6 mag 2010

06/5 Grandi eventi, i primi processi (Barbara Valota)



Questa è una soluzione ottimale per sapere subito la verità su certi eventi criminosi della cosa pubblica: la gente non può restare in attesa anni, una verità processuale deve uscire al più presto.

Il 15 giugno ci sarà il processo per l'appalto della scuola dei carabinieri a Firenze: questo è un ramo delle indagini sui grandi eventi. Il gip ha accolto così la richiesta di giudizio immediato dei pm: saranno processati Angelo Balducci, Fabio De Sanctis, Guido Cerruti e Francesco Maria De Vito Piscicelli.

06/5 Un primo processo per l’inchiesta sui grandi eventi (Barbara Valota)



Il 15 giugno ci sarà il processo per l'appalto della scuola dei carabinieri a Firenze: questo è un ramo delle indagini sui grandi eventi. Il gip ha accolto così la richiesta di giudizio immediato dei pm: saranno processati Angelo Balducci, Fabio De Sanctis, Guido Cerruti e Francesco Maria De Vito Piscicelli.
Questa è una soluzione ottimale per sapere subito la verità su certi eventi criminosi della cosa pubblica: la gente non può restare in attesa anni, una verità processuale deve uscire al più presto.

06/5 Caso Laziogate. Storace andrà in prigione? (Giuseppe Rossi)



Il suo atteggiamento è una sfida contro la giustizia italiana, in polemica con la signora Mussolini: “Se alla fine del giudizio questa sentenza sarà confermata me ne vado tranquillamente in carcere …..è la prospettiva che mi spaventa di meno”.
Quindi in nostro uomo politico affronta a muso duro la prigione, come ai vecchi tempi, quando gente come lui non temeva nulla, né la morte né la prigione.
Il leader del gruppo politico “La Destra” Storace vuole andare in prigione: “Ho parlato con i miei avvocati: ho deciso di non avvalermi di alcun beneficio o dell'indulto
”.

06/5 Caso Laziogate, Storace vuole andare in prigione (Giuseppe Rossi)



Il leader del gruppo politico “La Destra” Storace vuole andare in prigione: “Ho parlato con i miei avvocati: ho deciso di non avvalermi di alcun beneficio o dell'indulto”.
Il suo atteggiamento è una sfida contro la giustizia italiana, in polemica con la signora Mussolini: “Se alla fine del giudizio questa sentenza sarà confermata me ne vado tranquillamente in carcere …..è la prospettiva che mi spaventa di meno”.
Quindi in nostro uomo politico affronta a muso duro la prigione, come ai vecchi tempi, quando gente come lui non temeva nulla, né la morte né la prigione.

06/5 Alfano e le nuove carceri per ....Maroni (Paolo Rossi)



Il Guardasigilli vuole riproporre la linea dura del governo contro i delinquenti, ma i dubbi ci sono: prima o poi questi carcerati costeranno troppo e alla fine si arriverà alle carceri private, ai lavori obbligatori per i carcerati.
Qualcuno guadagnerà da questa situazione di giustizia mancata e di prigioni stracolme.

Alfano chiarisce: “Non vogliamo svuotare le carceri e nessun detenuto sarà messo in libertà.
Intendiamo realizzare 21.479 nuovi posti”
Quindi nessun regalo ai detenuti: “…non si intende procedere a nuovi indulti o nuove amnistie. Per questo obiettivo governo e Parlamento hanno previsto 600 milioni per le nuove carceri solo per il primo anno. E di assumere 2000 nuovi agenti: un record. Abbiamo previsto norme straordinarie per realizzare le carceri in tempi rapidissimi”.

06/5 Alfano risponde a Maroni e lo rassicura (Paolo Rossi)



Alfano chiarisce: “Non vogliamo svuotare le carceri e nessun detenuto sarà messo in libertà.
Intendiamo realizzare 21.479 nuovi posti”
Quindi nessun regalo ai detenuti: “…non si intende procedere a nuovi indulti o nuove amnistie. Per questo obiettivo governo e Parlamento hanno previsto 600 milioni per le nuove carceri solo per il primo anno. E di assumere 2000 nuovi agenti: un record. Abbiamo previsto norme straordinarie per realizzare le carceri in tempi rapidissimi”.
Il Guardasigilli vuole riproporre la linea dura del governo contro i delinquenti, ma i dubbi ci sono: prima o poi questi carcerati costeranno troppo e alla fine si arriverà alle carceri private, ai lavori obbligatori per i carcerati.
Qualcuno guadagnerà da questa situazione di giustizia mancata e di prigioni stracolme.

