19 mag 2010

18/5 Cinesi, i gialli e la forza di un popolo (Mecca Longhi)



Questo regime fascista con simboli comunisti e con un libero mercato assoluto, con una speculazione selvaggia, senza limiti per l’ambiente, per il rispetto della salute della gente, senza vincoli per i brevetti che sono copiati in modo spudorato.
Sì, siamo nella patria dove si tarocca tutto e viene riproposto sotto costo e mal funzionante a tutto il mondo.

Siamo in piena crisi economica, ma nel mondo solo un Paese riesce a crescere ad un ritmo di 10% all’anno: è la Cina popolare.
L’economia di questo grande Paese è fiorente, pur restando una dittatura con simboli comunisti, ma essendo una realtà di libero mercato, anzi di sfrenato libero mercato si può solo dire che sia un regime fascista.

18/5 Immigrati oggi in Italia e padroni domani (Angelo Ruben)




Con mille euro campano un anno, risparmiando poche decine di miglia di euro sono apposto per tutta la vita e per questo motivo che si sacrificano, rischiano la vita nel deserto del Sahara, su barchette nel Mediterraneo: non è solo per il salario da fame che ricevano, se confrontato con il nostro caro vita, ma con il cambio della valuta nel loro Paese, che li trasforma in nababbi.


Uno dei motivi, forse il principale, che spinge moltissima gente a emigrare in Europa, in Italia sta nel valore dell’euro: ai loro Paesi questa moneta significa un patrimonio.

18/5 faciloneria per gli immigrati oggi in Italia (Teresa Togni)




Il clandestino è la prima vittima di una legislazione che non li protegge: la lotta contro la clandestinità non deve avere quartiere.
I condoni sono la soluzione peggiore, che favoriscono l’entrata dei clandestini in Italia.

Combattere la clandestinità con tutti i mezzi è un dovere morale e un modo per dare certezze ai lavoratori clandestini, che sono peggio degli schiavi, non avendo un valore economico sul mercato: possono essere sostituiti da altri disperati della terra ancora per una manciata di euro in meno.

18/5 Immigrati, risorsa o debiti?




Il clandestino può sparire dalla faccia della terra e nessuno se ne accorge.
Qualche caso deve essere avvenuto, ma forse un giorno si troveranno fosse comuni
di clandestini?
I clandestini sono predisposti a commettere reati più dei regolari? Io sono certo che sia falso, perché il clandestino ha la possibilità di entrare nei cantieri e lavorare in nero, molto di più di un regolare: meno diritto uno ha e meno soldi riceve, meno costi per la sicurezza sono necessari e il lavoro, per il clandestino è “flessibile” sino all’assurdo.

Infatti il clandestino è sempre ricattabile e viene pagato pochissimo, svolge lavori indegni, che un essere umano non dovrebbe svolgere in quelle cond



Infatti il clandestino è sempre ricattabile e viene pagato pochissimo, svolge lavori indegni, che un essere umano non dovrebbe svolgere in quelle condizioni.
Riceve quattro soldi, che lui divide, nel suo tugurio, tra quelli per il pane e per l’affitto del suo giaciglio e quelli che riporterà a casa sua.

Si dice, Moratti e personaggi della Lega Nord affermano che clandestinità equivale a criminalità: è certamente un idea non corretta, infatti i clandestini hanno più possibilità di trovare lavoro dei regolari e dei cittadini italiani.

18/5 Immigrati di ieri e di oggi, i problemi di sempre (Maria Valota)



Gli immigrati non hanno diritti perché sono clandestini o non sanno farsi rispettare quando sono da poco sul suolo italiano, poi imparano a pretendere e così, se diventano dei cittadini, saranno fuori mercato e diventeranno un problema sociale e di criminalità.

Gli immigrati in Italia vengono assunti perché non hanno diritti: gli imprenditori italiani non li amano, anzi, li usano come arma contro i lavoratori interni, italiani, che pretendono “troppo”, sempre troppo per i parametri dei datori di lavoro.

18/5 Immigrati oggi in Italia e la lotta per un posto di lavoro (Mecca Elisa)




Gli immigrati in Italia vengono assunti perché non hanno diritti: gli imprenditori italiani non li amano, anzi, li usano come arma contro i lavoratori interni, italiani, che pretendono “troppo”, sempre troppo per i parametri dei datori di lavoro.
Gli immigrati non hanno diritti perché sono clandestini o non sanno farsi rispettare quando sono da poco sul suolo italiano, poi imparano a pretendere e così, se diventano dei cittadini, saranno fuori mercato e diventeranno un problema sociale e di criminalità.

18/5 Immigrati sono una risorsa o un guaio?



Gli immigrati in Italia vengono assunti perché non hanno diritti: gli imprenditori italiani non li amano, anzi, li usano come arma contro i lavoratori interni, italiani, che pretendono “troppo”, sempre troppo per i parametri dei datori di lavoro.
Gli immigrati non hanno diritti perché sono clandestini o non sanno farsi rispettare quando sono da poco sul suolo italiano, poi imparano a pretendere e così, se diventano dei cittadini, saranno fuori mercato e diventeranno un problema sociale e di criminalità.

18/5 Immigrati in Italia oggi. problemi e problemi (Paolo Rossi)



Gli immigrati in Italia vengono assunti perché non hanno diritti: gli imprenditori italiani non li amano, anzi, li usano come arma contro i lavoratori interni, italiani, che pretendono “troppo”, sempre troppo per i parametri dei datori di lavoro.
Gli immigrati non hanno diritti perché sono clandestini o non sanno farsi rispettare quando sono da poco sul suolo italiano, poi imparano a pretendere e così, se diventano dei cittadini, saranno fuori mercato e diventeranno un problema sociale e di criminalità.

18/5 Immigrati nel mondo, gioie e dolori (Arduino Rossi)



Misterioso è comportamento dei nostri politici, che vedono nel voto agli immigrati il toccasana contro tutti i problemi di mancata integrazione di costoro: invece il dramma degli immigrati sta nella loro scarsa o nulla specializzazione: spesso non conoscono bene neppure la nostra lingua, inoltre svolgono lavori marginali, di nessuna particolare capacità professionale, per il 99% dei casi.
La seconda generazione tende così ad essere emarginata, come è già capitato in Francia: costoro, senza arte ne parte, diventano dei giovani ribelli e distruttori senza futuro e speranza.