17 mag 2010

17/5 Due soldati italiani morti in attentato in Afghanistan, dopo l'offensiva americana





Ora la politica sta facendo il suo corso e le polemiche sono sempre intense: il ritiro dei nostri soldati rientra nella logica di parte delle opposizioni, ma l'Afghanistan invece è una faccenda terribilmente complicata che ci riguarda e il pacifismo facilone con ideologie pacifiste unilaterali degli anni Settanta non riescono a contenere.
Sono due soldati italiani che sono stati uccisi nel nordest dell'Afghanistan in un attentato, mentre un uomo e una donna sono rimasti feriti alle gambe e sono nell'ospedale di Herat. l morti sono il sergente Massimiliano Ramadù di 33 anni, di Velletri (Roma) e il caporalmaggiore Luigi Pascazio, di 25 anni, della provincia di Bari.

17/5 Scajola e il G8, si attendono altre novità (Arduino Rossi)



Pare una messaggio chiaro agli ex compagni di partito, da parte della moglie dell'ex ministro.
Maria Teresa Verda, moglie di Claudio Scajola, si confida con “La Repubblica”:
"Se mio marito non parla ancora, è per non creare problemi a persone molto più coinvolte di lui in questa vicenda. Abbiamo bisogno di capire. Con calma. Tutte queste presunte fughe di notizie sui giornali non fanno che aumentare la confusione. Mio marito ha seguito i consigli del suo avvocato........la posizione di mio marito è quella di un granello. Un granello, rispetto ad una tempesta di sabbia".

17/5 Brunetta, oggi sta dalla parte dei suoi fannulloni? (Angelo Ruben)



Così gli statali possono dormire sonni tranquilli: Brunetta promette e mantiene, si spera: intanto i pubblici dipendenti hanno già i premi divisi tra i raccomandati e i figli di un dio minore.
Hanno i contratti bloccati: peggio di così c'è solo il licenziamento, ma diamo il
tempo al tempo.
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta riassicura i pubblici dipendenti che sono tutti con i nervi tesi: “Nessun taglio agli stipendi dei dipendenti pubblici. Non stiamo come la Grecia".

17/5 Afghanistan news, morti due soldati italiani (Paolo Rossi)


Sono due soldati italiani che sono stati uccisi nel nordest dell'Afghanistan in un attentato, mentre un uomo e una donna sono rimasti feriti alle gambe e sono nell'ospedale di Herat.
l morti sono il sergente Massimiliano Ramadù di 33 anni, di Velletri (Roma) e il caporalmaggiore Luigi Pascazio, di 25 anni, della provincia di Bari.
Ora la politica sta facendo il suo corso e le polemiche sono sempre intense: il ritiro dei nostri soldati rientra nella logica di parte delle opposizioni, ma l'Afghanistan invece è una faccenda terribilmente complicata che ci riguarda e il pacifismo facilone con ideologie pacifiste unilaterali degli anni Settanta non riescono a contenere.

17/5 Scajola è il ministro che sa molto? (Arduino Rossi)



Maria Teresa Verda, moglie di Claudio Scajola, si confida con “La Repubblica”:
"Se mio marito non parla ancora, è per non creare problemi a persone molto più coinvolte di lui in questa vicenda. Abbiamo bisogno di capire. Con calma. Tutte queste presunte fughe di notizie sui giornali non fanno che aumentare la confusione. Mio marito ha seguito i consigli del suo avvocato........la posizione di mio marito è quella di un granello. Un granello, rispetto ad una tempesta di sabbia".
Pare una messaggio chiaro agli ex compagni di partito, da parte della moglie dell'ex ministro.


17/5 Brunetta, il ministro di ferro protegge gli stipendi dei pubblici dipendenti? (Angelo Ruben)



Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta riassicura i pubblici dipendenti che sono tutti con i nervi tesi: “Nessun taglio agli stipendi dei dipendenti pubblici. Non stiamo come la Grecia".
Così gli statali possono dormire sonni tranquilli: Brunetta promette e mantiene, si spera: intanto i pubblici dipendenti hanno già i premi divisi tra i raccomandati e i figli di un dio minore.
Hanno i contratti bloccati: peggio di così c'è solo il licenziamento, ma diamo il tempo al tempo.

17/5 Disoccupazione, l'Italia i lavoratori sono ingannati dai politici e dai sindacati (Angelo Ruben)



La Lega e la politica a base di proclami e di parole come il loro caro Leader Berlusconi: nelle province del nord i lavoratori extracomunitari, di gruppi difficilmente integrabili, con religioni lontane dì culture, abitudini lontanissime, stanno provocando guai immensi.
C’è uno scontro etnico e culturale voluto e provocato da imprenditori che sperano di dividere e imperare nelle loro aziende e fabbrichette, sui loro cantieri, così da imporre salari bassi, condizioni per la salute e la sicurezza disastrose.
Dove i lavoratori non si capiscono e litigano sfruttarli diventa semplice.
La Lega fa proclami per difendere gli italiani, i lavoratori del Nord, poi non muove un dito contro i padroni negrieri.

17/5 Razzismo in Italia (Arduino Rossi)



La logica classista e razzista non sta nella guerra tra poveri per un posto di pulisci cessi: i poveracci che devono litigare con marocchini o peruviani per avere un impiego in una operativa, che paga 5 euro all’ora, senza ferie e tredicesima non solo i razzisti.
Il razzismo sta tutto in una politica che punisce i lavoratori e ha favorito l’inserimento di gruppi etnici che neppure si conoscevano, perché si scontrassero, indiani contro pakistani, sudamericani contro magrebini e italiani contro tutti.
Questo sì che è fascismo, del peggior genere, quello di sinistra: questo è buonismo pernicioso.

17/5 Extracomunitari in Italia e i lavoratori italiani (Angelo Mistri)



Il lavoro deve essere dato agli italiani?
Il poco lavoro che c’è dovrebbe essere dato agli italiani, ma per qualcuno questo è razzismo: chi strilla ha un posto pubblico, tranquillo, tranquillo, o è dei sindacati o è un politico con figli e nipoti tutti accomodati, o è un raccomandato dai i soliti santi e la disoccupazione non la conoscono né la conosceranno.
Tutti gli altri sono i disperati che con o senza titolo di studio dovranno “fare a pungi” per un lavoraccio brutto e sporco, mal pagato, che andrà all’extracomunitario più disperato di loro.
Il tutto sarà a ribasso, per la paga misera.
Costoro sono i fannulloni che non vogliono fare certi lavori?
Sono loro i razzisti?
Sì! Sarà vero, ma gli altri forse sono i farabutti, mangia pane a tradimento.

17/5 Droghe di oggi e i teenager (Angelo Ruben)



I teenager amano l’alcool, droghe, guida spericolata per colpa del loro cervello: questo secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience.
I ragazzi e i ragazzini, cioè i teenager (dai 13 ai 19 anni) amano le sorprese, le esperienze con un esito finale positivo e il loro encefalo si eccita all’idea dell’inatteso.
Vogliono così provare e sperimentare e cascano in scelte sbagliate, dannose, disastrose, come alcool e droghe.