13 mag 2010

12/5 La polizia può picchiare gli arrestati? (Teresa Togni)



Stefano Cucchi, Stefano Gugliotta e tanti altri casi mai scoperti.
La liberazione Stefano Gugliotta è stata ritardata in modo …..indecente?
Ora è libero e si tende a giustificare la violenza subita con la sua resistenza del povero ragazzo: mi dispiace, ma ora serve una decisione coraggiosa da parte della magistratura.
La polizia e i carabinieri hanno abitudini particolari contro gli arrestati?
Questi metodi contro gli arrestati è giustificabile dalle condizione di vita e di rischio degli agenti?

12/5 Gugliotta deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale (Antonio Rossi)



La stampa ha sempre assecondato con retorica e pure giustificazioni che rammentano l’istigazione a delinquere.
Queste sono le tesi che si sentono, si ascoltano in molti ambienti sia politici, che di tifoseria sportiva.
Sta allo Stato dimostrare l’imparzialità perché la violenza

Il caso di Stefano Gugliotta rammenta quello di Stefano Cucchi.
La Magistratura deve intervenire.
La violenza della polizia è stata sempre coperta dalla magistratura in passato?

12/5 Stefano Gugliotta e Stefano Cucchi, due casi di abuso? (Antonio Rossi)



Il caso di Stefano Gugliotta rammenta quello di Stefano Cucchi.
La Magistratura deve intervenire.
La violenza della polizia è stata sempre coperta dalla magistratura in passato?
La stampa ha sempre assecondato con retorica e pure giustificazioni che rammentano l’istigazione a delinquere.
Queste sono le tesi che si sentono, si ascoltano in molti ambienti sia politici, che di tifoseria sportiva.
Sta allo Stato dimostrare l’imparzialità perché la violenza

12/5 Oltre le botte la denuncia per Gugliotta (Angelo Ruben)



Il ragazzo è libero, ma resta indagato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre prosegue la mobilitazione per avere giustizia nei confronti di questa violenza insensata, vista su Youtube dal popolo di Internet.

Il ragazzo è libero, ma resta indagato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre prosegue la mobilitazione per avere giustizia nei confronti di questa violenza insensata, vista su Youtube dal popolo di Internet.

12/5 Gugliotta libero, ma pure denunciato (Angelo Ruben)



Stefano Gugliotta ora è libero, dopo l’aggressione violenta di un poliziotto, durante gli scontri del dopo partita Roma-Inter era il 5 maggio per la finale di coppa Italia.
Il ragazzo è libero, ma resta indagato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre prosegue la mobilitazione per avere giustizia nei confronti di questa violenza insensata, vista su Youtube dal popolo di Internet.

12/5 Fini, Berlusconi, Bossi i tre che non si amano (Arduino Rossi)



Si parla, si discute e si resta in attesa di una risposta, che non arriva, quella di un ritorno a un rapporto, non dico di “coppia”, ma fraterno amichevole tra i due.
Intanto Silvio e Gianfranco vivono come separati in casa: non dico che presto tornerà l'amore, ma solo un po' di accordi politici, mettendo ancora una volta la Lega all'angolo.

Fini non incontrerà il Cavaliere perché i tempi non sono ancora maturi per una cena che porti la pace tra i due contendenti: è incorso la guerra interna al Pdl, che vede in campo i fedelissimi di Fini contro gli uomini del Presidente del Consiglio.

12/5 Fini e la pace che non c'è con Silvio Berlusconi (Arduino Rossi)



Fini non incontrerà il Cavaliere perché i tempi non sono ancora maturi per una cena che porti la pace tra i due contendenti: è incorso la guerra interna al Pdl, che vede in campo i fedelissimi di Fini contro gli uomini del Presidente del Consiglio.
Si parla, si discute e si resta in attesa di una risposta, che non arriva, quella di un ritorno a un rapporto, non dico di “coppia”, ma fraterno amichevole tra i due.
Intanto Silvio e Gianfranco vivono come separati in casa: non dico che presto tornerà l'amore, ma solo un po' di accordi politici, mettendo ancora una volta la Lega all'angolo.

12/5 Pace o guerra tra Fini e Berlusconi (Arduino Rossi)



Ora i vantaggi però sarebbero pure quelli palpabili: gli elettori non dovrebbero pretendere il denaro da spendere per i il sociale lontano, a Roma, mentre potrebbero pretendere un corretto uso dei loro soldi pagati in tasse: tutto si svolgerebbe a livello locale e non più su base nazionale.
Gli sprechi sarebbero meno fattibili: i soldi che vengono da Roma non sono sentiti come denari dei cittadini, Roma è troppo distante.
Così i sindaci e i governatori delle regioni dovranno trovare le risorse sul territorio e non sprecare i denari degli altri: la cattiva gestione della cosa pubblica ha portato alla perdita di somme immense, sprofondate nelle voragini dello sperpero spesso fine a se stesso, se non per concedersi dei vantaggi da parte degli amministratori.


