In tutto “l'impero” cinese non si può contattare Google: è la vendetta idiota dei burocrati cinesi.
Buon sangue non mente e come quel marito che si tagliò le sue doti virili, il c..., per far dispetto alla moglie, così i burosauri cinesi hanno impedito a Goggle, per ora, di essere visto senza censura, scordandosi che le vie di Internet non sono infinite, ma sono tantissime, dimenticandosi che prima o poi Pechino dovrà cedere.
Senza Google non si commercia nel mondo, in questo mondo: non è con un motore d ricerca cinese che possono sperare di trovare clienti in tutto il pianeta.
Ora Google si è ritirato a Hong Kong, ma l'impero dovrà cedere: i burocrati sono stupidi, ma l'evidenza prima o poi la devono scoprire, anche battendoci ripetutamente contro la testa.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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30 mar 2010
29/3 La Provincia di Bergamo in visita nel Canton Ticino (Prov Bergamo)
PROVINCIA DI BERGAMO
Bergamo,30 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA
La Provincia di Bergamo in visita nel Canton Ticino
L’assessore della Provincia di Bergamo Fausto Carrara, responsabile per Protezione civile, Politiche montane, Attività giovanili e Polizia provinciale ha incontrato a Bellinzona i responsabili cantonali del servizio manutenzione strade Giovanni Piccolo e della Polizia cantonale reparto del traffico capitano Marco Guscio (Dipartimento del territorio-Repubblica e Canton Ticino).
L’incontro era finalizzato allo scambio di conoscenze e tecniche per la gestione del traffico in occasione di forti nevicate. La provincia di Bergamo ha, infatti, una situazione paragonabile a quella del Cantone Ticino, con un’ampia zona montuosa e una forte urbanizzazione nelle parti pianeggianti del nostro territorio. Le ultime nevicate hanno fortemente rallentato anche nei territori bergamaschi la circolazione, con grave disagio a tutta la popolazione oltre che danno all’economia locale.
“L’incontro mi ha permesso” ha dichiarato l’assessore Carrara “di apprezzare la professionalità del sistema dei servizi cantonali nel gestire le situazioni critiche, sistema dal quale la Provincia può attingere competenze e capacità”.
L’incontro è stato realizzato grazie al sostegno dei Consiglieri di Stato Marco Borradori e Luigi Pedrazzini oltre che del Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Bergamo Lucio Brignoli.
Era presente anche il deputato Norman Gobbi il quale ha sottolineato l’importanza dello scambio delle reciproche esperienze maturate durante gli ultimi inverni per due realtà territoriali con simili problematiche e simili valori.
Bergamo,30 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA
La Provincia di Bergamo in visita nel Canton Ticino
L’assessore della Provincia di Bergamo Fausto Carrara, responsabile per Protezione civile, Politiche montane, Attività giovanili e Polizia provinciale ha incontrato a Bellinzona i responsabili cantonali del servizio manutenzione strade Giovanni Piccolo e della Polizia cantonale reparto del traffico capitano Marco Guscio (Dipartimento del territorio-Repubblica e Canton Ticino).
L’incontro era finalizzato allo scambio di conoscenze e tecniche per la gestione del traffico in occasione di forti nevicate. La provincia di Bergamo ha, infatti, una situazione paragonabile a quella del Cantone Ticino, con un’ampia zona montuosa e una forte urbanizzazione nelle parti pianeggianti del nostro territorio. Le ultime nevicate hanno fortemente rallentato anche nei territori bergamaschi la circolazione, con grave disagio a tutta la popolazione oltre che danno all’economia locale.
“L’incontro mi ha permesso” ha dichiarato l’assessore Carrara “di apprezzare la professionalità del sistema dei servizi cantonali nel gestire le situazioni critiche, sistema dal quale la Provincia può attingere competenze e capacità”.
L’incontro è stato realizzato grazie al sostegno dei Consiglieri di Stato Marco Borradori e Luigi Pedrazzini oltre che del Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Bergamo Lucio Brignoli.
Era presente anche il deputato Norman Gobbi il quale ha sottolineato l’importanza dello scambio delle reciproche esperienze maturate durante gli ultimi inverni per due realtà territoriali con simili problematiche e simili valori.
29/3 Brunetta, il ministro più amato non ha sfondato a Venezia (Arduino Rossi)
Proprio a Venezia dove, nella regione il Pdl con la Lega ha trionfato, il ministro della Pubblica Amministrazione, il più amato e apprezzato dalla pubblica opinione è stato sconfitto (non uso altri termini nazional-popolari).
Renato ha mantenuto il suo stile sobrio: ''Ho appena chiamato l'amico e collega Giorgio Orsoni per fargli le congratulazioni: a due terzi di voti scrutinati emerge la sua vittoria al primo turno sul sottoscritto con il 51%, e quindi gli ho fatto le congratulazioni. Avrà da me una leale collaborazione, ovviamente, come sempre succede in questi casi''.
Solo a Venezia la Lega perde l'8%, si vede che, forse, non era tutta colpa dei leghisti, ma anche di qualcun altro: a Venezia forse Brunetta non è così popolare.
