5 lug 2010

009 Internet sul lavoro, la privacy va rispettata

La sezione Lavoro (sentenza 4375) ha respinto il ricorso della Recordati contro la reintegra disposta in favore della dipendente Caterina L. : la signora non sarà licenziata, ma riammessa.L'accusa affermava: "….....era emerso che la durata dei collegamenti, salvo uno, era stata di pochi minuti e che l'accesso ad Internet era avvenuto, non di rado in pausa pranzo".

008 Le complicità morali nell'olocausto armeno


Tutti possiamo diventare complici indifferenti di deportazioni e morti “causate involontariamente”, come si giustifica la Turchia ancora oggi, tali da essere dei carnefici con le mani pulite.La verità storica deve sbucare ad ogni costo, basta con le ipocrisie: i morti hanno diritto a una sepoltura, al lutto, quantomeno noi abbiamo diritto a capire che certe scelte provocano morte e patimenti tra innocenti.La Turchia, se vorrà entrare nella comunità europea, dovrà ammettere questo orrendo crimine: non si può accettare in Europa uno Stato che nega la verità su fatti così gravi, ne va della sicurezza di tutti.

007 La storia non ancora scritta sul massacro degli Armeni

Armeni, il genocidio.Anzi ancora oggi non rientra ancora tra le notizie interessanti in molti giornali.Ricordare i morti dei massacri serve a capire le motivazioni e ad evitare futuri genocidi: questo non riguarda solo gli armeni, ma pure anche i popoli responsabili di tali crimini.

006 Il massacro dimenticato per motivi diplomatic

Fu uno di quei fatti terribili della storia che passarono nell'indifferenza degli storici ufficiali, quelli che poi scrivono, o dettano le linee guida dei contenuti dei libri di scuola.Tanta vergogna poi dovrebbe provare la stampa Occidentale, che si asservì a questo oblio: il dolore terribile delle donne armene violentate, trattate come schiave sino alla morte, gli uomini fucilati, i bambini morti di fame nella deportazione che li trascinò sino alla Siria, in pieno luglio, tra popolazioni ostili, tra abusi e maltrattamenti non rientrava nelle linee editoriali delle testate.

004 L'assolutismo turco

Una Patria, una lingua, una fede sotto un unico Stato è il principio che prevalse in mezzo mondo, che si può tradurre in Dio, Patria e famiglia.La scelta di dimenticarsi di questo primo grande massacro fu imposta dalla necessità di contenere l'avanzata sovietica ai confini dell'Anatolia: così si sostenne il regime laico, quasi anti-islamico che nacque, scordandosi della vicenda armena.

003 Armeni, etnia annientata

Erano esperti nei commerci e nelle attività finanziarie, come gli ebrei in Europa venivano visti come i nemici della nazione ospitante, sempre pronti a tradire la Patria: la causa scatenante del genocidio non fu quella religiosa, anche se a livello popolare questo contribuì non poco a non mostrare pietà di questi poveri armeni.Fu il nazionalismo laico, militaresco che favorì lo sterminio di uno o due milioni di persone: fu il primo dei genocidi del Novecento e pochi si accorsero che era frutto di una visione dello Stato assolutista.

002 Armeni, popolo perseguitato.

Quella era la loro terra molto prima che nascesse l'Impero turco.Il motivo del genocidio è tutto di stampo occidentale: erano una nazione considerata ostile, non amalgamabile a quella turca, di fede cristiana e con una propria identità linguistica, culturale, religiosa differente da quella della maggioranza della popolazione.

001 Gli armeni e il genocidio celato

Il genocidio degli armeni è un fatto vero, veritiero, storicamente dimostrato, dimostrabile.Tutti coloro che difendono la tesi turca si sono sempre arrampicati sui vetri per giustificare, scaricare magari sui Curdi, un genocidio di un popolo: gli armeni abitavano da sempre nell'Anatolia, nella zona Nord in particolare.

05/7 Ci sarà pace tra Berlusconi e Fini?


Io sono certo che i vari mediatori stiano lavorando per non far precipitare un'alleanza che spingerebbe verso destra il Paese: le alleanze composite, di salvezza nazionale, sono sempre state delle grandi ammucchiate disastrose, che hanno aperto la strada a nuove realtà politiche.
Non c'è dubbio che in Italia ci siano sempre più, tra la gente, sentimenti di destra: questo fenomeno non è solo nel nostro Paese, ma è una caratteristica europea.

05/7 La destra avanza in Europa e in Italia


La xenofobia avanza, la rabbia per la mancanza di sicurezza pure, la disoccupazione e la cassa integrazione hanno distrutto la solidarietà operaia, quella poca che era rimasta: abbiamo Nord contro Sud, ceto medio contro i ceti più poveri, l'ostilità in crescita contro i pubblici dipendenti, a torto o a ragione.
Se cadrà il governo Berlusconi o si faranno riforme serie, oppure si avrà un'ulteriore avanzata delle forze che propongono soluzioni drastiche: certamente non saranno quelle del centro sinistra né i fedelissimi di Fini.