06/5 Cgil in congresso, cause e problemi (Antonio Rossi)



La relazione non è piaciuta a Marcegaglia e al Ministro Sacconi: si parla di isolamento della Cgil e
Di politica antiquata per quanto riguardo le assunzione di 400mila dipendenti pubblici per il turnover: per l’isolamento non è un problema, meglio soli che male accompagnati.
Per le assunzioni nel pubblico impiego ci possono essere molti dubbi: aumenterebbero i costi nella finanza pubblica e alla fine si sottrarrebbero risorse per le attività produttive, causando altra disoccupazione.
Epifani, all’apertura del Congresso Cgil parla di un milione di posti lavoro persi per la crisi economica: “Perdiamo un milione di posti di lavoro, con una voragine nell'occupazione giovanile. Oltre un terzo nel Sud”.

06/5 Epifani e i posti di lavoro da trovare (Antonio Rossi)



Epifani, all’apertura del Congresso Cgil parla di un milione di posti lavoro persi per la crisi economica: “Perdiamo un milione di posti di lavoro, con una voragine nell'occupazione giovanile. Oltre un terzo nel Sud”.
La relazione non è piaciuta a Marcegaglia e al Ministro Sacconi: si parla di isolamento della Cgil e
Di politica antiquata per quanto riguardo le assunzione di 400mila dipendenti pubblici per il turnover: per l’isolamento non è un problema, meglio soli che male accompagnati.
Per le assunzioni nel pubblico impiego ci possono essere molti dubbi: aumenterebbero i costi nella finanza pubblica e alla fine si sottrarrebbero risorse per le attività produttive, causando altra disoccupazione.

5 mag 2010

05/5 Intercettazioni telefoniche vere, false e da chiacchiere da bar (Arduino Rossi)



Le intercettazioni telefoniche dovrebbero essere segrete, almeno sino al processo: è giusto a questo punto punire chiunque le diffonde.
E' gente che si fa pagare dai giornali e sono dei servitori infedeli dello Stato.
Poi non sempre le dichiarazioni private sono da prendere seriamente: tutti noi ne raccontiamo di sciocchezze in famiglia e tra gli amici, ma spesso per scherzare, in un dato contesto.
Saremmo tutti razzisti, delinquenti nelle intenzioni, assassini o altro, ma invece il nostro è solo un modo di far battute per dire spesso l'opposto di ciò che abbiamo affermato, certi che il ristretto gruppo di interlocutori, che ci conoscono bene, non fraintenderanno.
Intanto noi cittadini comuni non sapremo più di quella causa penale, riguardante il tal onorevole o il tal ministro: l'oblio in Italia copre con il suo velo “pietoso” tutto ciò che riguarda i potenti.
Un tempo si chiamava tutto questo insabbiamento dei processi, oggi invece qualche volta qualcuno, senza scontare la pena, viene condannato, ma lui se ne infischia e se ne torna in politica, con le sue condanne penali sul “petto” come medaglie al valore.
Avrà i suoi fans che lo esalteranno come un martire dei giudici massonici, socialcomunisti, fascisti, nemici della libertà in un Paese dove c'è “troppa” libertà di stampa.

05/5 Il tifo politico e i fans dei giudici e degli imputati (Arduino Rossi)



In un Paese dove la politica è caratterizzata dalla passione, da tifo sportivo, da contrapposizioni che ormai sono storiche, difendere o accusare gli imputati diventa una necessità personale: i cattivi stanno dall'altra parte dello schieramento.
Esiste pure un altro dramma, anzi è il dramma nazionale per eccellenza: nonostante le condanne penali che si sommano sulla testa dei nostri politici in Parlamento o dei nostri personaggi ricchi e potenti, non si hanno mai pene vere, come il carcere per costoro.
Esiste solo qualche pesce piccolo, scaricato dai suoi compagni di partito perché indifendibile e perché era un “perdente”, da eliminare prima o poi.
E' vero che i giudici fanno il loro lavoro e che esiste una giustizia un pochetto politicizzata, non perché si inventano le prove, ma perché prendono troppo “seriamente” certi indizi.