La libertà di pensiero è scritta nella Costituzione, ma per tutti questi decenni un privato cittadino non poteva crearsi il suo giornale senza passare sotto il gioco dell'Ordine e dei pratiche per diventare giornalista.
Alla faccia della libertà!
Quando si è cercato n passato di abrogare questo sopruso i signori pennivendoli hanno avuto il terrore di perdere il privilegio di poter dirigere giornali e subire una leale concorrenza di gente normale che sa legge e scrivere.
Sia il mercato a stabilire chi vale e chi no, non i politici e i vari potentati economici.
Sto sognando?
L'Ordine dei giornalisti è un residuato bellico del giornalismo nazionale, sì, un avanzo del regime fascista che si è ben conservato sino a noi.
Silvio Berlusconi e i suoi uomini di Il Giornale sono stati colpiti da questo Ordine e per questo motivo Berlusconi se ne vuole sbarazzare.
Il problema è tutto in cosa verrà al posto di questo antiquato e vetusto Ordine corporativo, che puzza di anni Trenta?