PALAZZO REALE - primo piano
24 marzo - 23 maggio 2010
Libri d’artista dalla collezione Consolandi. 1919 – 2009
Per la prima volta a Palazzo Reale un mostra dedicata ai libri d’artista, omaggio alla preziosa collezione che Paolo Consolandi ha costruito con pazienza e passione nel corso di una vita, a partire dagli anni Sessanta.
Piccoli gioielli considerati quasi membri della famiglia che mai fino ad ora erano stati presentati al pubblico in un nucleo così composito. La mostra, curata da Giorgio Maffei e Angela Vettese, presenta oltre 130 libri d’artista, realizzati nell’arco di novant’anni. Un percorso che si sviluppa dal libro di Fernand Léger e Blaise Cendrars del 1919 a quello di Sophie Calle del 2007 e di Sabrina Mezzaqui, ultima acquisizione del 2009.
Nella seconda metà del Novecento, il libro d’artista è stato il mezzo espressivo con cui si è espressa la più avanzata attitudine sperimentale delle avanguardie concettuali. Non si tratta di opere in cui l’artista è chiamato ad agire in quanto illustratore, ma di testimonianze di creatività piena e autonoma. L’autore ne decide la forma, la dimensione, i materiali e il contenuto figurale o astratto, indipendentemente dalle necessità del mercato editoriale e in grande autonomia anche rispetto ai meccanismi del mondo dell’arte che condizionano pittura e scultura.
Molto spesso vi assume una particolare rilevanza l’aspetto materico, tale da rendere questi libri di aspetto simile ad un complesso assemblage. In altri casi l’artista riproduce disegni di suo pugno che nel complesso raccontano una vicenda (come per William Kentridge) o privilegia metodi formali quali la riproduzione di xerocopie volutamente standard (Alighiero Boetti e il suo "111") o di pagine pubblicitarie fatte scegliere ad altri (Maurizio Cattelan e la rivista "Permanent Food").
Un collezionismo parallelo a quello delle opere, una via complementare, un modo sottile e intimo per seguire il corso e le mutazioni dell'arte del Novecento.Il catalogo Charta, con testi di Giorgio Maffei e Angela Vettese, che accompagna l’esposizione, racconta la storia di una passione straordinaria.
LA MOSTRA
La mostra si sviluppa con un percorso sostanzialmente cronologico. Straordinarie opere tra cui brillano Léger, Mirò, Picasso, Max Ernst e le più mature prove del Futurismo. Quindi la stagione territorio di confine tra libro e multiplo e Munari che assesta il definitivo colpo alla tradizionale leggibilità del libro. O ancora Burri che incontra la scrittura di Villa e Novelli che battaglia con la propria. Appena qualche esempio per il dopoguerra europeo con Arman, Alechinsky e Tàpies e subito la collezione rivela la sua vera vocazione verso la sperimentazione dei linguaggi: Warhol, Ruscha, On Kawara, Agnetti, Richter, LeWitt, Boltanski, Beuys, Boetti, Paolini, Gilbert&George e l’intera compagine degli artisti concettuali, minimal, fluxus e poveristi che dominano la scena per quasi un ventennio. Disarticolata, inevitabilmente, la raccolta degli anni Ottanta, così come dispersa in diversi linguaggi è stata la corrispondente pittura internazionale. Fino alla sezione contemporanea con i capolavori di oggi - Mezzaqui, Cattelan, Kiki Smith, Dzama, Kentridge, Hirst e tanti altri - che svela il disegno collezionistico di Paolo Consolandi e la sua ostinata volontà di inseguire le generazioni più recenti.
CREDITS
INFORMAZIONI
promosso daComune di Milano - CulturaACACIA Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana
con il contributo di
VHERNIERBANCA FINNAT
Apertura al pubblico
24 marzo - 23 maggio 2010
Palazzo Reale Piazza Duomo 12, Milano
Orari
lunedì 14.30–19.30martedì/mercoledì/venerdì/domenica 9.30-19.30giovedì e sabato 9.30–22.30
Ingresso gratuito
Ufficio stampa mostra
Irma Bianchi ComunicazioneTel. 02 89404694 02 89400732info@irmabianchi.it
Ufficio stampa Comune di Milano
Francesca Cassanifrancesca.cassani@comune.milano.itT. 02 88450177