12 giu 2010

12/6 Stampa on line italiana (Arduino Rossi)


E' vero che la libertà di stampa in Italia è a livelli da Paese in via di sviluppo, ma non è colpa solo di Silvio: ci sono pure delle leggi sulla stampa che ne limitano la diffusione.
Abbiamo la concentrazione delle testate in poche mani, non solo sotto il controllo della famiglia Berlusconi: abbiamo pochi editori, per di più legati mani e piedi alla politica.

12/6 Calunnia e diffamazione (Arduino Rossi)


Nel caso di reati di calunnia e di rivelazione di segreti di ufficio non esistevano già delle normative che, se applicate, avrebbero impedito certi abusi?
A quanto pare il parlamento fa leggi, ma nel Paese che rispetta meno le leggi nel mondo Occidentale si ha ancora una volta tanto rumore per nulla.
Dubito che un solo giornalista potrà essere denunciato e condannato senza finire sulla stampa internazionale: saremmo additati come Stato semi-democratico.

12/6 Giornali, periodi e quotidiani (Arduino Rossi)


Si potranno sapere notizie sulle indagini in corso?
La legge sarà aggirata, magari grazie a Internet?
I giudici dovranno interessarsi non dei mafiosi e dei corrotti, ma dei giornalisti che pubblicheranno notizie sui delinquenti?
Non bastava la legge sulla privacy per tutelare le notizie sulla vita privata delle persone?

12/6 Diffamazione a mezzo stampa con risarcimento (Arduino Rossi)


Le intercettazioni e le paure di un futuro senza diritto di cronaca.
La legge sulle intercettazioni è passata al Senato, con il voto di fiducia e le urla delle opposizioni, con la stampa sul piede di guerra e il Tg1 che presenta tutto come normale.
Mentre è in corso una timida ripresa, sbandierata come la riscossa del Paese e il debito pubblico è alle stelle, al 115% sul Pil annuo, non rimane che attendere qualcosa che non avverrà: la nascita delle opposizioni unite per la libertà democratica.

12/6 Berlusconi e la democrazia (Arduino Rossi)


La caduta del governo Berlusconi è improbabile, perché Silvio sa bene che dopo di lui nessuno riuscirà a tenere unite forze così differenti: leghisti con ex esponenti di An, centristi e socialisti in fuga, con qualche esponente di estrema destra e un ex missino che punta al centro laico, Gianfranco Fini.
Costoro sono uniti, nonostante i loro disaccordi profondi, non per amore, ma perché temono i cambiamenti di ogni genere.

Le intercettazioni presto avranno una legge e fanno arrabbiare sia i giornalisti che le opposizioni, ma pure il governo statunitense, che teme un abba


Silvio non è più il più amato degli italiani, ma la gente teme le opposizioni pasticcione e confuse: la mancanza di risposte ai problemi reali allontana la gente da un potenziale governo di centro sinistra.
I due governi Prodi sono caduti tutti per colpa di idee che non sanno rinnovarsi: il terzomondismo, il pacifismo unilaterale e socialismo datato.

12/6 Il Tg1 di Minzolini (Arduino Rossi)


Ora abbiamo il nuovo servizio internet del Tg1: siamo tutti felici e peccato che costoro si fanno battere dai dilettanti della notizia, dai ragazzini e dagli avventurieri dei blog: per aprire un giornale serve praticamente quasi nulla.
Basta un computer connesso alla rete e il gioco è fatto: il giornale è nato, basta avere intelligenza e tutto va bene.

12/6 Diritto amministrativo e penale (Arduino Rossi)


La consulta dà un colpo al cerchio e uno alla botte?
Da indiscrezioni pare che vuole definire illegittima e incostituzionale l'aggravante di clandestinità, introdotto nel pacchetto di clandestinità del 2008, mentre pare che considerino legittimo il reato di clandestinità.
Aggravante no e reato sì?
E' così che val il mondo della Consulta: ora le polemiche saranno di destra e di sinistra, ma i giudici si sono posti al centro, contro gli estremi.

12/6 Prigione e giusta pena (Arduino Rossi)


Quindi la pena giusta e alternativa per eccellenza dovrebbe essere il lavoro, duro che stanca e fa dormire di notte il sonno dei giusti.
La nostra Costituzione inizia con “L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.
Qualcuno però dovrebbe aggiungere, “sul lavoro degli onesti”.
Questo fatto non dovrebbe scordarlo Silvio quando parla di riforma costituzionale.

12/6 Leggi d'Italia e carceri (Arduino Rossi)


I mafiosi e i delinquenti incalliti soffrono la prigione?
Il carcere per loro non sarà una festa, ma certamente non dovranno fare fatica per tirare la fine del mese con i loro “cattivi” affari sempre fruttuosi.
Il lavoro è sempre la pena giusta per tutti i delinquenti, è ciò che temono di più: è per evitarlo che spesso, se non sempre, commettono crimini.