8 apr 2010

08/4 Libri d’artista dalla collezione Consolandi. 1919 – 2009 (mostre ed eventi MI )


PALAZZO REALE - primo piano

24 marzo - 23 maggio 2010


Libri d’artista dalla collezione Consolandi. 1919 – 2009





Per la prima volta a Palazzo Reale un mostra dedicata ai libri d’artista, omaggio alla preziosa collezione che Paolo Consolandi ha costruito con pazienza e passione nel corso di una vita, a partire dagli anni Sessanta.
Piccoli gioielli considerati quasi membri della famiglia che mai fino ad ora erano stati presentati al pubblico in un nucleo così composito. La mostra, curata da Giorgio Maffei e Angela Vettese, presenta oltre 130 libri d’artista, realizzati nell’arco di novant’anni. Un percorso che si sviluppa dal libro di Fernand Léger e Blaise Cendrars del 1919 a quello di Sophie Calle del 2007 e di Sabrina Mezzaqui, ultima acquisizione del 2009.
Nella seconda metà del Novecento, il libro d’artista è stato il mezzo espressivo con cui si è espressa la più avanzata attitudine sperimentale delle avanguardie concettuali. Non si tratta di opere in cui l’artista è chiamato ad agire in quanto illustratore, ma di testimonianze di creatività piena e autonoma. L’autore ne decide la forma, la dimensione, i materiali e il contenuto figurale o astratto, indipendentemente dalle necessità del mercato editoriale e in grande autonomia anche rispetto ai meccanismi del mondo dell’arte che condizionano pittura e scultura.
Molto spesso vi assume una particolare rilevanza l’aspetto materico, tale da rendere questi libri di aspetto simile ad un complesso assemblage. In altri casi l’artista riproduce disegni di suo pugno che nel complesso raccontano una vicenda (come per William Kentridge) o privilegia metodi formali quali la riproduzione di xerocopie volutamente standard (Alighiero Boetti e il suo "111") o di pagine pubblicitarie fatte scegliere ad altri (Maurizio Cattelan e la rivista "Permanent Food").
Un collezionismo parallelo a quello delle opere, una via complementare, un modo sottile e intimo per seguire il corso e le mutazioni dell'arte del Novecento.Il catalogo Charta, con testi di Giorgio Maffei e Angela Vettese, che accompagna l’esposizione, racconta la storia di una passione straordinaria.



LA MOSTRA






La mostra si sviluppa con un percorso sostanzialmente cronologico. Straordinarie opere tra cui brillano Léger, Mirò, Picasso, Max Ernst e le più mature prove del Futurismo. Quindi la stagione territorio di confine tra libro e multiplo e Munari che assesta il definitivo colpo alla tradizionale leggibilità del libro. O ancora Burri che incontra la scrittura di Villa e Novelli che battaglia con la propria. Appena qualche esempio per il dopoguerra europeo con Arman, Alechinsky e Tàpies e subito la collezione rivela la sua vera vocazione verso la sperimentazione dei linguaggi: Warhol, Ruscha, On Kawara, Agnetti, Richter, LeWitt, Boltanski, Beuys, Boetti, Paolini, Gilbert&George e l’intera compagine degli artisti concettuali, minimal, fluxus e poveristi che dominano la scena per quasi un ventennio. Disarticolata, inevitabilmente, la raccolta degli anni Ottanta, così come dispersa in diversi linguaggi è stata la corrispondente pittura internazionale. Fino alla sezione contemporanea con i capolavori di oggi - Mezzaqui, Cattelan, Kiki Smith, Dzama, Kentridge, Hirst e tanti altri - che svela il disegno collezionistico di Paolo Consolandi e la sua ostinata volontà di inseguire le generazioni più recenti.

