30 giu 2010

30/6 Stampa nazionale e critiche di Silvio Berlusconi



Il problema è il genere di critiche che la stampa nazionale propone: spesso stanno in una presa di posizione fine a se stessa, contro Silvio, ma anche sempre a favore di Silvio.
Guai a criticare tutto questo modo stereotipato di fare giornalismo, si è accusati di essere dei nemici della libertà, che è sempre intesa solo quella proposta da certi periodici.
Sono loro i depositari della democrazia?
Ho molti dubbi, perché la libertà è un bene di tutti, aperto a tutti: non è mai elitaria, per pochi.

30/6 Stampa, pedofilia e Chiesa sotto accusa


Così pare se si legge la stampa nazionale e internazionale: tutto è avvenuto nell'ambito della Chiesa cattolica e guai a far notare le incongruenze logiche e razionali di certi “teoremi”, si è aggrediti e insultati.
Così la teoria di Adolf Hitler che dava alle masse le emozioni e la ragione la conservava per i pochi eletti viene ancora una volta applicata: la crisi economica ha abbassato il senso critico delle persone, che cercano capri espiatori da additare e odiare.

30/6 Persecuzioni in arrivo per molti



Scusate se lo faccio notare, ma da mesi, anzi dagli albori della crisi, io avevo previsto questo: se sarebbero cercati colpevoli da mostrare al pubblico ludibrio, senza badare se costoro sono tutti responsabili oppure no..
La Chiesa è perseguitata?

30/6 Silvio Berlusconi non sopporta le critiche


Invece sapere che arrivino critiche a Silvio dovrebbe dare gioia: Lui è un imprenditore e l'imprenditoria ha bisogno di spazio e di libertà.
La libertà di opinione e di critica sono tutt'uno con quelle degli imprenditori, che sono uomini affrancati da vuoti servilismi: devono pure criticare e ricevere critiche, senza le quali non ci sarebbe sviluppo e progresso.

30/6 Belgio e pace probabile con il Vaticano



Il ministro della Giustizia belga De Clerck smorza i toni: “......non è il caso di farne un incidente diplomatico”.
Per De Clerck il Cardinale Bertone “si è basato su elementi non corretti”.
La brutta faccenda dell'inchiesta sulla pedofilia in Belgio ora sta perdendo un po' le sue punte polemiche: qualche solito nostro quotidiano si è scandalizzato per “l'attacco” di Bertone contro i giudici belgi, ma tutto si sta calmando.


30/6 Fedeli cattolici innocenti e persecuzioni indecenti

Tutti gli altri perché devono pagare?
Le vecchine che fanno l'elemosina, i semplici fedeli o i preti onesti e leali perché devono essere umiliati, insultati dai fanatici anticattolici?
Perché non si applica lo stesso principio giuridico, usato per la Chiesa cattolica, con chiamate in correo, anche per tutte le altre categorie....oso suggerire pure quella dei giornalisti?

30/6 La Chiesa è perseguitata?


La Chiesa è perseguitata?
Da tempo propongo questo quesito, ma non ho mai trovato risposta, perché non ci sono spiegazioni se non nella persecuzione aperta e ….vigliacca.
Le responsabilità sono sempre individuali e relative alla gravità del comportamento: i preti pedofili devono rispondere per i loro crimini, i vescovi per le loro negligenze o per le loro eventuali coperture.

30/6 Belgio, polemiche e persecuzioni contro la Chiesa



Quello che è capitato in Belgio, nonostante il tentativo di smorzare le polemiche, è senza dubbio una prova di questa tendenza grave e feroce: la pedofilia esiste ed è esistita nel passato, qualche errore si è commesso nella Chiesa, come in altre realtà, ma solo la Chiesa cattolica è accusata.

30/6 Giornalisti e giornalai, liberi e parolai


In branco seguono le mode del momento e non cercano visioni alternative.
E' un limite dei giornalisti?
E' un'imposizione del direttore, che segue gli obblighi dell'editore?
Forse è semplice pigrizia e poi andare contro corrente non conviene, perché omologarsi porta il vantaggio di dimostrarsi......servizievoli con chi conta.

30/6 Periodici, stampa e libertà di opinione



Per fortuna questo non avviene e grazie a Dio non abbiamo la stampa …. governativa, ovvero controllata direttamente dal potere esecutivo.
Invece la libertà di stampa torna a galla non solo per Berlusconi, ma per tutte quelle forze politiche che vogliono controllare il potere politico con la diffusione dell'opinione pubblica: infatti da troppo tempo i periodici paiono tutti, o quasi, a poche voci, due o tre al massimo.