli, perché sono contro la Costituzione Repubblica.
Cosa volete in più?
Più fedele di me alla Repubblica Italiana non c'è nessuno, altro che tesserati al PD e simili.
Quindi se si volesse si potrebbe risolvere la questione migranti, magari licenziando un po' di funzionari pubblici più dannosi che inutili, come il signor garante per i carcerati, certi magistrati che puzzano lontano chilometri ed altri ancora.
Volere è potere e sino ad oggi non ho visto nulla, quindi non si vuole agire. 
Ricordo a tutti che la questione, entro dieci anni al massimo, potrà essere risolta con l'intelligenza artificiale, basterà chiedere a qualche super programma di intervenire ed esso provvederà, fregandosene dei politici, dei funzionari corrotti, dei faccendieri in affari con le mafie.
Sicuramente qualcuno lo farà e per quel giorno voglio essere già morto, in fondo, a differenza dei buffoni che si definiscono buoni e umani, io sono umano e non amo le mattanze.
Scusate se sono un po' pessimista, ma non credo nell'integrazione di costoro, è solo una fiaba per imbecilli.

22 mar 2011

Razzi - Gheddafi - Libia e Francia, Italia e ...Sarkozy e il Mediterraneo


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Il Mediterraneo non è un mare francese e l’ostinazione di Sarkosy contro Gheddafi prova che questa guerra ha pochi se non nessuno scopo umanitario.
L’Italia contesta alla Francia il suo accanimento contro le truppe di Gheddafi e ricorda che il comando militare deve passare alla Nato e non deve essere una questione francese.
Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

6 apr 2013

Onu chiede agli usa di chiudere Guantanamo,


 L'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay  ha chiesto la chiusura di  Guantanamo, il centro di detenzione posto nella  base navale statunitense a Cuba, perché viola i diritti umani.
Obama aveva promesso di chiuderla, prima delle elezioni, ma poi se ne è scordato, perché la sicurezza spesso va oltre le parole e le promesse.
Il fatto è semplice: il terrorismo ha i suoi esecutori e i suoi teorici, i primi sono i criminali, mentre i secondi sono persone che hanno delle idee pericolose.

22 mar 2011

News - Gheddafi - Libia e Francia, Italia e ...Sarkozy e il Mediterraneo


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Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

Ultime notizie - Gheddafi - Libia e Francia, Italia e ...Sarkozy e il Mediterraneo


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Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

4 dic 2011

WWF INSIEME CON GLI ARMATORI SOLLECITANO UN ACCORDO SULLE EMISSIONI DEL TRASPORTOMARITTIMO


COP 17 Conferenza sul clima

OXFAM E  WWF INSIEME CON GLI ARMATORI SOLLECITANO UN ACCORDO SULLE EMISSIONI DEL TRASPORTOMARITTIMO

Alla Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite in corso a  Durban, Sudafrica,  Oxfam e WWF avanzano insieme una proposta aigoverni per arrivare a un'ulteriore riduzione delle emissioni di gas a effettoserra derivanti dal traffico marittimo internazionale attraverso una  migliore regolamentazione mondiale delsettore. 

Oxfam, WWF e la International Chamber ofShipping (che rappresenta oltre l'80% della flotta mercantile mondiale)chiedono ai delegati della COP 17 di dare all'Organizzazione MarittimaInternazionale (IMO) chiare indicazioni su come ridurre le emissioni deltrasporto marittimo attraverso lo sviluppo di incentivi.

Secondo le tre organizzazioni, un quadro normativo efficace per arginare leemissioni di CO2 da trasporto marittimo internazionale deve essere di naturaglobale e progettato in modo da ridurre la possibilità del cosiddetto 'carbonleakage' (la rilocalizzazione delle emissioni), tenendo pienamente conto degliinteressi dei paesi in via di sviluppo, del principio dell’UNFCCC diresponsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità (CBDR).

Tra le misure proposte dalleorganizzazioni c’è l‘adozione da parte dell'IMO di un meccanismo dicompensazione attraverso il quale una quota significativa di ricavi raccoltidal trasporto marittimo internazionale potrebbe essere destinata ai paesi invia di sviluppo per fornire una nuova fonte di finanziamento a sostegno deiloro sforzi per affrontare i cambiamenti climatici. I ricavi  potrebbero essere stanziati attraverso uncanale appropriato, quali il Fondo verde per il clima, di cui si discuterà aDurban.

