22 apr 2010

22/4 La fazione di Fini si farà, ma con tanta rabbia da parte di Silvio (Michele Belotti)


La spaccatura di Fini.
Per Berlusconi le correnti sono metastasi e così risponde a Gianfranco Fini: lo strappo del Presidente della Camera ora fa soffrire il Cavaliere e non lo accetta.
Niente correnti nel Pdl, mentre Gianfranco la differenza di opinione costituisce un diritto, specialmente quando non si vuole essere omologati al capo: sì fedeli, ma non cani fedeli.
Così Silvio teme la spaccatura, ma non troppo: per ora i seguaci del suo principe ereditario in politica sono una trentina di deputati e una quindicina di senatori, non si sa neppure quanti seguirebbero il vecchio leader di An fuori dal Pdl.
Sono troppo pochi per una svolta, si rischia di restare a piedi e Fini rimanda a tempi migliori la sua secessione.

22/4 Il pontefice parla e ordina severità nella Chiesa contro i pedofili (Luigi Rossi)



Il Papa ricorda il suo incontro a Malta con alcune vittime dei preti pedofili: "Ho condiviso con loro la sofferenza e con commozione ho pregato con loro, assicurando l'intervento della Chiesa”.
Il primo incontro tra vittime e capo della Chiesa è avvenuto il 17 marzo.
Oggi Benedetto XVI chiarisce la scelta dura della Chiesa contro costoro che offendono l’infanzia: "……. tutto il possibile per analizzare le accuse, per giudicare le persone responsabili degli abusi e per mettere in pratica delle misure che possano salvaguardare nel futuro i giovani”.

22/4 Google: la censura aumenta e Google risponde (Mecca Elisa)



Sono 40 governi che hanno chiesto la rimozione di dati e filmati su Internet, contro i 4 del 2002, lo dice Echikson, uomo di Google e portavoce del motore di ricerca più “potente” del mondo.
Ora avrà un nuovo strumento per valutare le richieste dei governi per togliere o non togliere dati siti, notizie o altro.
Siamo così tranquilli grazie a Google, perché basta non istigare il terrorismo e il crimine, rispettare i bambini, mi auguro pure gli animali e tutto è finito.
Si può dire tutto, o quasi, forse in certi casi anche troppo.
Certamente sono tanti gli interessi contro Internet, primi fra tutti i periodici italiani: dovranno competere con i semplici blog, magari amatoriali come questo.
A quel punto la loro presunta professionalità dovrà essere messa alla prova, contro dilettanti allo sbaraglio.
Si vedrà chi sono i dilettanti e i chi sono i veri professionisti.

22/4 Sequestro di beni alla mafia nella provincia di Agrigento (Paolo Rossi)



700.000 euro all'imprenditore Biagio Smeraglia, 47 anni, di Ribera, dell’agrigentino sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia: l’imprenditore risulta quindi un prestanome di qualche cosca mafiosa.
La lotta alla mafia prosegue con decisione e i beni sottratti alle associazioni criminali ammontano a centinai di milioni di euro, ma non basta: la mafia ha molti volti e bisogna sequestrare soprattutto alle cosche vincenti e dominanti, altrimenti sarà inutile tutto.

22/4 L’anti pirateria italiana ha colpito Linkstreaming (Angelo Ruben)



In Italia non si può più scaricare da Linkstreaming: il sito è sparito dalla rete mentre ufficialmente si è dichiarato il sequestro, eseguito dalla Guardia di Finanza.
Sul network si fruivano e download … cose proibite, coperte dal diritto d’autore.
Ora sarà difficile fare dello streaming gratis, forse……
Internet è grande e chiuso un sito se ne fa subito un altro.

22/4 Internet e la censura che non può molto, nonostante i timori di Google (Arduino Rossi)