Ora si attendono le solite battute dei dipendenti pubblici, che non lo amano, ma speravano nella sua elezione a sindaco della città lagunare, per allontanarlo dalla sua missione di ministro d'acciaio.
Renato ha mantenuto il suo stile sobrio: ''Ho appena chiamato l'amico e collega Giorgio Orsoni per fargli le congratulazioni: a due terzi di voti scrutinati emerge la sua vittoria al primo turno sul sottoscritto con il 51%, e quindi gli ho fatto le congratulazioni. Avrà da me una leale collaborazione, ovviamente, come sempre succede in questi casi''.
Solo a Venezia la Lega perde l'8%, si vede che, forse, non era tutta colpa dei leghisti, ma anche di qualcun altro: a Venezia forse Brunetta non è così popolare.
Ora si attendono le solite battute dei dipendenti pubblici, che non lo amano, ma speravano nella sua elezione a sindaco della città lagunare, per allontanarlo dalla sua missione di ministro d'acciaio.
29/3 Banda di ragazzini a Napoli rapinavano cellulari (Arduino Rossi)
L’età varia dai 9, 11, 12 ,sino ai 17 anni oggi la chiamiamo baby gang, ma un tempo erano degli scugnizzi.
A Napoli rapinavano circondando bande di ragazzini, di 14 anni, con coltelli e pistole a gas per pallini di gomma li rapinavano: l’ultimo caso è avvenuto in un bosco di Capodimonte.
I piccoli banditi sono stati fermati da poliziotti a cavallo nel parco: certe micro delinquenze hanno un passato storico, che fanno parte di Napoli da secoli.
Non è folclore, ma triste realtà e degrado sociale.
A Napoli rapinavano circondando bande di ragazzini, di 14 anni, con coltelli e pistole a gas per pallini di gomma li rapinavano: l’ultimo caso è avvenuto in un bosco di Capodimonte.
I piccoli banditi sono stati fermati da poliziotti a cavallo nel parco: certe micro delinquenze hanno un passato storico, che fanno parte di Napoli da secoli.
Non è folclore, ma triste realtà e degrado sociale.
29/3 Antonio Bassolino rinviato a giudizio per peculato (Antonio Rossi)
L’ex presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino è nei pasticci giudiziari: è stato ufficializzato il suo rinvio a giudizio per peculato.
Il gup di Napoli Alabiso dopo l'udienza preliminare per le cosiddette “consulenze d'oro”.Era il tempo delle commissariato straordinario per la gestione dei rifiuti in Campania: l’accusa è sostenuta dal Pm Novelli.
Era il tempo dell’emergenza rifiuti: non si risolvevano i problemi, ma si pagavano parcelle altissime per consulenze dalla dubbia utilità: erano tempi duri per tutta la Campagna e l’immagine dell’Italia ne uscì offesa.
Forse Bassolino avrebbe fatto bene a dare le dimissioni prima di arrivare alle elezioni, proponendo qualcuno, pure del suo partito,adatto alla situazione.
Il gup di Napoli Alabiso dopo l'udienza preliminare per le cosiddette “consulenze d'oro”.Era il tempo delle commissariato straordinario per la gestione dei rifiuti in Campania: l’accusa è sostenuta dal Pm Novelli.
Era il tempo dell’emergenza rifiuti: non si risolvevano i problemi, ma si pagavano parcelle altissime per consulenze dalla dubbia utilità: erano tempi duri per tutta la Campagna e l’immagine dell’Italia ne uscì offesa.
Forse Bassolino avrebbe fatto bene a dare le dimissioni prima di arrivare alle elezioni, proponendo qualcuno, pure del suo partito,adatto alla situazione.
29/3 L’ultima offensiva della Nato, prima del ritiro? (Paolo Rossi)
Le truppe della Nato assalteranno la roccaforte dei talebani di Kandahar, in Afghanistana, a giugno: lo affermano fonti militari statunitensi.
Sono già in corso azioni militari. Lo ha reso noto una fonte dei militari Usa, parlando in condizione di anonimato.
Il presidente Usa Barack Obama vuole “un impegno militare nella lotta ai talebani, creando allo stesso tempo i presupposti per una maggiore sicurezza e una transizione del potere agli afghani''.
L'Alleanza Atlantica così spera di vincere la resistenza dei talebani, ma i ribelli islamici, dalla durezza eccezionale, non sono una forza armata capace di resistere alla Nata, ma hanno la capacità di nascondersi tra la popolazione, come tutte le forze di guerriglia.
La guerra si vince con una politica sociale, con leggi nuove e moderne, con la liberazione delle donne, tutte cose che in Afghanistan non si vedono, o si notano troppo poco.
Con lo dispiegamento di forme armate si avranno tante vittorie campali inutili: i talebani sanno usare bene il terrorismo.
Sono già in corso azioni militari. Lo ha reso noto una fonte dei militari Usa, parlando in condizione di anonimato.
Il presidente Usa Barack Obama vuole “un impegno militare nella lotta ai talebani, creando allo stesso tempo i presupposti per una maggiore sicurezza e una transizione del potere agli afghani''.