Se è vero che ci sono alcune differenze di opinione sui dettagli di un talemeccanismo, sia la società civile che le organizzazioni dell'industriamarittima sottolineano che la priorità immediata per i governi riuniti inoccasione della COP 17 a Durban non è lavorare sui dettagli tecnici per iltrasporto marittimo, ma facilitare la risoluzione della discussione politicasulle modalità di applicazione del principio delle responsabilità comuni madifferenziate e delle rispettive capacità nel settore del trasposrto marittimo e assicurare il rapidocompletamento dei lavori dell'IMO.

Per quanto riguarda le tasse sulle emissioni di carbonio che potrebbero essereproposte dai governi, Oxfam, WWF e l’International Chamber of Shipping credonoche il recente accordo sulle misure tecniche e operative per ridurre leemissioni del trasporto marittimo dimostra che l’IMO è in grado di sviluppareun ulteriore accordo internazionale. Vista l'urgenza necessaria per evitarecambiamenti climatici catastrofici, le tre organizzazioni invitano i governi aprendere tutte le misure necessarie per accelerare un tale accordo in sede IMO.

Mariagrazia Midulla responsabile PolicyClima e Energia WWF Italia:

"Siamo molto lieti che il settore dei trasporti marittimi riconosca lapropria responsabilità e voglia  fare lasua parte per un'ulteriore riduzione delle emissioni di gas serra. Con circa il3% delle emissioni totali del mondo, la piena partecipazione del settore deltrasporto marittimo sarà di grande aiuto per mantenere il riscaldamento globaleal di sotto dei 2 ° C concordato dai governi. Introdurre una tassa sul carbonioemesso nel settore del trasporto marittimo globale può significare enormivantaggi nella realizzazione dei nostri obiettivi. Siamo d'accordo con gliarmatori che la sede migliore, per elaborare i dettagli su come le emissionidel trasporto marittimo possono essere affrontate con un meccanismo diincentivi economici, è l'Organizzazione marittima internazionale. Un fortesegnale da parte dei leader riuniti a Durban, che mostri la loro determinazionea compiere progressi in questo settore, contribuirà ad accelerare il processo."

Tim Gore, consigliere per il clima diOxfam:

"Accogliamo con favore l'impegno costruttivo del settore del trasportomarittimo nella ricerca di soluzioni alla crisi climatica. Industria e societàcivile concordano sul fatto che le emissioni del settore marittimo possonoessere regolate in un modo più equo, tale da contribuire a generare le risorsenecessarie per affrontare il cambiamento climatico ".

" Ai colloqui Onu sul clima a Durban è essenziale che i governi diano ilsegnale necessario affinché l’accordo nell’ambito dell'Organizzazione MarittimaInternazionale posa diventare realtà".

Segretario Generale ICS, PeterHinchliffe:

"L'industria  del trasportomarittimo accoglie con favore il riconoscimento da parte di questi importantisettori dell'ambiente e dello sviluppo. E’ nell'interesse di entrambi regolareil trasporto marittimo tramite il nostro organismo di settore, l'OrganizzazioneMarittima internazionale. Le stesse regole per la riduzione del carbonio devonoessere applicabili a tutte le navi commerciali a livello internazionale, nelrispetto dei principi della Convenzione sul clima delle Nazioni Unite". 

"Se i governi decidono che il trasporto marittimo deve contribuire al'Fondo verde per il clima' dell'UNFCCC, l'industria può probabilmente sostenerequesto principio a patto che  i dettaglisaranno concordati in sede IMO, come chiediamo”. 

5 apr 2013

Guantanamo è da chiudere... lo chiede l'Onu agli Stati Uniti d'America

L'Alto commissario dell'Onu per i Diritti Umani Navi Pillay chiede agli Usa: "Dobbiamo essere chiari su questa questione: gli Usa stanno violando chiaramente non solo i propri impegni ma anche le leggi internazionali e anche gli standard che sono tenuti a rispettare".
La richiesta è politica perché Guantanamo è un luogo dove la legge internazionale non si è rispettata per combattere il terrorismo, infatti si trova su una base fuori dal territorio statunitense.
La sicurezza spesso va oltre i diritti umani e un compromesso non è facile, infatti il terrorismo ha i suoi ispiratori e si dovrebbero colpire loro prima dei terroristi in armi, ma come spesso capita costoro non si amrano e mandno altri alla guerra, mentre loro stanno al sicuro.
Ecco perché Guantanamo è zeppa ..... presunti innocenti.

28 gen 2024

La guerra genera sempre profitti.