La guerra però ha un risvolto serio, che forse è meglio considerare con attenzione: Fini è centralista e vicino alle posizioni di Giorgio Napolitano, contro il federalismo, quello proposto dalla Lega, che vuole soprattutto regioni e comuni responsabili dei soldi racimolati con le tasse e che siano poi spesi sul luogo.
Così il denaro verrebbe speso sul posto senza il cattivo governo della cosa pubblica: si ritiene che si avrebbe il buon governo, attento, senza favoritismi, che verrebbe subito all'occhio degli elettori.
Però ci si scorda che intere regioni del Sud devono subire la pesante iniziativa della criminalità organizzata: queste terre rischierebbero di finire sotto il giogo della mafia e delle altre organizzazioni criminali.
Il Nord forse potrebbe avere qualche vantaggio, ma pure al Nord non tutto sarebbe positivo: una suddivisione del Paese, con una spaccatura reale, se non una vera scissione, porterebbe a un indebolimento della nostra forza diplomatica nella politica estera.

12/5 Gianfranco Fini è geloso del terzo incomodo, Umberto Bossi? (Arduino Rossi)



Fini è centralista e vicino alle posizioni di Giorgio Napolitano, contro il federalismo, quello proposto dalla Lega, che vuole soprattutto regioni e comuni responsabili dei soldi racimolati con le tasse e che siano poi spesi sul luogo.
Così il denaro verrebbe speso sul posto senza il cattivo governo della cosa pubblica: si ritiene che si avrebbe il buon governo, attento, senza favoritismi, che verrebbe subito all'occhio degli elettori.
Però ci si scorda che intere regioni del Sud devono subire la pesante iniziativa della criminalità organizzata: queste terre rischierebbero di finire sotto il giogo della mafia e delle altre organizzazioni criminali.
Il Nord forse potrebbe avere qualche vantaggio, ma pure al Nord non tutto sarebbe positivo: una suddivisione del Paese, con una spaccatura reale, se non una vera scissione, porterebbe a un indebolimento della nostra forza diplomatica nella politica estera.
Ora i vantaggi però sarebbero pure quelli palpabili: gli elettori non dovrebbero pretendere il denaro da spendere per i il sociale lontano, a Roma, mentre potrebbero pretendere un corretto uso dei loro soldi pagati in tasse: tutto si svolgerebbe a livello locale e non più su base nazionale.
Gli sprechi sarebbero meno fattibili: i soldi che vengono da Roma non sono sentiti come denari dei cittadini, Roma è troppo distante.
Così i sindaci e i governatori delle regioni dovranno trovare le risorse sul territorio e non sprecare i denari degli altri: la cattiva gestione della cosa pubblica ha portato alla perdita di somme immense, sprofondate nelle voragini dello sperpero spesso fine a se stesso, se non per concedersi dei vantaggi da parte degli amministratori.

12/5 Fini e il cavaliere (Arduino Rossi)



Si tratta quindi e Fini vuole fare le scarpe alla Lega, ma ormai i sentimenti della gente non sono tanto per il federalismo, ma verso posizioni di chiusura verso gli stranieri: inoltre una parte degli immigrati, quelli integrati veramente nella nostra società vogliono chiudere la porta agli ultimi arrivati.
Fini forse farebbe un buon affare se accettasse questo incontro con Berlusconi: potrebbe ottenere qualche vantaggio politico per le sue posizioni, altrimenti rischierebbe di essere spiazzato, essere fuori “mercato”.


Il Cavaliere si trova nel ben mezzo tra queste due concezioni dello Stato: ogni tanto sta con Fini e ogni tanto con Bossi.
Ultimamente il Cavaliere ha assecondato di più il Carroccio e poi le ultime elezioni regionali hanno portato un’avanzata della Lega.
Così Fini si è spostato a sinistra e ha preso addirittura posizioni che oltrepassano il centro, però il Paese, in questo momento storico, sta andando a destra, anzi l’Europa si sta spostando verso posizioni conservatrici e reazionarie.
La xenofobia è sempre più diffusa, quindi Fini non può fare a meno del Pdl: se uscisse, con le posizioni attuali, verrebbe schiacciato politicamente.