CREDITS
INFORMAZIONI
promosso daComune di Milano - CulturaACACIA Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana
con il contributo di
VHERNIERBANCA FINNAT




Apertura al pubblico
24 marzo - 23 maggio 2010
Palazzo Reale Piazza Duomo 12, Milano
Orari
lunedì 14.30–19.30martedì/mercoledì/venerdì/domenica 9.30-19.30giovedì e sabato 9.30–22.30
Ingresso gratuito
Ufficio stampa mostra
Irma Bianchi ComunicazioneTel. 02 89404694 02 89400732info@irmabianchi.it

Ufficio stampa Comune di Milano
Francesca Cassanifrancesca.cassani@comune.milano.itT. 02 88450177

08/4 SCHIELE e il suo tempo /arte Milano)

A Palazzo Reale fino al 6 giugno 2010
SCHIELE e il suo tempo
Provenienti dal Leopold Museum di Vienna - la più grande collezione di opere di Schiele - in mostra 40 dipinti e opere su carta dell'artista, inisieme a capolavori di Klimt, Kokoschka, Gerstl, Moser ed altri protagonisti dell'espressionismo austriaco

08/4 IL GRANDE GIOCO. Forme d’arte in Italia 1947-1989 (arte Milano)

Alla Besana fino al 9 maggio 2010
IL GRANDE GIOCO. Forme d’arte in Italia 1947-1989
Il Museo d’arte contemporanea di Lissone, la GAMeC di Bergamo e la Rotonda di Via Besana a Milano.Tre grandi mostre indagano la ricerca artistica in Italia dal dopoguerra alla caduta del muro di Berlino. Un periodo contraddittorio e vivo, dove l'arte ha influenzato il design, l’architettura, il cinema, l’editoria, l’economia, la fotografia, la televisione, il teatro

08/4 GILLO DORFLES. L'avanguardia tradita (artisti )

a palazzo reale fino al 23 maggio 2010
GILLO DORFLES. L'avanguardia tradita
200 opere tra dipinti, disegni, sculture, grafiche, gioielli e ceramiche celebrano la poliedrica figura di Gillo Dorfles, artista oltre che critico. Una selezione di lavori dai primi anni '30 fino alle recenti, originalissime composizioni pervase da una sottile ironia. Dal 26 febbraio in mostra a Palazzo Reale

08/4 Goya e il mondo moderno (Arte Milano)

A Palazzo Reale fino al 27 giugno 2010
Goya e il mondo moderno
Nelle sale di Palazzo Reale una straordinaria mostra sul grande pittore aragonese, anticipatore e fonte d’ispirazione dei principali artisti e movimenti degli ultimi due secoli. Oltre 180 opere ricostruiscono la relazione tra Goya e altri celebri artisti degli ultimi due secoli: da Delacroix a Klee, da David a Kokoschka, da Victor Hugo a Mirò, da Klinger a Picasso, da Nolde a Bacon, da Kirchner a Pollock, da Guttuso a de Kooning

08/4 Bandito sardo, graziato da Pertini ha ucciso ancora (Arduino Rossi)


Nino Cherch uno dei banditi sardi più noti negli anni Sessanta ha ucciso due persone, due albanesi e ferito una donna, per futili motivi: pare per il ritardo del pagamento di un affitto di 300 euro.
Il delitto è avvenuto a Olbia e Cherchi avrebbe già confessato ai carabinieri: l'ex bandito avrebbe 69 anni ed è nato a Orune.
Il sangue bolle ancora dentro le vene dei vecchi banditi.

08/4 La riforma ….sicura della Lega (Mecca Elisa)


Umberto Bossi tratta per la Lega per le riforme costituzionali: “A trattare ci pensiamo noi come è avvenuto l'altra volta in commissione Affari Costituzionali”.Calderoli segue quindi la sua linea e la bozza di riforma costituzionale, già presentata a Napolitano segue la sua linea: questa proposta è già stata mostrata a Silvio in persone, ad Ardore.
Tutto nei piani quindi, Bossi sa quello che vuole.
Gli altri cosa pensano, cosa fanno?
Attendono e guardano, ma ognuno va per la sua strada: presidenziale, semi-presidenziale, federalismo e altro.
Tutto fa brodo, tutto va bene?