L'Alleanza Atlantica così spera di vincere la resistenza dei talebani, ma i ribelli islamici, dalla durezza eccezionale, non sono una forza armata capace di resistere alla Nata, ma hanno la capacità di nascondersi tra la popolazione, come tutte le forze di guerriglia.
La guerra si vince con una politica sociale, con leggi nuove e moderne, con la liberazione delle donne, tutte cose che in Afghanistan non si vedono, o si notano troppo poco.
Con lo dispiegamento di forme armate si avranno tante vittorie campali inutili: i talebani sanno usare bene il terrorismo.
29/3 Cadaveri di 15 neonati nel fiume cinese (Arduino Rossi)
I corpicini di 15 neonati sono stati rintracciati nel fiume nei pressi di Nining, in Cina: si sospetta che siano stati buttati nel fiume dal personale di un ospedale, che se ne voleva liberare.
Sono tutti neonati e uno solo è un feto, c’è pure l’etichetta del nome della madre,ma non quello dello ospedale, ma i le morti paiono per malattie e aborti.
Non è da escludere che tutto questo sia frutto della politica di pianificazione forzata del paese asiatico, la politica del figlio unico per coppia.
Sono tutti neonati e uno solo è un feto, c’è pure l’etichetta del nome della madre,ma non quello dello ospedale, ma i le morti paiono per malattie e aborti.
Non è da escludere che tutto questo sia frutto della politica di pianificazione forzata del paese asiatico, la politica del figlio unico per coppia.
29/3 Le camicie rosse tailandesi non negoziano più (Antonio Rossi)
Il popolo in piazza, con le camicie rosse, vicino all'ex premier Shinawatra: avversari dell’attuale governo non vogliono più trattare, perché."I negoziati sono completamente falliti …”
Impongo le dimissioni entro 15 giorni dell’attuale governo: le camicie rosse, fedeli a Thaksin scenderanno in piazza, nella capitale il 12 marzo e pretenderanno nuove elezioni.
Intanto i fedeli al governo, i gialli, ogni tanto scendono in piazza pure loro: il rischio di scontri violenti aumenta sempre più.
Impongo le dimissioni entro 15 giorni dell’attuale governo: le camicie rosse, fedeli a Thaksin scenderanno in piazza, nella capitale il 12 marzo e pretenderanno nuove elezioni.
Intanto i fedeli al governo, i gialli, ogni tanto scendono in piazza pure loro: il rischio di scontri violenti aumenta sempre più.
29/3 Attentati a Mosca: la polizia cerca due donne e un uomo (Angelo Ruben)
I morti sono 39 e i feriti in ospedale ancora sono 70.
Le stazioni di Lubjanka e di Park Kultury sono state colpite come simbolo del potere russo, mentre continua la cacci ai sostenitori, complici e fiancheggiatori dei terroristi.
Il sospetto, quasi una certezza, cade sui terroristi islamici del Caucaso: si parla di al-Qaida e altri gruppi affini, ma forse è più una questione tipicamente russa, autonomista, sempre di matrice islamica.
La guerra al terrorismo in futuro sarà sempre più difficile e complessa, perché gli intrighi internazionali si confondono con faccende interne delle nazioni.
Le stazioni di Lubjanka e di Park Kultury sono state colpite come simbolo del potere russo, mentre continua la cacci ai sostenitori, complici e fiancheggiatori dei terroristi.
Il sospetto, quasi una certezza, cade sui terroristi islamici del Caucaso: si parla di al-Qaida e altri gruppi affini, ma forse è più una questione tipicamente russa, autonomista, sempre di matrice islamica.
La guerra al terrorismo in futuro sarà sempre più difficile e complessa, perché gli intrighi internazionali si confondono con faccende interne delle nazioni.
29/3 Fini e l’astensionismo, la lontananza dalla politica (Arduino Rossi)
Gianfranco Fini deve pure lui commentare le ultime elezioni: “ L'elettorato non guarda più alle tradizionali forme di aggregazione politica”.
Il Presidente della Camera fa capire che ha delle idee per le future riforme: “…. occorre essere consapevoli che il principio della centralità del Parlamento va oggi necessariamente coniugato e contemperato con le esigenze della governabilità, della incisività e della rapidità della decisione politica”.
Fini non mancherà di entrare nel dibattito politico, ma si è un po’ troppo scostato al centro e ormai le decisioni passeranno da Bossi e Berlusconi.
Gianfranco Fini, in questa occasione, giocando troppo al centro, non si è dimostrato uno stretega politico particolarmente abile.
Il Presidente della Camera fa capire che ha delle idee per le future riforme: “…. occorre essere consapevoli che il principio della centralità del Parlamento va oggi necessariamente coniugato e contemperato con le esigenze della governabilità, della incisività e della rapidità della decisione politica”.
Fini non mancherà di entrare nel dibattito politico, ma si è un po’ troppo scostato al centro e ormai le decisioni passeranno da Bossi e Berlusconi.
Gianfranco Fini, in questa occasione, giocando troppo al centro, non si è dimostrato uno stretega politico particolarmente abile.
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