Quindi è tutto bello e libero?
Google teme gli interventi dei governi, con le loro censure.
No, anzi, i ribelli possono pagare cara la loro scelta. in pochi riescono a nascondersi, a non lasciare tracce quando navigano, quando creano un sito, un Blog.
Ogni azione compiuta su Internet può essere notata, osservata: è la disobbedienza civile in blocco, di giovani spesso colti e intelligenti, che rende impossibile punire tutti i “sovversivi” dei regimi e delle teocrazie.
Ogni tanto prendono un capro espiatorio, un personaggio simbolico da punire in modo esemplare, poi tutto finisce: da qualsiasi Paese si è visti con Internet, compreso la Cina Popolare, l’Arabia Saudita e il Brasile, che sotto Lula presidente non è dominato da una dittatura.
La paura di Google è legittima e non si può che assecondare questa battaglia contro la censura, poi in Italia la censura è imposta dalla stampa stessa, che è diretta e guidata da una sola voce, un solo pensiero, per omologazione.
Abbiamo visto la stampa e tutti i Blog, quasi tutti, seguire la “linea ufficiale” che usciva dal Corriere e da La repubblica per la questione pedofilia del clero cattolico, per scelte di politica estera.
Pure per la questione di Google e la censura si ha una stessa uniformata posizione, eppure la stampa italiana può essere letta in tutto il mondo grazie al famoso e potentissimo motore di ricerca: forse i nostri editori, direttori e giornalisti temono la concorrenza della stampa straniera, tradotta in italiano.
Forse vedono la fine di un’epoca, quando i grandi quotidiani guidavano l’opinione pubblica: ora i blog possono dire la loro, criticare e rispondere alle verità ufficiali, specialmente se sono verità troppo addomesticate all’uso del padrone del giornale.
Un fatto è certo, Google ci ha dato una grandissima libertà: dobbiamo ringraziare questa potentissima società statunitense, ma è vero pure che Google è una S.p.A e deve far quadrare il suo bilancio alla fine dell’anno.
Certe scene possono essere censurate perché gli idioti che godono per i bambini che cadono e si fanno male, per gli animali torturati devono essere curati da bravi psicologi e psichiatri.
Non devono essere aiutati, favoriti, assecondati chi offende la dignità dei più deboli, anche questa è una questione di difesa della libertà.

22/4 La libertà su internet resiste, ma Google teme i censori dei governi (Arduino Rossi)



La censura esiste ed è dura, in Cina e in altri Paesi, ma pure Google ammette che in tanti vedono i suoi siti nel “celeste impero”: la censura è difficile, perché quando si chiude un sito subito se ne apre un altro, quando si censura una frase, una parola la si sostituisce con altra di identico significato.
E’ facile aggirare la mente rigida dei burocrati, non è neppure una questione tecnica, è una faccenda di elasticità mentale.
Alla fine gli arabi islamici potranno leggere la Bibbia e vedersi qualche donnina nuda, in Cina si leggeranno tutta la storia del regime Comunista con le repressioni sanguinose, in qualsiasi regime dittatoriale si vedranno le barzellette contro questo o quel burocrate, anche contro il dittatore in carica, furioso e feroce.

22/4 Google e la censura contro Internet (Arduino Rossi)



Il portavoce Bill Echikson di Google e la lotta per la libertà del primo motore di ricerca mondiale: "Nella seconda metà del 2009 abbiamo respinto più del 20% delle richieste dei governi e nel futuro continueremo su questa linea. Contesteremo tutti gli interventi che riteniamo contrari alla nostra politica aziendale, perché siamo profondamente preoccupati per l'aumento esponenziale delle ingerenze contro la libertà su Internet".
La censura esiste, ma in parte è legata a leggi nazionali sacrosante, come la propaganda nazista in Germania, la propaganda criminale in Brasile, ma anche a norme come la tutela degli handicappati in Italia, le leggi sulla privacy ed altro.

21/4 Lisa Gerrard & Pieter Bo)urkee -Musica (scritto di Arianna Iezzi

Stasera ho ascoltato questa musica:
Duality 1998 - Lisa Gerrard & Pieter Bourkee ho scritto:"Intorno a tavoli neri mentre la musica suona con un ritmo crescendo, riempie il cuore e la mente evocando immagini di straordinaria bellezza emalinconia. Posso io vedere la musica? Ancora su questi tavoli neri teste chinate intente a produrre sensazioni per mettere in mostra la propria anima.Abbiamo un'anima? Mi trema la mente e il cuore non sa trattenere moti di gioia e di tristezza e l'eco del vento risuona insieme a questa musica. Fuori è buio e stranamente c'è silenzio. Una folla tranquilla segue attenta i rituali della vita e incantata volge lo sguardo verso l'infinito, sconosciuo e attarente che suscita sempre timore e curiosità. Speranza e suggestione si fondono in quella folla così varia, mentre i profumi del passato e del futurosi mescolano avvolgendo con delicata armonia il teatro del mondo.
Arianna Iezzi

20/4 Burqa fuori legge in Francia, fra non molto (Arduino Rossi)



Il presidente francese Nicolas Sarkozy vuole una legge contro il burqa e niqab in Francia: sarà vietato "in tutti gli spazi pubblici".
Sarkozy ha pure dichiarato che le integraliste islamiche "non sono le benvenute" in Francia.
Si può essere d'accordo sul principio, ma non sui tempi della decisione, dopo la sconfitta elettorale alle regionali francesi: la politica estera francese è infarcita di strane contraddizioni.
E' laicista fino al fanatismo, ma nel frattempo è tollerante in date situazioni, come per certi atteggiamenti dei mussulmani francesi, anti-ebraici, per nulla democratici al loro interno con le loro donne e altro.
La guerra al burqa pare solo un argomento per gli elettori, ma non molto di più