08/4 Kirghizistan, cambio di governo con rivolta e golpe (Antonio Rossi)


La base militare Usa di Manas, in Kirghizistan, resterà aperta: è utilissima, fondamentale per le truppe alleate in Afghanistan
Roza Otunbayeva, guida dell'opposizione e capo del governo assicura l'Occidente, ma 4 regioni su 7 sono in mano agli insorti, esiste ancora una certa resistenza.
L'esercito e le guardie di frontiera sta con il nuovo governo, mentre il presidente deposto, kirghizo Kurmanbek Bakiev parla di aiuti stranieri ai golpisti.

08/4 I telegiornale di Stato e quelli di Mediaset (Arduino Rossi)


vi e lascia vivere è il motto non scritto, ma vissuto profondamente dal popolo italiano, da Nord a Sud: in questo siamo proprio italiani tutti, italiani autentici.
E’ vero che non si deve giudicare, per non essere giudicati, ma almeno chiamare con il loro nome i peccati dei politici, dei giornalisti, pure dei giudici non fa male.
Siamo ridotti ad ammirare gli Stati Uniti, dove si può dire qualsiasi cosa e anche qualche scemenza: tutti sono liberi di pensare ed esprimere senza rischiare il posto.
Anni fa Indro Montanelli sosteneva che lo Stato fa le cose male, dalle autovetture, ai trattori, ai panettoni.
I telegiornali pubblici, io aggiungo pure quelli della concorrenza Mediaset, sono come i panettoni statali, duri e senza sapore?
Intanto non si parla dell’Iran, ma se scoppiasse il conflitto, ovvero i missili di Israele o degli Usa cadessero sulle case degli ayatollah, quanto meno il prezzo del petrolio e di conseguenza della benzina salirebbe alle stelle.
Oltre ai morti sul posto si rischierebbe una ripercussione terroristica e pure un peggioramento della timida ripresa, da poco in atto.
Il debito pubblico non si può accennare in Tv, i disoccupati proprio non entrano neppure nelle questioni del telegiornale, tranne per ricordare che gli avversari o i governanti hanno colpa di ciò che sta capitando.
Analisi, critiche intelligenti e valutazioni accorte non se le vedono, anzi i nostri giornalisti dietro il video pare che …… siano troppo calmi: non vorrei che tra i telespettatori qualcuno si addormentasse.

08/4 Governo, informazione e Internet, Tg1 o le news di Google? (Arduino Rossi)


Il governo come va?
C’è Brunetta che è stato bocciato alle elezioni comunali per il comune di Venezia: forse i veneziani non volevano ritrovarsi un nuovo Doge, ma nessuno parla della riforma della pubblica amministrazione, che a quanto pare è al palo.
Grandi risultati trionfali non se ne vedono e così Brunetta rimane nascosto, dopo le sue uscite pesanti, ora poco simpatiche.
Per avere qualche notizia in più bisogna andare sulle news di Google e cercare, tra gossip e qualche attricetta che si è spogliata per un video “segreto” che tutto il mondo guarda, tra qualche pettegolezzo di troppo, tra pure tante notizie vecchio stile, con il presunto mostro, che poi spesso è un poveraccio innocente, ecco che appare la frase intera che il Tg1 ha censurato nella sua prima parte e il Tg3 si è “scordato” di riferire nella sua seconda parte.
Ciò che sorprende è l’atteggiamento comune della gente che accetta ogni cosa con rassegnazione
Quel giornalista e quel altro direttore sono di parte?
Che importa.
Quel direttore ci propone le sue fregnacce alla sera, quando abbiamo ancora sullo stomaco la bistecca del pranzo?
Ci prenderemo un buon digestivo e ingolleremo tutto.