Per vincere la guerra e far trionfare la pace si dovrebbero utilizzare strategie che provochino la perdita economica dei guerrafondai.
Nel passato il bottino e i nuovi territori, ma anche gli schiavi da catturare, erano lo sprono principale dei conflitti.
Oggi abbiamo i canali commerciali e i traffici mercantili, nel Golfo Persico e nel canale di Suez per esempio, oltre al conflitto, storico, dei russi per aprire vie mercantili per il loro vastissimo territorio, che punta verso Occidente dai tempi della nascita dell'impero zarista.
Quindi basterebbe contrastare o trattare per risolvere queste questioni, che la pace giungerebbe.
Le varie ideologie, ormai appartenenti al passato defunto, non prendono in considerazione queste realtà, ancora si parla di buoni e di cattivi, ma mai di vittime, specialmente innocenti, che si trovano su tutti i fronti.
Gli Houthi filo iraniani hanno un particolare rispetto per le navi cinesi e non le colpiscono con i loro droni, di fabbricazione cinese.
Si scopre l'ambiguità della Cina in questo conflitto, o meglio si scopre il loro interesse verso la via della seta, che passerebbe proprio da quelle parti, attraverso il Golfo Persico e il Mar Rosso.
Stanno combattendo per il controllo dei traffici commerciali?
Temo proprio di sì e il fenomeno supera l'assurdo e l'idiozia.
Gli islamisti mediorientali si fanno armare da gente che odia più di tutti gli islamici e in casa loro li rinchiudono in campi di concentramento, dove di fatto muoiono lì, per gli stenti e le fatiche dei lavori forzati.
Sì, la religione e le ideologie sono solo scusanti per celare altri interessi, non si muore mai per una causa nobile e un Dio, ma spesso il Dio non si chiama Allah, ma quattrino.

3 mag 2021

Sinistra e casta, da burocrati per un potere sclerotico a strumento a servizio degli interessi finanziari disumani e spietati.

Lottavano per una società uniformata, dove la mediocrità trionfava ed era esaltata, appunto nello stile sovietico, dove era criminale pensare con la propria testa, poi, caduto il muro di Berlino, si sono messi a servizio del potere finanziario, degli interessi delle banche, della grande finanza mondiale.
La prima cosa che hanno fatto è stato tagliare il Servizio Sanitario Nazionale, per favorire quello privato, ovvero solo se hai i soldi vieni e verrai curato oppure crepi come un cane randagio.
Poi difendono gli immigrati, che sono dannosi e creano solo debito pubblico, come i dati dimostrano, ci raccontano idiozie sulla loro utilità, ma oggi conta quanto reddito si crea con il lavoro e non quanti manovali utilizzi in agricoltura, perché le nuove tecnologie stanno tagliando sempre più il lavoro, prima che il costo del lavoro in se stesso.
Diciamo che oggi la sinistra è formata da mercenari di interessi che li manipolano e prima o poi, la getteranno nella spazzatura.
Per ora tutti abbiamo visto che hanno preferito finanziare gli immigrati, per comprare i loro voti, gente dalla resa economica singola e di gruppo appunto da Terzo Mondo, sperando di mantenere il potere, ma stanno solo accrescendo in modo esponenziale il debito pubblico, che dovrà essere pagato, questo debito non sarà lasciato cadere, dimenticato.
Per pagarlo serve una vera riforma della democrazia rappresentativa, con meno politici professionisti e amici, parenti e affiliati al seguito.
Tagliando per esempio tutti i fondi donati per mantenere i parassiti, oggi quasi tutti di sinistra, si risolverebbe la questione del debito, in pochi anni, senza troppi sacrifici.
Serve una politica che premi chi si impegna e lavora onestamente, colpendo i vari parassiti furbastri.
Mi dispiace, ma vedremo anche le pulizie etniche, dei non adeguati al sistema produttivo, è la legge economica spietata e trionfante che in modo cieco la sinistra porta avanti.
Vedremo le navi zeppe di ex migranti, dei loro figli, riportarli nei ghetti del Sud del mondo, lo imporrà la stessa logica che oggi taglia l'assistenza sanitaria per i più poveri.
Combattere contro la politica della sinistra demenziale e irrazionale, di gente incapace di analizzare la situazione attuale e tutta intenta a conservare i vecchi privilegi......... spesso di origine medioevale, è un dovere umano.
La logica del profitto non perdona e se i migranti vorranno riportarci nel Medioevo sociale ed economico, verranno rispediti a crepare a casa loro.
Letta, Conte e tutti i suoi amichetti, passando da Grillo, con tanti altri che non si vedono e non si sentono, grazie a Dio, sono solo i nuovi passeggeri del Titanic, che la nave affondi non ho dubbi, ma io sono già sulla scialuppa, anzi, sono già in mare.